I commissione: approvato il regolamento per la concessione delle sale comunali

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La I commissione consiliare Affari Istituzionali ha trattato due argomenti nel corso della seduta del 31 gennaio.

E’ stata approvata all’unanimità la proposta di delibera sull’istituzione della commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose.

La commissione d’inchiesta terminerà i suoi lavori, è stato scritto nella proposta, entro il 31 dicembre del 2028.

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Il direttore generale Roberto Gerardi ha illustrato alla commissione la sua esperienza, vicina alla conclusione, quale membro tecnico della commissione sulle infiltrazioni mafiose della regione Valle d’Aosta.

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Successivamente è ripreso il dibattito sul regolamento per l’uso delle sale comunali, approvato alla fine con 10 voti a favore e 4 contrari.

Nel corso della seduta odierna sono stati presentati vari emendamenti.

Eccoli nel dettaglio:

1)Il gruppo FdI e la consigliera Scoccia hanno presentato emendamenti per chiedere di inserire all’art 1 comma 3 (finalità) che le sale non verranno concesse, oltre che per iniziative finalizzate alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi o che abbiano tra i loro fini l’apologia del fascismo, del nazismo, anche “o dei regimi comunisti e totalitari”.

All’art. 6 comma 1 (richiesta dei locali) hanno chiesto di aggiungere tra le ipotesi da dichiarare per la richiesta di uso delle sale (lettera G): “non professare e non fare propaganda di ideologie neofasciste, neonaziste, razziste finalizzate alla ricostituzione del Partito Fascista, antisemite, comuniste totalitarie, nonché la negazione dell’Olocausto, delle Foibe o di qualsiasi altra strage o eccidio commesso per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali, in contrasto con i principi democratici della Costituzione, delle normative europee e la normativa nazionale di attuazione della stessa.

Ed ancora non utilizzare, in forma diretta o indiretta, simboli riconducibili ad ideologie totalitarie fasciste, naziste, staliniste e comuniste sovietiche, o di altri regimi totalitari e non praticarne alcuna forma di propaganda.

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Tutti gli emendamenti di FDI e Scoccia sono stati respinti a maggioranza.

2) Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha proposto di inserire un nuovo articolo 1 (oggetto del regolamento) che recita “Per sale comunali non si intendono cva e sale annesse ad impianti sportivi. L’individuazione di dette sale è rimandata a delibera di giunta sentita la commissione competente. L’elenco è aggiornato periodicamente. (emendamento respinto).

Altre modifiche proposte hanno riguardato: l’art. 1 (ora 2) per aggiungere alla parola nazismo anche “o dell’antisemitismo” (accolto), art 2 (ora 3), 9 (ora 10) correzione refusi (accolti entrambi) abrogazione all’art. 2 (ora 3 ) di parte del testo, ossia “l’elenco è aggiornato periodicamente in relazione alle modificazioni strutturali che dovessero subire le sale o alla disponibilità di nuovi spazi a seguito di eventuali acquisizioni o ristrutturazioni di edifici comunali ovvero in conseguenza dell’affidamento a soggetti esterni della gestione di alcuni locali”(respinto) art. 10 (ora 11 ) al comma 1 (esenzioni tariffarie) aggiungere la lettera e) ai gruppi del consiglio comunale nell’esercizio delle funzioni istituzionali (accolto); art. 11 (ora 12) abrogazione parte del dettato, ossia “si dichiara responsabile di tutti i fatti che potranno accadere all’interno del locale in uso” (respinto); art. 13 (ora 14) abrogazione comma 2, ove si dice “Con l’entrata in vigore del presente Regolamento si intende abrogato il Regolamento per l’uso della Sala Cannoniera ed attigue all’interno della Rocca Paolina di Perugia, per la destinazione d’uso di mostre, spettacoli e riunioni” (respinto).

3) il consigliere Lorenzo Ermenegildi Zurlo (PD) ha proposto di inserire all’art 2 comma 2 dopo “con apposito atto della giunta comunale” la frase “sentita la commissione consiliare competente” ed all’art. 10 (esenzioni) dopo la lettera d) aggiungere la lettera e) per le consultazioni elettorali degli stati esteri. Entrambi gli emendamenti sono stati approvati.

4) il consigliere Edoardo Gentili (FI) ha proposto col primo emendamento di aggiungere all’art. 7 comma 3 “Nell’ipotesi di non utilizzo del criterio cronologico l’amministrazione ha l’obbligo di comunicare tempestivamente e con congruo preavviso la propria scelta motivata”; col secondo all’art. 12 comma 1 in caso di sospensione o revoca della concessione di sale ha chiesto di inserire l’inciso: “ l’amministrazione ha l’obbligo di comunicare tempestivamente e con congruo preavviso la propria scelta motivata

Entrambi gli emendamenti sono stati accolti.



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