Giovani, innovazione e sostenibilità al Forum Multistakeholder di CDP

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Le aspettative e i timori dei giovani di fronte alle nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale e l’evoluzione del loro approccio ai temi della sostenibilità. Queste i temi due hanno contrassegnato la terza edizione del Forum Multistakeholder, l’appuntamento annuale di CDP che si è svolto giovedì 30 gennaio presso la sede di Borsa Italiana a Milano.

Al centro della discussione con esperti, rappresentanti del mondo accademico e una platea ricca di giovani, il futuro della sostenibilità in uno scenario mondiale in cambiamento, l’impatto sulla società e sulle persone dell’intelligenza artificiale e l’evoluzione del ruolo delle istituzioni, con un’attenzione particolare alle aspettative delle nuove generazioni.

Ad aprire i lavori, moderati dalla divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti, l’intervento dell’AD Dario Scannapieco che ha sottolineato l’importanza di un approccio pragmatico di fronte ai nuovi scenari geopolitici. “Abbiamo scelto di mantenere impegni e obiettivi per continuare a fare la nostra parte e accrescere il nostro ruolo al servizio del Paese, consci delle grandi sfide che ci attendono”, ha affermato. “Dobbiamo finanziare progetti concreti e fare squadra in Italia e in Europa per adattarci a un contesto in evoluzione”.

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È stata poi presentata da Elena Shneiwer, Responsabile ESG Engagement, l’indagine BVA Doxa“Gli italiani tra sostenibilità e intelligenza artificiale: generazioni a confronto”, che esplora il rapporto dei cittadini italiani, in particolare delle nuove generazioni, con la sostenibilità e le nuove tecnologie. Lo studio evidenzia un livello di conoscenza o interesse simile tra le diverse generazioni su tematiche ambientali e sociali, con una specificità: gli under 35 hanno sviluppato un approccio più concreto e maturo rispetto al passato verso gli obiettivi ESG.

Temi ripresi durante l’intervento di Dante Roscini, Professore di Management Practice of Business Administration della Harvard Business School, che ha analizzato l’evoluzione nel tempo dei fattori ESG, le differenze di sensibilità e regolamentazione tra Europa e Stati Uniti e il ruolo della tecnologia per facilitare la transizione sostenibile.

Sul palco, durante il panel “Giovani, sostenibilità e nuove tecnologie. Quale ruolo per la finanza?”, si sono confrontati Giovanni Azzone, Presidente di ACRI e Fondazione Cariplo, Francesca Dominici, Professoressa di Biostatistica e Direttrice Harvard Data Science Initiative, Costanza Carmignani, studentessa universitaria, Donatella Sciuto, Rettrice Politecnico di Milano e Fabrizio Testa, CEO di Borsa Italiana.

Nell’intervento finale il Presidente Giovanni Gorno Tempini ha affermato: “La sostenibilità è a un crocevia a livello mondiale: ci dobbiamo interrogare sull’approccio da seguire per coniugarla con competitività e crescita”. Poi, riferendosi ai giovani, ha concluso: “Loro ci ricordano come si tratti di un obiettivo comune che non deve lasciare indietro nessuno”.

Dopo la plenaria, il pomeriggio è stato dedicato a due eventi a porte chiuse: la presentazione del Piano ESG 2025-2027 del Gruppo CDP ad una selezione di stakeholder ESG e della società civile, e un panel sulla finanza sostenibile, organizzato insieme a Borsa Italiana.

Leggi qui il comunicato stampa del Forum Multistakeholder. 

Per ulteriori dettagli sull’evento e per approfondire i risultati della ricerca BVA DOXA visita la landing page dedicata.

 

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Di seguito i contributi scritti da alcuni giovani studenti presenti in platea, che raccontano dalla loro prospettiva personale i temi affrontati durante il Forum Multistakeholder.

 

Le competenze del futuro

Alessandra Lombardi, studentessa del Master Transformative Sustainability: “Le competenze del futuro avranno due caratteristiche fondamentali: saranno interdisciplinari e profondamente legate all’individuo. In un mondo in continua evoluzione, come quello odierno, non è più sufficiente specializzarsi in un solo ambito ma è essenziale integrare capacità e competenze diverse. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale rivoluzionerà molte professioni, automatizzando processi e colmando eventuali carenze tecniche. Tuttavia, ciò che l’AI non può sostituire sono le competenze umane e relazionali. La negoziazione, la gestione dei conflitti e l’empatia saranno abilità cruciali per affrontare le sfide del futuro e guidare uno sviluppo sostenibile, capace di bilanciare innovazione tecnologica, progresso economico e responsabilità sociale”.
 

Il contributo dei giovani per un futuro più sostenibile

Elena Morale, studentessa del Master Sustainable Business Administration: “I giovani di oggi sono ben consapevoli della necessità di dover agire per contrastare i danni causati dalle attività umane sul pianeta. Partecipazione e attivismo politico possono stimolare il cambiamento, portando il dibattito pubblico su temi sociali e ambientali di interesse primario, quindi influenzando le politiche. L’introduzione di un’educazione alla sostenibilità potrebbe formare cittadini più responsabili e consapevoli delle loro scelte quotidiane, promuovendo stili di vita più inclusivi e responsabili. Inoltre, l’innovazione tecnologica può offrire nuove soluzioni per affrontare sfide complesse come la scarsità di risorse e la produzione di energia rinnovabile”.

L’impatto dell’intelligenza artificiale

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Matteo Guglielmo Maria Scaccabarozzi, studente del Master Sustainable Business Administration: “L’intelligenza artificiale nel prossimo futuro rivoluzionerà la nostra vita quotidiana e il modo in cui lavoriamo. Essa porterà benefici alla collettività e ci libererà da compiti ripetitivi, noiosi, pericolosi consentendoci di dedicarci ad attività più creative e strategiche. Ovviamente andranno valutati i costi e i benefici di tale tecnologia caso per caso ed evitati comportamenti alienanti come: l’isolamento sociale, la dipendenza e perdita di autonomia, distorsione della percezione della realtà e disumanizzazione delle interazioni”.



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