Toscana diffusa: la proposta di legge spiegata

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Riportare in unico testo normativo le disposizioni settoriali che sono giĆ  attive e operative e consolidare alcune esperienze pilota, sperimentate negli ultimi anni con la finalitĆ  di promuovere una crescita equilibrata di tutti i territori della regione, garantendo pari diritti a tutti.

Questo lā€™obiettivo della proposta di legge per la valorizzazione della Toscana diffusa, illustrata in Aula dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd).

ā€œOccorre rimuovere ā€“ afferma Bugliani – gli squilibri territoriali economici o sociali sia attraverso una valorizzazione delle distinte identitĆ , culturali, sociali ed economiche, ma anche attraverso una serie di interventi a sostegno dei territori piĆ¹ fragili e delle comunitĆ  che li abitanoā€, anche ā€œper evitare il congestionamento delle aree piĆ¹ attrattive della regione Toscanaā€. Il presidente ha spiegato che ā€œcon Toscana diffusaā€ si intende ā€œlā€™insieme di quei territori della regione che per caratteristiche intrinseche, come la morfologia del territorio montano, o estrinseche come la lontananzaā€, ā€œsi trovano ad affrontare la sfida nella perifericitĆ ā€. ā€œSono aree – continua – che hanno dei punti deboli, che registrano dinamiche demografiche negative, con bassa densitĆ  di insediamento sia umano che imprenditorialeā€ ma hanno anche ā€œelementi di forza importanti, perchĆ© sono i luoghi della memoria e dellā€™immaginario collettivoā€ e che spesso ā€œsi trovano in ambienti di pregio paesaggisticoā€, ā€œi cosiddetti piccoli borghi della Toscanaā€ ed ĆØ ā€œnecessario che per preservare gli insediamenti umani in questi territori si debbano garantire i servizi minimi di cittadinanzaā€.

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La proposta di legge indica il modus operandi. ā€œLe risorse – continua Bugliani – possono venire sia da fondi europei che nazionaliā€ e occorre che la Regione svolga ā€œunā€™attenta opera di programmazione cercando un approccio integrato nel coinvolgimento dei territoriā€; ā€œsu questa scia si pone la disposizione che intende richiamare il principio della specificitĆ  dei territori per favorire lo sviluppo localeā€.

ā€œUn ruolo chiave in questa prospettiva puĆ² essere la rete dei centri di facilitazione digitale, punti di dialogo con il territorio e di comunicazione con la cittadinanzaā€, dice Bugliani. Tra gli obiettivi della legge, infatti, cā€™ĆØ la riduzione del ā€˜digital divideā€™, cosƬ da garantire ai cittadini paritĆ  di accesso alle informazioni e alle tecnologie delle informazioni e della comunicazione attraverso i centri di alfabetizzazione e di facilitazione digitale con sportelli di assistenza.

Un altro tema importante ĆØ la garanzia del diritto alla salute, raggiungibile ā€œvalorizzando il ruolo di tutti i presidi ospedalieri presenti nel territorio della regione e la presa in carico multidimensionale del paziente attraverso servizi digitalizzati attraverso la cosiddetta tele medicineā€. Si interviene nel settore dello sport, ā€œprevedendo una serie di incentivi per tutti i soggetti che promuovono la pratica sportivaā€. Altro tema centrale ĆØ quello della ā€œrigenerazione del tessuto urbano e sociale e della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente attraverso una generale riqualificazione e riorganizzazione delle aree degradateā€.

Tra gli obiettivi emerge quello ā€œdi aumentare lā€™efficienza energetica tanto degli edifici pubblici che di quelli sedi di impresa con lā€™abbandono dellā€™uso di fonti fossili a favore di quelle rinnovabiliā€. Si prevedono poi ā€œmisure specifiche di sostegno allā€™acquisto di immobili ad uso residenziale e anche contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione a fini abitativiā€. ā€œUn altro tema che viene toccato dalla proposta di legge ā€“ continua – ĆØ quello della desertificazione commerciale dei piccoli centri abitati; lā€™obiettivo ĆØ quello dellā€™insediamento e del mantenimento degli esercizi di vicinato e degli empori multifunzionali e si prevede la riduzione delle aliquote Irap per finalitĆ  di riequilibro territorialeā€.

Spazio anche al contributo che la cultura puĆ² portare con una rete di musei grandi e piccoli, con incentivi alla rete museale diffusa toscana. Si punta poi sullā€™ ā€œimplementazione della banca della terraā€ e infine, si prevede lā€™istituzione di un ā€œosservatorio affidato al presidente della Giunta per la collaborazione e coordinamento con le realtĆ  associative toscaneā€.

Giani:Ā “Un modello nazionale”

“ƈ una legge di riferimento nazionale che prende in considerazione aree importanti e preziose ma con fragilitĆ  legate anche alla difficoltĆ  Ā di collegamento. Una legge che riguarda circa i due terzi del Comuni toscani: una cornice che ci permette di procedere con i bandi per assegnare risorse”.

