Lazio – Incubo ferrovie, i pendolari scrivono al governo: “Se la Regione c’è, batta un colpo!”

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Si torna a parlare dei gravi problemi che riguardano le ferrovie laziali, nel particolare dei disservizi giornalieri sulle tratte Roma Lido di Ostia e Roma – Civita Castellana – Viterbo. A chiedere lumi e l’intervento della Regione è il Comitato Pendolari, con una lettera.

ROMA – Ecco la lettera nella sua interezza, inoltrata dal Comitato agli organi dirigenziali della Regione Lazio.

“Con la presente vogliamo mettere in evidenza temi ancora aperti e su cui le risposte, ricevute dalle aziende di gestione Astral S.p.A. e Cotral S.p.A. in vari consessi anche pubblici e istituzionali, si sono rivelate parziali o non aderenti alla realtà dei servizi offerti ed anche disservizi presenti sulle ferrovie regionali Roma Lido di Ostia e Roma – Civita Castellana – Viterbo.
Ci rivolgiamo pertanto alla Regione Lazio, quale ente proprietario delle due ferrovie, nonché delle aziende menzionate, su cui dovrebbe svolgere il prescritto controllo-analogo tramite i suoi uffici, perché c’è bisogno di chiarezza e precisione per assicurare servizi stabili e adeguati alla domanda di trasporto degli utenti e dei territori che gravano sulle due linee, da un lato, ma anche per poter verificare la correttezza dei risultati da raggiungere, spesso solo enunciati.
Siamo sicuri che la Regione Lazio abbia ben presente che ogni ritardo, ogni promessa non mantenuta, ogni dichiarazione non veritiera, si tramuta direttamente in disagi per i viaggiatori, i quali non solo non hanno alcuna colpa del degrado pluriennale delle linee, ma hanno diritto ad un sistema di trasporto efficiente.
La mobilità collettiva, quando funziona, è elemento essenziale per assicurare qualità della vita dignitosa alla cittadinanza, come pure è fattore di sviluppo economico e sociale, parificatore delle condizioni di vita e di lavoro tra i territori e di prospettive di mobilità sociale.

Ma le ferrovie Roma Lido e Roma Nord sono ancora lontane da questi standard, come la Regione Lazio sa bene; ciò comporta un progressivo e costante abbandono del trasporto pubblico da parte delle persone, che non ce la fanno più a sopportare disagi quotidiani.
I Comitati Pendolari si fanno carico di queste esigenze e per tale motivo presentano alla Regione Lazio questo elenco di questioni ancora aperte, su cui è indispensabile avere a breve risposte chiare e riscontri diretti, anzitutto mediante risposte scritte e successivi incontri.

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  • Per quanto concerne la Regione, vorremmo sapere qual è lo stato dell’arte sulla questione delle fidejussioni a garanzia della corretta e tempestiva pubblica fornitura delle nuove 38 rotabili per le due ferrovie. Siamo consapevoli che, a parte gli annunci a mezzo stampa, questo tema può bloccare la fornitura dei nuovi treni, che attendiamo da troppi anni.
  • Per restare su tali treni “nuovi”, annunciati fin dal 2018, ricordiamo che i primi 2 treni-prototipo per Roma Lido e Roma Nord, dopo reiterati annunci della dirigenza COTRAL mai smentiti dagli uffici regionali, annunci che li davano in arrivo entro “fine 2023”, poi nel primo trimestre 2024, poi a fine 2024, ecc., sono stati annunciati in sede di Commissione consiliare regionale, come consegnabili al Gestore del Servizio entro il primo trimestre 2025. Chiediamo conferma delle date da ultimo comunicate dal costruttore col Piano di Gestione Fornitura del 3/9/2025 per il primo Contratto attuativo, dei tempi aggiornati per la emissione dell’Autorizzazione di messa in servizio dei veicoli da parte di ANSFISA e della successiva immissione in linea in servizio passeggeri, nonché dei tempi per la fornitura al deposito del Gestore dei successivi 36 convogli omologati, oppure le motivazioni dell’eventuale ulteriore ritardo o assenza di cronoprogrammi formalizzati dal produttore.
  • Siamo anche in attesa di conoscere le bozze delle Carte della Qualità dei Servizi ferroviari 2025 delle due aziende, che abbiamo già sollecitato ai fini della necessaria fase di consultazione di tutti gli stakeholders.
  • Abbiamo anche necessità di avere aggiornamenti sulla riapertura delle biglietterie fisiche nelle stazioni e della riattivazione di un Ufficio Oggetti Smarriti, almeno ai 2 capolinea di p.le Flaminio e Roma Porta S.Paolo, in analogia al servizio prima assicurato sulle 2 ferrovie ed ancora oggi per la rete di propria competenza da ATAC S.p.A..

