Turismo in Mugello: una terra che attrae e conquista, ma con margini di crescita da esplorare

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


C’è un fascino senza tempo nel Mugello, quella capacità di accogliere chi arriva con la promessa di natura, storia e autenticità. E i numeri del turismo 2023 lo confermano: un flusso costante e crescente di visitatori ha scelto di scoprire questo angolo di Toscana, che sembra custodire, tra i suoi colli e borghi, l’essenza della bellezza italiana. Gli arrivi turistici, che hanno toccato quota 141.118, segnano un incremento del 2% rispetto al 2022 e un pieno recupero dei livelli pre-pandemia, con una crescita del 2% rispetto al 2019.

Ma non si tratta solo di quantità. La vera novità è il volto del turista che sempre più si affaccia al Mugello: cresce il turismo straniero, con un +13,4% di arrivi internazionali. Un dato che parla di un territorio che sa comunicare con il mondo, intercettando nuove curiosità e desideri. La Germania e i Paesi Bassi si confermano pilastri del mercato estero, contribuendo insieme al 36,4% degli arrivi e al 38,1% delle presenze. Ma sono la Spagna e la Polonia a sorprendere, con incrementi significativi che dimostrano come il Mugello sappia attrarre anche al di là delle sue “tradizionali” fonti di turismo.

Tra tradizione e innovazione: il volto del turismo mugellano

Le scelte dei visitatori tracciano un’identità chiara: il Mugello è la terra del turismo “lento”, di chi cerca l’esperienza autentica e il contatto con la natura. Non a caso, il 64,3% dei pernottamenti si concentra nelle strutture extra-alberghiere, come agriturismi, campeggi e locazioni turistiche. Queste ultime, sempre più protagoniste del panorama locale, hanno fatto registrare nel 2023 oltre 9.300 arrivi e 29.858 presenze, con una permanenza media di ben 3,2 giorni, superiore a quella complessiva del territorio (2,4 giorni).

Contabilità

Buste paga

 

L’intera ricettività dell’area, che conta 582 strutture tra alberghi, agriturismi, B&B e locazioni turistiche, si muove tra passato e futuro, con numeri che parlano di una realtà in fermento. La densità turistica di 6,8 posti letto per kmq e l’indice di ricettività del 13% rispetto ai residenti sono indicatori di una terra che ha ancora margini di espansione, ma che deve farlo con equilibrio, senza perdere la sua anima genuina.

Un turismo in evoluzione: il commento dell’Assessore Ignesti

Dietro i numeri, però, c’è una visione. L’Assessore al Turismo dell’Unione Montana del Mugello, Federico Ignesti, parla con entusiasmo di un lavoro che guarda avanti, verso un turismo ancora più forte e strutturato:

“I risultati raggiunti sono il frutto di azioni coordinate e trasversali. Ora l’obiettivo è crescere nella durata media del soggiorno dei turisti, un aspetto che rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio. Con la nuova Legge Regionale sul Turismo, che dà agli Ambiti un ruolo centrale, possiamo rafforzare le politiche di promozione e attrattività, lavorando insieme agli operatori locali e alle associazioni di categoria”.

La sfida principale, quindi, non è solo attirare turisti, ma trattenere i visitatori più a lungo, offrendo esperienze che vadano oltre la classica visita di pochi giorni. Questo significa investire in eventi, percorsi culturali, valorizzazione dei prodotti tipici e reti territoriali capaci di raccontare un Mugello sempre più vivo e dinamico.

Verso un Mugello più internazionale

Il trend positivo del turismo straniero non è solo una buona notizia per il presente, ma un’indicazione chiara per il futuro. La capacità del Mugello di consolidare la sua attrattività sui mercati esteri, senza perdere il contatto con la propria tradizione italiana, sarà la chiave per una crescita sostenibile. Tuttavia, l’incremento del 9% nella domanda estera nei primi sei mesi del 2024 suggerisce che la direzione intrapresa è quella giusta.

E se è vero che il Mugello è una terra di confine – geografico e culturale – forse è proprio in questa sua natura ibrida che si nasconde il suo segreto: un luogo dove le radici si intrecciano con l’innovazione, dove la lentezza dei borghi si incontra con i bisogni di un turismo globale in cerca di esperienze autentiche.

Uno sguardo al futuro

C’è ancora molto da fare. Il Mugello non è ancora un “grande protagonista” del turismo toscano, ma è un territorio che ha tutte le carte in regola per diventarlo. Il potenziale è lì, scritto nei numeri e raccontato dalle storie di chi sceglie questa terra per rilassarsi, rigenerarsi o semplicemente per ritrovare sé stesso.

E allora, come spesso accade nel turismo, il futuro sarà deciso dalla capacità di unire gli sforzi. Come sottolinea l’assessore Ignesti, il ruolo dell’Unione e delle collaborazioni locali sarà fondamentale. Perché il turismo, al di là dei numeri e delle statistiche, è fatto di persone, di esperienze e di emozioni. E il Mugello, in questo, ha già molto da raccontare.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link