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Il Tavolo dedicato ai giovani è realtà. Intercettare e contrastare le cause dei fenomeni legati al disagio giovanile e sviluppare programmi di prevenzione rispetto alle dipendenze e alla devianza mettendo in campo strategie mirate attraverso un lavoro di cooperazione interistituzionale, ovvero con l’ausilio di una rete di soggetti che possano offrire, ciascuno per i profili di competenza, specifici contributi lavorando però su linee programmatiche comuni.
È questo l’obiettivo del Tavolo di lavoro permanente per la prevenzione e promozione del benessere giovanile, promosso dall’assessorato alle Politiche sociali e Pari opportunità del Comune di Macerata guidato dalla vicesindaco Francesca D’Alessandro, che ha visto svolgersi il primo incontro territoriale cui hanno partecipato per l’Ast di Macerata il Dipartimento Dipendenze Patologiche e il Distretto sanitario, Giuseppe Bommarito presidente dell’associazione onlus “Con Nicola, oltre il deserto di indifferenza”, l’Associazione Glatad, la Cooperativa Sociale Pars, Unimc, l’Ufficio scolastico regionale – Ufficio V Ambito territoriale di Macerata, i referenti dell’Area famiglia dell’ufficio welfare del Comune di Macerata e dell’Ats 15.
«Il Tavolo di lavoro permanente per la prevenzione e promozione del benessere giovanile è uno step fondamentale nel percorso che l’assessorato alle Politiche giovanili ha intrapreso – interviene la vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -. La costituzione del Tavolo si propone come strumento necessario per affrontare le sfide contemporanee legate alla crescita dei giovani. Considerate infatti le difficoltà che i nostri ragazzi vivono, siano esse di carattere socio relazionale o in ambito scolastico, i disagi che spesso sfociano in aggressività, in fenomeni come il bullismo o dipendenze, vecchie e nuove, occorre un’azione sinergica e armonica tra i diversi soggetti che si occupano di giovani, per dare risposte concrete a genitori e insegnanti spesso disorientati di fronte a questi tipi di realtà. Oltre a questo, attraverso un lavoro congiunto e pianificato, sarà possibile non solo mitigare i problemi esistenti, ma anche costruire un futuro in cui i giovani possano sentirsi protagonisti attivi della propria vita e della comunità».
L’incontro di insediamento è servito come prima ricognizione dalla quale è emersa la necessità di creare un approccio organico e sistemico alle politiche e agli interventi a sostegno alla famiglia e alla fascia giovane della popolazione, che mostra segnali di particolare vulnerabilità.
Il lavoro a rete, attraverso lo sviluppo di partnership pubblico private e socio sanitarie permettono di attivare programmi di prevenzione orientati, sia dal punto di vista strategico sia di contenuto, da un approccio promozionale verso la costruzione di capacita individuali e collettive, per promuovere la coesione sociale e potenziare il capitale sociale.
Ecco allora che il Dipartimento di dipendenze patologiche dell’Ast di Macerata, a valenza provinciale, offre sostegno della fascia giovanile e un esempio è lo sportello Ambulatorio Area 3, un servizio innovativo che si rivolge gratuitamente, in completo anonimato e senza bisogno di impegnativa, ai giovani fino ai 25 anni in ambito di dipendenze a abusi.
La scuola, rappresentata dall’Ufficio scolastico provinciale e il mondo della formazione come l’Università degli Studi di Macerata, dal canto loro sono il setting privilegiato di interventi di prevenzione universale «poiché – come è emerso dal Tavolo – in grado di aumentare i fattori protettivi sia individuali che sociali e diminuire quelli di rischio attraverso lo sviluppo di percorsi che coinvolgano aree quali quelle degli stili educativi e delle interazioni relazionali efficaci e positive».
La promozione della salute nella fascia infantile e adolescenziale inoltre, rientra tra gli interventi messi in campo sia a livello ospedaliero che distrettuale, il loro supporto al Tavolo permanente permette di mettere in atto quell’attività che giornalmente attivano: aggancio sia dei genitori che del minorenne per il conseguente sostegno familiare volto a contrastare le dinamiche disfunzionali vissute in famiglia, rafforzando strategie di coping (fronteggiamento) della stessa. Nell’immediato futuro una delle attività da implementare, emerse dal Tavolo, sarà la formazione per docenti, educatori e genitori per aumentare il loro bagaglio conoscitivo, fornendogli strumenti da subito spendibili con i ragazzi adolescenti.
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