- Omicidio stradale e obbligo del conducente di verificare l’uso delle cinture di sicurezza: la Cassazione chiarisce le responsabilità (Cassazione penale, Sez. IV – 05/11/2024, n. 46566) – Emanuele Doria, Avvocato a Frosinone e Roma.
Contributo cura dell’Avvocato Emanuele Doria, comprovata esperienza in materia di risarcimento danni per incidenti stradali gravi e mortali, omicidio stradale, Avvocato a Roma e Frosinone, Cassazionista (https://emanueledoria.it/).
- 1. La problematica giuridica:
- La Corte di Cassazione è intervenuta su una questione rilevante in materia di omicidio stradale e responsabilità del conducente, chiarendo che il conducente di un veicolo ha l’obbligo di esigere che i passeggeri indossino le cinture di sicurezza, anche in assenza di segnali acustici nell’autovettura. In caso contrario, può esserci una responsabilità per la morte del passeggero in caso di incidente, a prescindere dal comportamento del passeggero stesso.
- 2. Il fatto:
- Nel caso in esame, l’imputata Do.Le. è stata coinvolta in un incidente stradale che ha causato la morte di un passeggero (Ru.Gi.). L’incidente è avvenuto mentre Do.Le. stava conducendo il veicolo in un tratto stradale pericoloso, quando ha perso il controllo del mezzo a causa di un cane randagio che attraversava la strada. Durante l’incidente, il passeggero deceduto non indossava la cintura di sicurezza, ma la conducente non aveva verificato che tutti i passeggeri indossassero il dispositivo di sicurezza. Il Tribunale di Frosinone aveva assolto la conducente, ritenendo che non vi fosse negligenza nella sua condotta, nonostante il passeggero non fosse allacciato alla cintura.
- 3. Il principio di diritto formulato dalla Corte di Cassazione:
- La Corte di Cassazione ha ribadito che il conducente di un veicolo è obbligato a garantire che i passeggeri indossino le cinture di sicurezza, come previsto dall’art. 172 del Codice della Strada. Questo obbligo esiste indipendentemente dal fatto che l’autovettura sia dotata o meno di segnali acustici per il controllo dell’uso delle cinture. Inoltre, se un passeggero rifiuta di allacciarsi, il conducente deve rifiutare il trasporto, escludendo il rischio che la negligenza del passeggero escluda la responsabilità del conducente nel caso di incidente mortale.
- La Corte ha annullato la sentenza assolutoria del Tribunale di Frosinone e ha rinviato il caso per un nuovo giudizio, evidenziando che la condotta della conducente fosse comunque imprudente per non aver verificato l’uso della cintura da parte del passeggero.
- Conclusioni:
- La sentenza della Corte di Cassazione rafforza il principio della responsabilità del conducente in caso di incidenti mortali, stabilendo che l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza è anche una responsabilità del conducente, non solo del passeggero. Questo orientamento giuridico ha importanti implicazioni per il risarcimento danni in incidenti stradali e per la gestione delle situazioni di omicidio stradale, in cui la responsabilità del conducente può essere determinata anche dalla mancata vigilanza sull’utilizzo dei dispositivi di sicurezza.
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