Per la ferrovia Roma – Lido di Ostia i seguenti temi specifici.

  • Per quanto riguarda l’infrastruttura e quindi Astral vorremmo sapere come procedono i lavori sulla linea aerea, con conferma se la data annunciata per fine lavori, entro e non oltre dicembre 2025, sia confermata o se ci siano ulteriori slittamenti e, in caso affermativo, per quali motivi.
  • I lavori nelle stazioni di “Acilia sud-Dragona” e Tor di Valle non sono ancora terminati, nonostante le ripetute assicurazioni dei rappresentanti di Astral, a mezzo stampa ed in audizioni istituzionali ufficiali; siamo passati da ottobre 2023 a primavera 2024, poi ad autunno 2024 ed infine a dicembre 2024. A nostro avviso servirà ancora tempo per chiudere i cantieri e, visto il livello di efficienza dimostrato nella conduzione dell’intero appalto, molti di più per l’apertura all’esercizio ferroviario passeggeri. Ci domandiamo qual sia il motivo di tali ritardi e se siano stati o se saranno applicate le penali alle ditte di appalto.
  • A proposito di “Acilia sud-Dragona” chiediamo anche di conoscere i tempi reali di costruzione del ponte pedonale e ciclabile e del mini parcheggio di fronte alla stazione, ma soprattutto quali azioni la Regione abbia messo in campo per ottenere da Roma Capitale un parcheggio adeguato, funzionale anche allo scambio gomma-treno, sul terreno comunale ex Atac situato al lato della rimessa dei bus e a soli 250 metri in linea d’aria e, quindi, con distanza pedonale inferiore a quella che sarà percorsa per accedere ai nuovi mini parcheggi lato quartiere di Dragona.
  • In merito agli impianti di traslazione non ancora attivi, le cui manutenzioni sono in parte di competenza Atac (EUR Magliana, Basilica di S. Paolo), in parte di Astral (Tor di Valle e Castel Fusano), vorremmo conoscere i tempi reali di conclusione lavori e di apertura, tenuto conto che in base al Decreto dirigenziale n. 42 del 2023 i collaudi non sono più di competenza di ANSFISA, ma delle aziende di gestione.
  • Sempre sul fronte Astral vorremmo sapere come sta procedendo l’iter di costruzione del nuovo deposito ferroviario all’ex scalo merci della stazione di Lido Centro e la conferma o no dei tempi annunciati, sia per la parte del parco ferroviario e dei sistemi di manovra, che per la parte delle future officine di manutenzione e (forse) di revisione.
  • Sulla qualità e quantità dei livelli di servizio offerti realmente, vorremmo conoscere le motivazioni ufficiali dei ritardi dei treni di questi giorni (frequenze a 30′), con continue interruzioni e degrado dei parametri di alimentazione elettrica, rallentamenti in tratti lunghi di linea, persistenza, da semestri, di rallentamenti fissi in vari punti.
  • Altro tema di qualità è quello dei treni attualmente autorizzati da ANSFISA al Gestore, poiché spesso non vengono messi in servizio, con una percentuale di treni indisponibili la mattina che si ggira sul 40%.
  • Non abbiamo ancora contezza del ritorno in linea dei treni dalle rispettive revisioni generali, pluriennali per gli MA200 e Alstom, e pluri mensili per i CAF300; sono tutte rotabili indispensabili per portare la frequenza a livelli accettabili. In particolare, si chiede se il CAF300 matricole 385-386 sia stato inviato da dicembre scorso in revisione generale oppure no e le ragioni dello scarso impiego del CAF300 matr. 381-382.
  • Infine, si sono perse le tracce del CAF proveniente dalla Metro A, acquistato dalla Regione da giugno 2024 già con revisione generale completata e che giace al Deposito di Magliana da luglio 2024 per poter svolgere tre tipi ordinari di adattamento al passaggio da Metro a Lido, come già in passato subite da TUTTE le rotabili in servizio sulla Lido, con un tempo di esecuzione di 45 giornate lavorative medie e non di 7 mesi. Sono stati fatti i lavori di adattamento e quali sono i tempi di rilascio e quali penali la Regione stia applicando al fornitore ATAC SpA?
  • Ricordiamo altresì che siamo ancora in attesa da Cotral (e Regione) di una risposta sul tema dell’apertura complessiva da automatica delle porte dei treni serie CAF300, negata da Cotral da luglio scorso per motivi insostenibili. Con le note conseguenze per le ipovedenti o non vedenti.

