Bologna 78a, lo scontrino è tra i più bassi

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Non avere contante nel portafoglio preferendo i pagamenti digitali in Italia sembrerebbe un’abitudine ormai consolidata: con il +23,2%, il nostro Pese è quarto in Europa per aumento di transazioni dal 2023 al 2024, percentuale anche più alta delle grandi economie europee come Germania, Francia e Regno Unito. Lo rileva un’indagine di Sumup, il circuito di pagamenti pos.

Lo scontrino medio digitale cashless, in Italia, è di 34,2 euro, ma si nota una netta diminuzione rispetto all’anno precedente: -7,6%. 

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A Bologna scontrini cashless bassi

Tra le 10 province italiane che nel 2024 hanno registrato il ticket medio cashless più basso, al primo posto c’è il sud della Sardegna con 27,4€. Seguono Genova con 28 euro e Livorno con 28,2 euro. Al quarto posto di nuovo la Sardegna con Oristano (28,6 euro), al quinto Lodi (28,8 euro), al sesto Bologna (29 euro). Nella seconda parte della Top 10 si posizionano Brindisi (29,4 euro), Cagliari(29,5 euro), Taranto (29,6 euro) e Ferrara (30,4 euro). 

Tra le province, è 78a in base a crescita delle transazioni senza contanti e valore dello scontrino medio.

Quartieri bolognesi cashless 

L’analisi SumUp posizione il quartiere Porto-Saragozza con un aumento del 118% di pagamenti digitali, ovvero in quarta posizione tra i quartieri d’Italia (dati 2023). 

Per quanto riguarda lo scontrino medio, gli importi più bassi si registrano a  Bologna città che occupa il maggior numero di posizioni: al primo posto c’è PortoSaragozza (18,4 euro), seguono Bolognina (20), Corticella (20,5), Borgo Panigale (20,8), San Donato (21,6). 

Le province più cashless d’Italia

Nel 2024 l’aumento generalizzato delle transazioni non riguarda Isernia, con una flessione del 6,81%. Sono cresciute maggiormente ad Ancona con +56,8% seguita da Alessandria (+36,6%) e Pordenone (+36,1%). 4° posizione per Benevento (+33,7%), mentre al 5° posto si colloca Prato (+33,5%). Chiudono la classifica Rovigo (+32,8%), Palermo (+31,8%), Roma (30,9%), Frosinone e Viterbo (entrambe +30%).

I settori 

Aumenta il cashless per i pagare i galleristi d’arte con il +150,8% di transazioni. In seconda posizione i negozi di fiori, gioiellerie (+63,6%) e avvocati (+54,2%). Tra gli esercenti che in questi anni si confermano ricettivi troviamo le edicole (+39,4%) e i bar e club (+35,1%). Crescita del +34,5% per le librerie e del +34,2% per i trasporti, mentre a registrare un aumento meno sostenuto, ma costante, sono catering e delivery (+33,7%), parchi divertimento (+33,1%), lavanderie (+32,1%), agenzie di viaggio (+28,1%) e caffè e ristoranti (+27,8%).

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Le nazioni in cui si paga di più con carta

In testa alla Top 10 delle nazioni in cui si paga di più con la carta ci sono la Lettonia e Cipro che, rispettivamente, hanno visto crescere i pagamenti senza contanti del +36,8% e del +33,6%. Il terzo posto è una conferma, la Svezia (+27,1%), dove l’utilizzo della carta è ormai una prassi anche per piccole spese.  L’Italia si posiziona quarta con +23,2% di pagamenti rispetto al 2023, seguita da Lituania (+22,4%), Spagna (+20,6%) e Austria (+19,8%). Chiudono la classifica Bulgaria (+18,8%), Lussemburgo (+18,7%) e Belgio (+18,3%). 

Germania e Francia si posizionano al 16° e 17° posto con un aumento delle transazioni del +15,5% e +13,9%, mentre Svizzera e Regno Unito occupano la 25° e 26° posizione con una crescita di solo il +6,9% e +5,6%. In fondo alla classifica, l’Ungheria che mostra un aumento dei pagamenti del +4,2%, la Polonia del +3,7% e la Romania del +2,1%. In coda alla classifica c’è la Grecia, con +0.4%.

Gli ungheresi fanno registrare lo scontrino medio cashless più basso, 14,6 euro, seguono, i cechi (16,8 euro) e i lettoni (17,3 euro). Al quarto posto ci sono i polacchi (19 euro), appena prima degli estoni (21,1euro) e dei britannici (21,2 euro). La classifica dei ticket medi più bassi d’Europa prosegue con Olanda e Slovacchia (entrambe 21,6 euro), Malta e Spagna (entrambe 22,4 euro).

La nazione con lo scontrino medio più alto, invece, è la Svizzera con 52,8 euro di media a cui fanno seguito Romania (44,4 euro), Austria (39,3 euro) e Lussemburgo (38,8 euro). Germania (38 euro), Norvegia (36,2 euro) e Finlandia (34,4 euro) precedono l’Italia, che in 9° posizione chiude la classifica dei ticket più alti d’Europa (34,2 euro), appena prima del Portogallo (31,2 euro).

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