Non sapete ancora cosa fare nel prossimo weekend? Ecco qui di seguito tutta una serie di eventi organizzati a Padova e provincia dall’1 al 2 febbraio 2025.
Cosa fare a Padova e provincia: gli eventi dell’1 e 2 febbraio 2025
Buffoni all’inferno
- Venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio 2025
La compagnia “Teatro fuori rotta” propone la nuova attesissima stagione di prosa 2024/25. Ospiti d’eccezione della scena teatrale italiana, 13 spettacoli e per ogni spettacolo due date tra cui scegliere: venerdì e sabato, ore 21:00. L’iniziativa è realizzata con il contributo dell’Assessorato alla cultura del Comune di Padova.
Il prossimo appuntamento sarà venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio 2025, con “Buffoni all’inferno”:
Profondità delle lande desolate dell’inferno. Un tranquillo ed eterno giorno di torture strazianti. D’un tratto si leva un latrare sguaiato, sono i diavoli di malebranche che corrono da una parte all’altra alla ricerca del loro Re: il terribile Satana. Sulle rive dello Stige sono giunte millemila anime, così, d’un tratto, portate all’altro mondo da una fulminante peste bubbonica, vaiolica, assassina e vigliacca.
L’Ade è di colpo intasato e Minosse, impietoso giudice delle anime, è costretto a fare i salti immortali per esaminare le colpe di tutti. Le operazioni vanno a rilento, gli spiriti protestano, insorgono, volano insulti e qualche brutta parola. Belzebù, con profonda saggezza, offre uno sconto di pena alle anime di tre buffoni, Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella per tornare a fare ciò che in vita gli riusciva meglio: intrattenere. Lo spettacolo ripesca dall’antica arte del buffone, l’intrattenitore per antonomasia, il più devoto cultore dello sghignazzo.
Capodanno cinese a Padova
Il 2025 vedrà sfilare nuovamente tra le vie del centro storico di Padova la famosa Danza del Drago, tradizionale parata al ritmo battente dei tamburi accompagnata dai simpatici Leoni.
Il pubblico potrà poi assistere alle esibizioni acrobatiche di arti marziali degli allievi dell’ASD Weisong di Pordenone del Maestro Liu Yuwei contornate da balli e canti della tradizione cinese.
L’appuntamento è domenica 2 febbraio alle 15.00 davanti a Palazzo Moroni per l’avvio della parata e a seguire in Piazza delle Erbe per le esibizioni.
La parata si snoderà su via VIII Febbraio e via Cavour, attraverserà via Santa Lucia, via Nazario Sauro, Piazza dei Signori, via Monte di Pietà e via Manin per arrivare in Piazza delle Erbe dove gli atleti daranno libero sfogo ai virtualismi acrobatici delle arti marziali cinesi.
Sempre domenica 2 febbraio alle 20 si continuerà a celebrare il nuovo Anno Lunare presso l’Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano con lo spettacolo “Benvenuto all’Anno del Serpente: tra tradizione e modernità”.
Il gioiello e l’uomo
La mostra vuole ricordare l’importante artista padovana che ci ha lasciato esattamente due anni fa e svelare un aspetto particolare del suo lavoro.
Zanella infatti era convinta che i suoi gioielli potessero essere indossati con disinvoltura anche dagli uomini e questo progetto, presentato dall’artista stessa all’Assessorato alla Cultura poco tempo prima della sua scomparsa e che quindi non ha potuto veder realizzato, vede ora la luce con l’esposizione di 25 gioielli da uomo.
A rendere ancora più suggestiva e vivida la creatività dell’artista, le opere prendono vita davanti all’obiettivo della fotografa Daniela Martin, che ha realizzato 25 ritratti in bianco e nero di uomini, professionisti, maestri artigiani, docenti e figure istituzionali padovane e non, figure che sono state centrali per l’artista orafa, amici e colleghi. 25 fotografie volutamente in bianco e nero per dare maggiore risalto al colore vibrante dei gioielli.
La sede scelta per l’esposizione dei gioielli di Annamaria Zanella non è casuale: al Museo Bottacin di Palazzo Zuckermann, infatti, è conservata una importante collezione di gioielli da uomo donata al Comune di Padova da Leone Trieste nel 1882.
Elio Armano – Terrestre: Antologia di Terracotta
Terrestre perché lavora con la terra. Terrestre perché impegno politico e civile hanno sempre guidato il suo agire.
A Elio Armano i Musei Civici di Padova dedicano, in occasione dei suoi 80 anni, una mostra antologica, una antologia di terracotta: questo materiale, antico e povero, duttile e affascinante è stato plasmato nei decenni in paesaggi e figure, teste forate e bottoni cosmici, città ideali, in un oscillare tra rappresentazione e simbologia. In questa mostra, allestita negli spazi del Museo Archeologico, le terrecotte di Elio Armano dialogano in modo inedito e sorprendente con le terrecotte romane e con gli altri reperti antichi.
La mostra è a cura di Stefano Annibaletto e Francesca Veronese.
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