Eugenio Giani interviene sulla legge per la ‘Valorizzazione della Toscana diffusa’ oggi alla discussione in Consiglio regionale. Il presidente presenta anche un emendamento che prevede per il 2025 risorse aggiuntive per 2 milioni e 300 mila euro, destinate complessivamente alla residenzialita (contributi ad acquisto e affitto per abitazioni) e al sostegno degli esercizi di vicinato. Due misure ‘specchio’ Ā di quel che si propone Giani con la legge: assicurare una crescita equilibrata e la paritĆ  dei diritti ai residenti di tutti i territori toscani. Racchiudere in un unico strumento normativo disposizioni finalizzate a rimuovere squilibri territoriali e valorizzare distinte identitĆ  dei territori regionali. Ā 

Guardando all’articolato il concetto di Toscana diffusa ĆØ un concetto ā€˜elasticoā€™: declinato nel Prs (Programma regionale di sviluppo 2021-2025), si riferisce allā€™insieme di comuni che vivono in condizione periferica rispetto allā€™asse centrale, perciĆ² esposti a fenomeni di spopolamento e al rischio di abbandono.Ā 

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La sfida della legge ĆØ quella di garantire i servizi ā€œdi cittadinanzaā€, per restituire futuro e qualitĆ  del vivere a residenti e comunitĆ . Si considerano queste realtĆ  custodi di patrimonio ambientale, storico e identitario della Toscana. Ā 

Concretamente, gli atti della programmazione regionale (Prs e Defr) definiranno i territori interessati.

Le risorse dei fondi europei e nazionali per la coesione e lo sviluppo costituiranno un sostegno imprescindibile per la crescita dei territori della Toscana diffusa. “Sono 27 articoli e circa 20 principi per costruire bandi ad hoc sui temi individuati in legge _ spiega il presidente-: Ā commercio, servizi sociali e sanitari, infrastrutture anche digitali recupero del patrimonio storico, artistico e paesaggistico. In primo piano anche la difesa del suolo per evitare Ā disastri idrogeologici”.

Ā ā€œUna legge che non solo disciplina, ma definisce una modalitĆ  di lavoro per gli atti successivi, come i bandi che dovremo elaborareā€ affermaĀ GianiĀ nel suo intervento in Aula ha definito la proposta di legge per la valorizzazione della Toscana diffusa.

Il presidente della Toscana ha spiegato come la legge, nei suoi 27 articoli, ā€œtratta le varie tipologie di servizi: dalla residenza al commercio, dal trasporto pubblico alla viabilitĆ , ai servizi sociali, e consente di commisurare relativi bandi. Ad interventi che sarebbero potuti apparire particolaristici, con questa norma diamo la patente di interesse generale in base alla programmazione che la Regione fa nel suo territorio di Toscana diffusaā€.

Giani ha dunque ricordato come nel bilancio di previsione siano previsti 2 milioni e 300mila euro e che dalle varie norme di questa legge, che riguarda due terzi delle amministrazioni della Toscana nei tre livelli individuati nel Piano Regionale di Sviluppo ā€œcol supporto finanziario, possono nascere iniziative per la valorizzazione dei territoriā€.

ā€œLa norma ā€“ ha aggiunto Giani – consente inoltre di dare identitĆ  a frazioni o localitĆ  di un comune e poterle considerare poi nei bandi, visto che i comuni oggi in Toscana sono molto estesi e comprendono territori molto eterogeneiā€.

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Il presidente ha poi ricordato come la legge, sia volta a contrastare fenomeni di spopolamento e disuguaglianza nei piccoli centri. In particolare ha fatto un riferimento allā€™aspetto della connettivitĆ , spiegando come ā€œla norma ci consente anche in prima persona di intervenire su questa dimensione che ĆØ un discrimine per i territori. Finora siamo andati avanti richiamando lā€™impegno dello Stato, ma avere questa base normativa ci consente di poter pensare a progetti della Regione per poter garantire la comunicazione on-lineā€.

ā€œCon questa legge ā€“ ha concluso Giani – il Consiglio regionale dĆ  un senso di razionalitĆ  alla gestione dei territori. In questo modo la Toscana garantirĆ  paritĆ  di diritti ai cittadini che vivono nel piĆ¹ piccolo borgo e a quelli che vivono nella piĆ¹ grande cittĆ .ā€

Giani ha anche illustrato i contenuti di un emendamento depositato prima dell’avvio della seduta. Lā€™emendamento prevede lā€™inserimento in legge di uno stanziamento, per il solo 2025, superiore ai 2 milioni, cosƬ distribuiti: 750 mila euro per le locazioni residenziali, 750 mila euro per gli acquisti residenziali in territori montani; 500 mila euro per il mantenimento degli esercizi di vicinato nei centri non capoluogo di provincia; ulteriori 300 mila euro per il sostegno dello sviluppo economico in ambito agroalimentare.

Fonte: Regione Toscana – Ufficio Stampa

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