Servizio civile, un anno di crescita e solidarietà

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Il Bando 2025 offre 62.549 posti in Italia e all’estero, con 160 opportunità di servizio civile presso Caritas Toscana. I giovani volontari saranno coinvolti in progetti di supporto a persone vulnerabili e attività di inclusione sociale, un’esperienza che favorisce la crescita personale e il rafforzamento dei valori di solidarietà. La scadenza per le domande è il 18 febbraio

Lo scorso 18 dicembre 2024 il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale ha pubblicato il Bando volontari 2025, che prevede 62.549 posti di servizio civile in Italia e all’estero. La scadenza per la presentazione delle domande da parte dei giovani è fissata al 18 febbraio 2025 alle ore 14.00.

In questo bando Caritas Toscana è titolare complessivamente di 27 progetti per un totale di 160 posti. Tutti i progetti proposti hanno una durata di 12 mesi. Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (Dol) raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone a questo indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.

Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda sulla piattaforma Dol occorre essere riconosciuto dal sistema esclusivamente con Spid, il Sistema pubblico di identità digitale. I cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se non avessero la disponibilità di acquisire lo Spid, potranno accedere ai servizi della piattaforma Dol attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.

  • Che significato possiamo dare nel 2025 all’attuale normativa sul servizio civile

Sicuramente rimane ferma la volontà del legislatore di offrire ai giovani la possibilità di impegnarsi in un progetto finalizzato alla difesa non armata e nonviolenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, con azioni per le comunità e per il territorio.

Tanta acqua è passata sotto i ponti dal lontano 1972, nel quale l’esperienza del servizio civile passava dal diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare ed era quindi alternativa alla leva e in quanto tale obbligatorio. Ma anche la «forma» attuale del servizio civile, nato con la Legge 64 del 6 marzo 2001, svolto su base volontaria, aperto anche alle donne e successivamente anche agli stranieri, arriva dopo varie riforme normative che avevano tutte l’obiettivo principale di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farla.

  • Nel 2025, per un giovane, ha senso l’esperienza del servizio civile?

Quando cerchiamo di raccontare cosa significa per un giovane oggi scegliere di diventare volontario in servizio civile, spesso sottolineiamo la possibilità di dedicare un intero anno alla propria comunità: questo rende senz’altro l’idea iniziale di chi sceglie candidarsi a vivere una simile esperienza, ma vivendolo giorno per giorno, il volontario scopre che il servizio civile è un vero e proprio investimento in termini di buona volontà, positività ed energia.

La “ricetta” di quest’esperienza è tutta qui: una grossa dose di buona volontà, che spinga a migliorarsi e a imparare cose nuove; un po’ di positività, necessaria per rapportarsi a nuove realtà e gruppi di persone in modo sereno e costruttivo, e tanta, tanta energia, per costruire e concretizzare quello che si apprende, con la consapevolezza che tutto quello che viene impiegato in questa avventura, ritorna indietro in quantità doppie o triple.

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È in questa abbondanza di buone qualità che risiede la caratteristica più bella del servizio civile universale.

  • I progetti delle Caritas della Toscana

Quest’anno le diocesi che tramite le proprie Caritas parteciperanno al bando del servizio civile sono 13, 3 in più dello scorso anno, segno che l’interesse per il servizio civile sta crescendo: Arezzo Cortona Sansepolcro, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara Pontremoli, Massa Marittima Piombino, Pisa, Pistoia, Pescia, Prato, Pitigliano Sovana Orbetello e San Miniato.
I progetti proposti riguardano vari ambiti, alcuni «caratteristici» del lavoro Caritas, altri innovativi e in parte sperimentali.

Ci sono i servizi alle mense, ai centri di ascolto, alle strutture di accoglienza per uomini, donne e minori. Ci sono progetti di animazione territoriale, negli oratori e nei centri estivi, negli sportelli dedicati a specifiche problematiche come supporto psicologico, casa e lavoro, i centri diurni e i progetti di accoglienza rivolti ai cittadini stranieri.

Non mancano poi esperienze come la Cittadella di Rondine ad Arezzo, l’animazione nelle scuole, nelle parrocchie e nei campi estivi.

Tutte le esperienze sono accompagnate da un percorso formativo che offra non soltanto strumenti utili allo svolgimento del servizio, ma offra anche occasioni di scambio e di confronto, la conoscenza di esperienze come la Scuola di Barbiana e la visita a luoghi che hanno fatto la storia della nostra democrazia come S. Anna di Stazzema o Marzabotto.

Caritas, come molti degli enti che gestiscono in servizio civile, è convinta che non è possibile rinunciare a quest’esperienza, anche se ciò significa mettere in campo molte risorse economiche proprie. Aiutare un giovane a fare scelte coerenti con le proprie conoscenze, le proprie aspirazioni, i propri valori di riferimento è un privilegio che arricchirà la collettività oltre al giovane stesso. Imparare a tendere una mano, aprirsi a mondi sconosciuti, spesso difficili, e uscirne migliori nell’animo e nella mente, è forse un qualcosa di complesso da scrivere su un curriculum, ma sicuramente insegna a vivere, accogliere, curare, rispettare, ascoltare… in una sola parola, a crescere.

Luca Orsoni
Responsabile Servizio civile e Young Caritas, delegazione Caritas Toscana

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