Per la ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo si ha necessità di avere informazioni sui seguenti temi.

  • Sulla situazione aggiornata dello stato delle revisioni dei treni con elenco di quelli che sono attualmente in manutenzione con previsione di rientro e su quelli che andranno in revisione nei prossimi mesi e con quale cadenza, inclusi i rientri previsti in servizio.
  • Sui lavori di ammodernamento e raddoppio ferroviario con contezza dei tempi di attivazione dei cantieri e la pianificazione delle date di inizio e fine lavori.
  • Sul piano alternativo di mobilità (sostenibile) per il periodo di interruzione della linea per i lavori suddetti.
  • Sullo stato dei parcheggi e delle stazioni da potenziare (es. Montebello) in vista dei lavori, per permettere la gestione dei flussi di utenti (pendolari, lavoratori, studenti, turisti) durante l’intermodalità bus-treno e viceversa.
  • Sull’attivazione di un Osservatorio tra Regione Lazio, Astral, Cotral, Atac, Comuni coinvolti e il Comitato dei Pendolari per l’orario di servizio e i lavori.
  • Sullo stato dei cantieri e relativo cronoprogramma dei lavori per la nuova stazione di piazzale Flaminio sotterranea, fermi da anni e causa di recenti episodi di incendi pericolosi.
  • Sulla destinazione dell’attuale capolinea ferroviario a piazzale Flaminio quando la nuova stazione sarà attiva.
  • Sullo stato della gara per le Unità Di Rete (UDR), se è stata aggiudicata e da chi e inoltre conoscere la motivazione per cui la stazione di Montebello è esclusa dalla direttrice di collegamento.
  • Sullo stato della gara per la fornitura e l’installazione dell’apparato AVM a bordo dei treni delle ferrovie Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo. Nel caso della Roma Nord, sui 10 treni Alstom che ne sono sprovvisti.
  • Infine, sullo stato dell’installazione del sistema di Train-Stop sempre sui treni che percorrono la tratta extraurbana.

Tralasciamo in questa sede ulteriori temi minori, che porteremo all’attenzione in un secondo momento; ma attendiamo risposte credibili al prossimo tavolo di incontro che auspichiamo avvenga molto presto, a valle di riscontro scritto alla presente.
Facciamo altresì presente che la trasparenza è un atto dovuto per i soggetti pubblici, e che Astral S.p.A. ha negato più volte gli accessi agli atti richiesti per conoscere i contratti di appalto in essere”.





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