Rifiuti a Roma: ridotta la Tari per negozi, uffici e imprese. Ma anche per le case

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 


di
Andrea Arzilli

Nel 2025 «sconto» fino a dieci euro. Nel 2025 «sconto» fino a dieci euro. Entro un mese la delibera votata in AulaLe commissioni Bilancio e Ambiente: «In futuro prevediamo ulteriori ribassi»

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

L’efficacia della riscossione aumenta, la Tari cala: ieri, in giunta, il Campidoglio ha messo nero su bianco il taglio dell’1% della tassa sui rifiuti per le utenze domestiche e del 2% per quelle commerciali, imprese e uffici. La delibera inizia adesso il suo iter in commissione per poi planare sugli scranni dell’aula Giulio Cesare entro fine febbraio. Dopo l’ok dell’Assemblea capitolina, sarà effettiva così come il taglio della tassa.

Il ribasso è, in sostanza, dovuto a due fattori: ora, tra modelli precompilati, domiciliazione bancaria, avvisi «bonari» di pagamento e app Io, è più facile pagare; e poi, grazie all’allineamento delle banche dati, il Comune riesce a stanare morosi e utenti fantasma.




















































«Roma è più pulita, ma non  intendiamo fermarci»

Così, visto che in media la Tari impatta sui romani fino a 400 euro l’anno, gli utenti troveranno nel 2025 uno «sconto» fino a 10 euro, a seconda della tipologia. Non moltissimo, certo. Ma intanto la tassa rifiuti va giù per la prima volta, con un taglio che appare significativo in tempi di inflazione e costi legati all’energia, ormai alle stelle.

«Oggi Roma è finalmente più pulita di tre anni fa, raccoglie più rifiuti, differenzia di più e sta realizzando impianti che si attendevano da decenni. E non intendiamo fermarci», commenta il sindaco Roberto Gualtieri poco dopo aver licenziato la delibera. «Abbassiamo le tasse, e in futuro prevediamo ulteriori ribassi», aggiungono Giulia Tempesta e Giammarco Palmieri, presidenti delle commissioni Bilancio e Ambiente.

Nel 2024 incassati 624 milioni: in tre anni più 53%

Tecnicamente il taglio è reso possibile dall’aumento degli introiti da Tari registrato negli ultimi tre anni: nel 2024, infatti, il Campidoglio ha incassato 642,8 milioni, vale a dire il 53% in più rispetto a tre anni prima, dato che nel 2023 i milioni recuperati erano stati 568, nel 2022 493, mentre nel 2021, prima dell’insediamento della giunta Gualtieri, la Tari aveva generato introiti «solo» per 419,5 milioni. Un balzo di 223,3 milioni in un triennio, quindi, che non si spiega con una crescita delle tariffe che, anzi, sono state ritoccate verso il basso.

Ma con la facilitazione dei sistemi di pagamento e, soprattutto, con la lotta all’evasione che ha portato a far emergere sia le utenze fantasma, che non risultavano affatto nei database, sia i morosi, ovvero chi non pagava nonostante fosse presente nelle liste di Ama e Aequa Roma e avesse ricevuto il bollettino. Calcolando a spanne quanto gravi il fenomeno dell’evasione sulla casse comunali, basta prendere il totale delle utenze Tari tra case, uffici, negozi e imprese (circa 1,5 milioni di soggetti) e metterlo in rapporto con il numero di evasori, totali o parziali (circa 360 mila): il 24%, cioè un utente su quattro, non versa il dovuto per la spazzatura, insomma.

«Riorganizzata l’attività amministrativa»

Dopo aver rintracciato fantasmi e morosità grazie all’incrocio tra le banche dati comunali, il Campidoglio è riuscito a rastrellare circa 50 milioni che saranno dirottati sul servizio. «La riorganizzazione dell’attività amministrativa è stata necessaria per dedicare più risorse al servizio — dice Silvia Scozzese, assessora al Bilancio —. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato 500mila utenze non aggiornate e abbiamo puntato tutto su aggiornamento e utilizzo di strumenti nuovi anche nei rapporti con il cittadino». Significa, in pratica, che adesso il cittadino ha meno possibilità di «scordarsi» di pagare visto che gli è richiesto di fornire le coordinate del domicilio bancario, che ci sono i modelli precompilati con possibilità di rateizzare, che gli arrivano avvisi di pagamento in mail e che, ormai, l’app Io è a pieno regime, con 750mila pagamenti effettuati solo nel 2024.

In arrivo la stretta del governo

In ogni caso, il governo studia un’ulteriore stretta sull’evasione delle imposte locali, Imu e Tari su tutte, che porti a a snellire le verifiche e incassare più velocemente: entro un mese, infatti, arriverà in Consiglio dei ministri il decreto di riforma del fisco locale che, seppure alleggerendo le multe, va a ridurre da 180 a 60 giorni i termini per i pignoramenti quando un utente non versa.

Microcredito

per le aziende

 

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

1 febbraio 2025 ( modifica il 1 febbraio 2025 | 07:27)

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link