Crisi del commercio, faccia a faccia in Consiglio comunale su viabilità e tavolo tecnico

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Crisi del Commercio e dell’Artigianato. Faccia a faccia in Consiglio comunale tra l’assessore Msssimo Finocchiaro, i consiglieri, i rappresentanti di associazioni e commercianti. Deciso che sarà un Tavolo tecnico guidato da Finocchiaro a concordare iniziative per ridurre le chiusure di negozi in città. Numerosi i botta e risposta tra coloro che imputano ai provvedimenti viari dell’amministrazione (piste ciciabili in testa) le saracinesche abbassate e chi sostiene che la crisi arriva da lontano e coinvolge tante realtà e non solo Messina. 

Chi ha proposto e ottenuto la convocazione della seduta è stata Antonella Russo del Pd: “Non sta a me stabilire le cause della crisi del commercio, penso dipenda da vari fattori ma il Comune ha l’obbligo di dare una mano, non credo sia l’isola pedonale il problema altrimenti via Palermo e Provinciale non sarebbero come il Centro”.

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Libero Gioveni di Fratelli d’Italia oltre a ricordare i provvedimenti del governo regionale per contributi a fondo perduto (l”80% per nuovi investimenti) ha sottolineato che il Comune con i suoi immobili potrebbe calmierare i costi del caro affitti per i negozianti. 

Pippo Trischitta di Sud chiama Nord: “Il commercio cambia come le zone d’interesse, nei prossimi anni il Centro di Messina si spopolerà ancora a vantaggio commercialmente della zona sud”. Trischitta e Cosimo Oteri della Lega hanno ribadito l’importanza di realizzare il Ponte sullo Stretto per il rilancio economico di Messina. 

Giovanni Caruso della Democrazia cristiana: “La crisi del commercio dipende da tanti fattori e io conosco bene il dramma dei commercianti, i negozianti sono oggi un ammortizzatore sociale, molti accendono mutui e prestiti per garantire gli stipendi”. 

Carmelo Picciotto di Confcommercio: “Non è la crisi del commercio ma di Messina, il tavolo tecnico dovrà servire ad aggiustare le cose che non vanno, sapete che ai piccoli imprenditori le banche non erogano soldi?”. La confartigianato era rappresentata da Francesco Giancola. 

Pietro Franza di Sicindustria ha parlato dei Centri commerciali e delle alternative che si stanno creando, pure ludiche, per richiamare clienti. Pietro Patti, segretario della Cgil, ha contestato all’amministrazione come Ivan Tripodi della Uil di non essere mai stato invitato per discutere di crisi e altro rispetto alle segnalazioni lanciate ufficialmente un anno fa. “Conoscete la situazione drammatica della cantieristica navale a Messina? – ha chiesto Patti all’aula – i contratti pirata che vengono applicati anche in altri settori? La situazione economica di Messina è drammatica, pensiamo ai dipendenti e alle loro famiglie, domandiamoci se e quanto la gran mole di crocieristi che giunge in città incide positivamente sul Commercio?”

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Alberto Palella di Confesercenti: “La crisi del commercio nasce nel 2008, l’online ha ormai preso il sopravvento, il mondo cambia, ovvio che il Comune può e deve fare qualcosa ma non credo che l’isola pedonale sia il vero problema. Attenzione alla Ztl: se sarà introdotta ci faremo davvero male”. 

Ivan Tripodi della Uil: “La Ztl sarà la tomba del commercio a Messina, ricordiamo che dietro ogni negozio ci sono lavoratori e famiglie”. Per Gaetano Sciacca del movimento 3S la vera questione è legata alla Viabilità: “Siamo favorevoli alle Isole pedonali e alle piste ciclabili ma non a queste di Messina perché sono state realizzate senza criterio, bisogna istituire un tavolo di crisi ma permanente”. 

Per l’assessore Finocchiaro di contro la crisi non è provocata dalla viabilità e che il tavolo tecnico (l’esponente di giunta nel suo primo intervento è stato contestato dai commercianti prima che il gruppo di Sciacca andasse via) servirà a condividere percorsi comuni e non a far crescere contrapposizioni. “I saldi sono andati male in tutta Italia – ha risposto Finocchiaro – cerchiamo di capire quali interventi possiamo adottare a Messina invece, non concentriamoci solo e soltanto sugli aspetti viari”. 

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Alessandro Russo del Pd ha focalizzato l’attenzione sui fondi Pon Metro utilizzati in parte per l’organizzazione degli eventi e che potevano essere spesi per la digitalizzazione commerciale e del marketing. “Ben vengano i concerti – ha detto Russo – ma cosa hanno lasciato a Messina? Bisogna cambiare strategia invece e modificare la programmazione”. Per Felice Calabrò, sempre del Pd, il tema non è solo legato alla viabilità: “Il modello ci porta verso il Nord Europa, l’assessore si faccia carico al tavolo tecnico di unire e condividere i progetti con i portatori d’interesse, certo che restare in dodici in aula su un tema così importante la dice lunga…”



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