Comune di Bari – Oggi la vicesindaca a Bologna per la presentazione del decimo Rapporto sulle città di Urban@it

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Questa mattina la vicesindaca Giovanna Iacovone ha partecipato alla presentazione del decimo Rapporto sulle città di Urban@it, in programma a Bologna, nell’auditorium Enzo Biagi.

Il Rapporto, intitolato “L’Università pubblica italiana per la città e il territorio”, analizza il ruolo delle università pubbliche nella crescita urbana e territoriale, proponendo strategie per rafforzare la collaborazione tra atenei e amministrazioni locali.

Nel suo intervento la vicesindaca, tra gli autori del Rapporto, ha sottolineato la necessità di consolidare Bari come una vera città universitaria, in grado di trattenere e attrarre studenti e ricercatori.

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“Bari è una città con 70.000 studenti, due grandi università pubbliche e una privata, 11 centri di ricerca del CNR, un istituto agronomico mediterraneo internazionale, il Conservatorio musicale e l’Accademia di Belle Arti – ha detto Giovanna Iacovone -. Il sistema della ricerca e della conoscenza della città si avvale, inoltre, di 19 laboratori e centri di ricerca applicata pubblici e privati attivi nel settore aerospaziale, della sensoristica, della genomica, delle biotecnologie, dell’intelligenza artificiale, di centri di trasferimento tecnologico, fablab, 3 incubatori di start up e un parco scientifico tecnologico. Un patrimonio di competenze che qualifica Bari come città ad alta intensità di conoscenza in Europa da valorizzare sotto il profilo urbanistico, economico, culturale e sociale, garantendo pieni diritti di cittadinanza a studenti e ricercatori, realizzando una maggiore integrazione tra il sistema della ricerca e l’azione di governo locale, aumentandone l’attrattività nazionale e internazionale, anche per continuare a favorire la localizzazione nel capoluogo pugliese di nuove imprese nei settori ad alto valore aggiunto”.

Dal Rapporto emerge chiaramente l’incidenza della qualità della vita, dei servizi e l’attrattività internazionale del sistema urbano nella scelta dell’università da parte dei giovani. Ciò che risulta determinante è il rapporto tra università, crescita culturale e opportunità del sistema urbano, in una società sempre più interconnessa dove le reti territoriali e la collaborazione diventano leve fondamentali per lo sviluppo.

“La nostra amministrazione intende facilitare questo processo, arricchendo il mix sociale della città e, soprattutto, dei quartieri, ampliando servizi ed estendendo gli orari di fruizione degli spazi pubblici – ha continuato la vicesindaca -. L’obiettivo è creare nuove relazioni con il territorio, invogliando le università baresi a proiettare all’esterno il proprio sapere e patrimonio immateriale. Occorre fare in modo che l’università scenda nei quartieri per affrontare sfide di community engagement perché si possa effettivamente ragionare dai quartieri in direzione dell’Europa e del mondo. L’amministrazione comunale sta lavorando per colmare le criticità che ancora frenano Bari da una piena integrazione tra università e città e la strategia che sta implementando, in coerenza con quanto emerge dal rapporto, si poggia su due assi: accomodation e facilities”.

Sull’asse dell’accomodation le azioni sono molteplici: agire nella creazione di nuovi studentati con il recupero di edifici dismessi o inutilizzati come l’ex Istituto Nautico nel quartiere Libertà; incentivare la coabitazione e il social housing, in sinergia con la nascente Agenzia per la Casa del Comune di Bari; agire sul patrimonio privato con incentivi alla ristrutturazione degli stessi per destinarli alla residenzialità studentesca, con politiche di calmierazione degli affitti per arginare gli effetti dell’overtourism soprattutto in quartieri centrali quali Libertà e San Pasquale-Carrassi.

Per quanto concerne l’asse delle facilities, si sta lavorando su quelle materiali e sui servizi. Per facilities materiali si intendono gli spazi di condivisione tra comunità studentesca e comunità locale nella fruizione di alcuni servizi che appartengono alla creazione della città dei 15 minuti.

Per completare il tema dei servizi materiali e immateriali, grande sforzo si sta compiendo sulla mobilità al fine di potenziare le infrastrutture legate alla sostenibilità e ai servizi (MaaS – Mobility as s Service) che mettano il cittadino al centro di un modello flessibile, digitale e on demand di accesso e di fruizione ai servizi di trasporto, come ad esempio voucher per l’acquisto di biciclette o rimborso chilometrico per gli spostamenti urbani in bicicletta o la sharing mobility con monopattini e biciclette a pedalata assistita. Una delle innovazioni principali sarà il BRT – Bus Rapid Transit, un bus elettrico su corsia riservata che con 4 linee servirà i principali attrattori di rango territoriale, fra cui i poli universitari, per un investimento di circa 160 milioni di euro.

La sfida più grande che si porterà a termine sarà quella del riuso della ex Manifattura dei Tabacchi nel quartiere Libertà per la creazione di un grande campus urbano del CNR, con laboratori, incubatori e spazi di ricerca aperti alla città.

“Bari deve compiere il salto verso la maturità – ha concluso Giovanna Iacovone – una maturità che deve ricomporre le tante risorse e le opportunità messe assieme in questi vent’anni e che ora vanno riconnesse, ricucite, rammendate e restituite alle prossime generazioni come un progetto collettivo. È assieme alle prossime generazioni che questa visione va realizzata, alle loro intelligenze, coltivate nelle nostre università, che dobbiamo mettere a frutto per consentire loro di scegliere di non andarsene o magari di ritornare. La città dell’università e della conoscenza è una delle leve principali per consentire a Bari di diventare matura”.

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Urban@it
Urban@it – Centro nazionale di studi per le politiche urbane è un’associazione che si è costituita il 15 dicembre 2014 e ha sede a Bologna. È promossa da numerose Università italiane (Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Politecnico di Milano, Università Iuav di Venezia, Università degli Studi di Firenze, Università Roma Tre, Università Federico II di Napoli, Politecnico di Bari, Università Milano Bicocca, Università La Sapienza di Roma, Politecnico di Torino, Università degli Studi della Basilicata, Università commerciale Luigi Bocconi di Milano, Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Gran Sasso Science Institute, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Torino) e dalla Società italiana degli urbanisti (Siu).

Il Centro si propone di contribuire a stabilire un rapporto forte e di reciproca alimentazione tra il mondo della ricerca, le istituzioni, il mondo produttivo e finanziario, la cittadinanza attiva attorno al tema delle politiche urbane.



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