La produzione di caffè in tutto il mondo è a rischio a causa di inondazioni, siccità e altri fenomeni meteo estremi causati dalla crisi climatica. E se il caffè diventa scarso, il prezzo dell’espresso al bar e a casa aumenta.
I cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio la produzione di caffè, una delle bevande più amate d’Italia, e le conseguenze si riflettono non solo sui consumatori, ma soprattutto sui piccoli agricoltori.
Ormai è chiaro a tutti che il riscaldamento globale causato dall’utilizzo di combustibili fossili (come carbone, petrolio e gas) e i cambiamenti climatici ad esso collegati colpiscono tutti i settori umani.
Dunque è chiaro che ad essere modificate potrebbero essere anche alcune nostre abitudini. Come quelle legate alla bevanda simbolo dell’italianità: il caffè.
Ma cosa c’entra il nostro espresso con i cambiamenti climatici? L’aumento delle temperature medie e la crescente imprevedibilità delle precipitazioni stanno causando una riduzione della produzione e della qualità dei chicchi di caffè, con effetti devastanti sulla filiera globale.
L’impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione di caffè
Silvia Herrera, coltivatrice di caffè a Chiapas, in Messico, ha spiegato a Euronews.com, che “ogni anno le piogge iniziano più tardi e le temperature medie aumentano”.
In Colombia, Jaime Alberto García Flórez ha osservato un tale aumento delle temperature che le aree più basse delle sue terre non sono più adatte alla coltivazione dei chicci, costringendolo a sostituire le piante di caffè con coltivazioni di cacao.
Questi esempi evidenziano una realtà comune: entro il 2050, il 50% delle terre oggi utilizzate per la coltivazione del caffè potrebbe non essere più adatto a questa coltura, secondo uno studio dell’Università di Scienze Applicate di Zurigo.
La vulnerabilità di questo tipo di coltura al cambiamento climatico è accentuata dalla sua natura di coltura “sensibile alla temperatura”. Le condizioni meteorologiche estreme favoriscono la diffusione di parassiti e malattie, rendendo ancora più arduo il lavoro degli agricoltori.
Aumentano le temperature e pure il prezzo dell’espresso
Il 2024 ha visto un aumento significativo dei prezzi globali del caffè, dovuto principalmente a eventi climatici avversi nei principali paesi produttori.
In Vietnam, il caldo prolungato ha danneggiato le coltivazioni di robusta, mentre in Brasile, piogge intense hanno compromesso il raccolto di arabica.
Tuttavia, l’aumento dei prezzi non si è tradotto in un miglioramento per la maggior parte dei piccoli produttori, che devono affrontare anche l’aumento dei costi di produzione, come fertilizzanti e manodopera. Inoltre, le fluttuazioni dei prezzi creano instabilità finanziaria per le cooperative agricole, aumentando il rischio di insolvenze contrattuali e danni reputazionali.
Circa il 60% del caffè mondiale è prodotto da piccole aziende agricole a conduzione familiare, spesso situate in aree remote. Nonostante il settore generi miliardi di dollari ogni anno, molti coltivatori non raggiungono un reddito dignitoso.
Qui entra in gioco Fairtrade, un sistema globale che mira a garantire migliori prezzi, condizioni di lavoro sicure, sostenibilità locale e termini commerciali equi per agricoltori e lavoratori nei paesi in via di sviluppo. Fairtrade da decenni si impegna a ridurre le disuguaglianze promuovendo prodotti certificati e garantendo un Prezzo Minimo e un Premio Fairtrade.
Questi strumenti forniscono maggiore stabilità economica e consentono alle comunità agricole di investire in pratiche più sostenibili.
Il futuro del della bevanda più amata d’Italia e d’Europa dipende dalla capacità dei piccoli produttori di adattarsi ai cambiamenti climatici. L’agroforestazione e altre pratiche sostenibili promosse da realtà come Fairtrade sono strumenti fondamentali per aumentare la resilienza climatica delle coltivazioni.
Tuttavia, anche i consumatori hanno un ruolo cruciale: scegliere un prodotto certificato significa sostenere direttamente i produttori che adottano pratiche sostenibili e garantire un futuro alla bevanda che amiamo.
Caffè coltivato in laboratorio
Se i cambiamenti climatici minacciano la produzione di caffè, c’è chi prova a ricrearlo in laboratorio. Secondo il Wall Street Journal, il caffè coltivato artificialmente potrebbe presto arrivare sulle nostre tavole.
Gli esperti ritengono che, con l’aumento dei prezzi dovuto alla scarsità, i consumatori accetteranno alternative di laboratorio, indistinguibili dall’originale.
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