dettagli e novità sulla rivalutazione

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L’INPS ha pubblicato le tabelle ufficiali della rivalutazione delle pensioni per il 2025. Esaminando oltre 20 milioni di posizioni, l’Istituto ha completato l’adeguamento delle pensioni e delle prestazioni assistenziali.

Tuttavia, nonostante le pochissime aspettative già esistenti, gli aumenti risultanti sono relativamente modesti. Infatti, secondo l’ultima circolare, l’incremento per la perequazione delle pensioni per l’anno 2023 è stato fissato al 5,4%, con decorrenza dal 1° gennaio 2024. Perciò, non sono previsti conguagli per l’anno scorso.

Per l’anno 2024, invece, l’adeguamento delle pensioni è stato stabilito al +0,8%, valido a partire dal 1° gennaio 2025.

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Prima di passare al testo e analizzare tutte le novità sull’aumento delle pensioni, alla luce della rivalutazione, ti invito a guardare il video YouTube dal titolo INPS CIRCOLARE PENSIONI 2025: IMPORTI UFFICIALI AUMENTI, TAGLI, IRPEF E BONUS, pubblicato da Italia Pensioni Oggi: spiega, con un linguaggio semplice, quali sono gli importi ufficiali alla luce dell’ultima circolare.

 

Quanto aumentano le pensioni INPS nel 2025

L’INPS ha concluso le operazioni di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, preparandosi così al pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali per l’anno 2025.

Tutti i dettagli sulle operazioni sono contenuti nella circolare n. 23 del 28 gennaio 2025. In particolare, l’istituto si sofferma su:

  • Rivalutazione dei trattamenti previdenziali;
  • Incrementi per le pensioni inferiori al minimo;
  • Rivalutazione per residenti all’estero;
  • Prestazioni assistenziali.

Dal 1° gennaio 2025, le pensioni saranno rivalutate in base all’indice di variazione definitivo dello +0,8% per lo scorso anno. Come sottolinea l’istituto, nel 2024 non è previsto alcun conguaglio.

Quanto aumentano, allora, le pensioni INPS? Per quanto riguarda il trattamento minimo, le pensioni dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, saranno di importo mensile pari a 603,40 euro.

Nello specifico:

  • Importo mensile pari a 598,61 euro, con un assegno vitalizio di 341,24 euro;
  • Importo annuo pari a 7.781,93 euro, con un assegno vitalizio di 4.436,12 euro.

Passando alle pensioni pari o inferiori al trattamento minimo, dal 1° gennaio 2025, viene stabilito un incremento del +2,2%, pari a 13,27 euro, che fa salire gli assegni a 616,67 euro al mese.

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Come vengono rivalutate le prestazioni assistenziali

La rivalutazione viene applicata anche alle prestazioni assistenziali. L’adeguamento degli importi riguarda anche la pensione sociale, che passa a 443,95 euro, e l’assegno sociale, che aumenta a 538,69 euro.

La perequazione, sia definitiva per il 2024 che provvisoria per il 2025, si applica anche alle pensioni e agli assegni destinati ai mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti.

Inoltre, dobbiamo ricordare che, rispetto al 2024, i limiti di reddito per avere diritto alle pensioni di invalidità civile sono stati incrementati dell’1,6%.

L’INPS esamina anche sui requisiti anagrafici di accesso alla pensione di vecchiaia e all’assegno sociale. Nel 2025, l’età resta fissata a 67 anni. Infine, l’istituto ricorda il calendario con le date di pagamento delle pensioni mese per mese. A tal proposito, ricordiamo che il pagamento della pensione INPS di febbraio presso le Poste Italiane inizia proprio a partire da sabato, 1° febbraio 2025.

Quali pensioni recupereranno l’inflazione

Nella circolare, l’Istituto ricorda anche quali trattamenti pensionistici recupereranno lo 0,8%: si tratta di quelle pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo.

Per le pensioni tra quattro e cinque volte il trattamento minimo si potrà recuperare il 90% dell’inflazione: si tratta, in questo caso, dello 0,72%.

Infine, per quanto riguarda le pensioni di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo si recupererà il 75% dell’aumento dei prezzi, ovvero lo 0,60%.

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Quali sono le modalità di applicazione dell’incremento

Per concludere, è bene capire come viene applicato l’incremento. Di seguito, troverai un elenco dei trattamenti e delle modalità di applicazione dell’incremento:

  • Trattamento mensile in pagamento: in base della normativa vigente prima della data di entrata in vigore della legge n. 197/2022;
  • Corresponsione dell’incremento: non rilevano i redditi posseduti dal soggetto;
  • Pensione integrata al trattamento minimo: calcolato in base all’importo integrato al trattamento minimo;
  • Pensioni non integrate al trattamento minimo pari o inferiore a tale importo: calcolato sull’importo lordo in pagamento;
  • Pensioni in convenzione internazionale: calcolato sull’importo complessivo lordo in pagamento.

Le persone hanno chiesto anche

In aggiunta e a completezza delle informazioni riportate nel testo, in questa piccola sezione, analizziamo quali sono le domande più frequenti sull’aumento e sulla rivalutazione delle pensioni.

Quanto sarà l’aumento delle pensioni nel 2025?
Le pensioni che non superano il trattamento minimo, fissato a 603,40 euro al mese, beneficeranno di un incremento del 2,2% (equivalente a 13,27 euro), portando l’importo mensile a 616,67 euro.

Cosa vuol dire 4 volte il minimo?
Quando si parla di pensioni fino a 4 volte il minimo INPS si fa quindi riferimento a tale valore moltiplicato per quattro.

Come si calcola la perequazione delle pensioni nel 2025?
La misura percentuale dell’incremento è pari a +2,2% per l’anno 2025 e a +1,3% per l’anno 2026.

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