Immaginiamo di aver sottoscritto il buono Ordinario tra i 10 e i 20 anni fa, a gennaio dei rispettivi anni, e che tranne in 1 caso poi esso non sia ancora giunto a scadenza.
Ora, se volessimo rimborsarlo oggi perché giunto al termine o fosse ancora in fase di maturazione, quanto incasseremmo al netto della ritenuta sugli interessi? In altri termini, a partire dalla sua metà di vita utile quanto valgono oggi 5.000 euro sul buono fruttifero Ordinario acquistato tra il 2005 e il 2015?
Gli interessi sui buoni a media-lunga durata sono del tipo step-up, per cui è utile vedere come progredisce il montante all’aumentare del tempo di possesso. Tuttavia, precisiamo che è importante sapere qual è l’esatta serie sottoscritta perché è alla sua serie dei tassi che bisogna fare riferimento.
Le caratteristiche principali del buono fruttifero postale Ordinario
Iniziamo delineando i tratti salienti del titolo all’interno del perimetro del risparmio postale. Attingiamo i dati dalla serie oggi in emissione, per cui eventuali divergenze presenti in quelle passate qui non saranno considerate.
Tuttavia, basterà consultare il Foglio Informativo della propria serie sottoscritta per avere il quadro completo delle condizioni economiche del prodotto posseduto.
Premesso ciò, il titolo ha una durata massima di 20 anni ma se ne può richiedere il rimborso in qualsiasi momento, entro i termini di prescrizione. Sono emessi da CDP alla pari, ossia al 100% del nominale sottoscritto, e collocati da Poste Italiane. Sono rivolti solo a persone fisiche, cointestazione inclusa, fino a un massimo di 4 persone, tutte maggiorenni. Al termine dei 20 anni il buono Ordinario diventa infruttifero e inizia a decorrere il periodo di prescrizione.
Al pari degli altri prodotti della scuderia CDP, non hanno costi di gestione dall’acquisto fino al rimborso, finale e/o intermedio che sia. Fanno eccezione le spese fiscali, ossia la ritenuta del 12,50% sugli interessi e l’imposta di bollo del 2×1.000 nei casi, modi e tempi di Legge.
Il valore di riscatto di buono Ordinario sottoscritto tra il 2010 e il 2015
È bene premettere che nella nostra simulazione immagineremo un acquisto effettuato a gennaio, ogni 10 di quel mese per la precisione. Cioè l’analisi sarà alla serie del titolo disponibile a quella data precisa, per cui se nell’anno X ci sono state per esempio 3 serie differenti occorrerà tener conto ciò. Ancora, le cifre indicate saranno al netto della sola ritenuta sugli interessi.
Ora, quale sarebbe il montante liquidato oggi di un Ordinario sottoscritto per 5mila € il 10/01/2015 (serie: C15), cioè con 10 anni di vita alle spalle e scadenza nel 2035? Gli interessi lordi maturati sarebbero di 730,27 €, mentre il liquidato di 5.638,99 €, al netto dell’importo della ritenuta fiscale di 91,28 €.
Andiamo indietro di un anno e immaginiamo un acquisto al 10/’01/2014 (serie: C11). In tal caso il montante liquidato sempre su 5mila € ipotetici sarebbe di 6.101,66 €, mentre gli interessi lordi maturati sarebbero di 1.259,04 €.
Passiamo ora alle stesse date del 2013 (serie: B99), del 2012 (serie: B87) e del 2011 (serie: B75). In questi casi i montanti netti liquidati sarebbero pari, nell’ordine, a 6.420,47 €, a 7.330,19 € ed a 6.512,96 €.
Arriviamo al 10/01/2010 e alla serie B63 a quell’epoca disponibile. Un’ipotetica sottoscrizione per 5mila € del buono Ordinario oggi darebbe diritto a un liquidato di 6.410,55 €, dopo aver detratto 201,51 € di ritenuta.
Quanto valgono 5.000 euro sul buono fruttifero Ordinario acquistato tra il 2005 e il 2015?
Scendiamo di decennio e passiamo all’ultimo anno della 1° decade del nuovo secolo. Un capitale di 5mila € destinato sull’Ordinario il 10/01/2009 avrebbe generato ad oggi interessi lordi per 1.768,94 €. Per cui una volta sottratti 221,12 € di ritenuta c’è che il montante liquidato sarebbe di 6.547,82 €.
Procediamo ancora a ritroso, alle stesse date del 2008 (serie: B39), del 2007 (serie: B27) e del 2006 (serie: B15). Il simulatore di CDP (sull’omonimo portale istituzionale) dice che i montanti netti liquidati sarebbero pari, rispettivamente, a 7.760,31 €, a 7.763,06 € ed a 7.827,72 €.
Siamo giunti, infine, all’unico Ordinario che oggi avrebbe onorato i 20 anni di vita utile disponibile e quindi giunto a naturale scadenza. Il riferimento è al titolo della serie B3, da noi immaginato acquistato in data 10/01/2005, scaduto alla stessa data 2025 e con data prescrizione 10/01/2035. Qui gli interessi lordi maturati sarebbero stati di 4.798,32 €, la ritenuta fiscale sugli stessi di 599,79 €, mentre il montante liquidato pari a 9.198,53 €.
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