“Questa stagione si presenta diversa da quella precedente”

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Nel cuore delle dinamiche del mercato delle mele, Kurt Ratschiller, direttore commerciale di VIP, offre una visione chiara e dettagliata della situazione attuale e delle prospettive future. Con una crescita dell’8% della produzione italiana di mele rispetto al 2023, come riportato dai dati Assomela, Ratschiller sottolinea che “questa stagione si presenta diversa da quella precedente”.

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“Nella scorsa campagna, grazie a stock europei completamente terminati, come raramente accaduto, siamo partiti a gonfie vele in autunno. Successivamente, però, il mercato ha perso questa dinamica e si è ripreso solo in primavera. All’inizio dell’attuale stagione, invece, gli stock non erano completamente terminati e il mercato è partito su un livello normale, per noi, in linea con la media degli ultimi anni. A differenza del gennaio 2023, a gennaio 2024 il mercato si è dimostrato molto più dinamico – spiega Ratschiller – Notiamo una buona richiesta da tutti i nostri principali mercati. Gli stock europei erano bassi già al 1° gennaio, e alcune zone di produzione finiranno gli stock anche prima del solito. Siamo quindi ottimisti che la seconda parte della stagione si sviluppi positivamente. Questo vale sia per la produzione integrata sia per quella biologica”.

In Val Venosta, la raccolta delle mele bio ha affrontato sfide climatiche, ma si è conclusa con successo. Ratschiller sottolinea: “Gli stock dei principali player bio in Europa sono leggermente inferiori a quelli dell’anno scorso, quindi nuovamente a un livello basso. A differenza della produzione integrata, non abbiamo avuto un overlapping di vecchia e nuova raccolta, e in autunno siamo partiti subito con la nuova raccolta. Fino al 1° gennaio, abbiamo venduto la stessa quantità di mele bio dell’anno precedente e abbiamo anche la stessa quantità in stock”.

“La differenza la fanno le varietà. Abbiamo raccolto un numero maggiore di varietà rosse e bicolori, ma molto meno Golden Delicious. Cerchiamo di fare il possibile, ma sembra che la stagione della Golden quest’anno terminerà presto. Però con le nostre prime varietà bio, la Gala e la Pinova, riusciremo a coprire bene la seconda metà della stagione – prosegue Ratschiller – Non sono da dimenticare le mele club, che offriamo anche in qualità bio: ciò sottolinea l’importanza che ha per noi il biologico e manifesta la nostra posizione come leader di mercato delle mele biologiche in Europa. Anche in questa stagione, i principali mercati sono la Germania, la Scandinavia e l’Italia, dove quest’anno abbiamo finora addirittura leggermente aumentato i nostri volumi, a prezzi soddisfacenti. Generalmente, dopo anni difficili, notiamo che il mercato delle mele bio è nuovamente in leggera crescita”.

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Si è registrata una crescita dei volumi di alcune delle principali varietà come Ambrosia™, envy™ e Cosmic Crisp®, e sono in linea con quelli dello scorso anno i quantitativi di Kanzi®, Kissabel®, Shinano Gold / Yello® e SweeTango™. Il 50-60% di ciascuna varietà resta entro i confini nazionali. A seguire, i mercati di sbocco sono, in ordine di importanza, Spagna, Germania, Scandinavia ed Est-Europa.

“L’Italia è il nostro primo mercato in assoluto e anche per ogni singola varietà club è il più importante. Addirittura, lo è anche per la nostra Kanzi, che è fra le mele club più conosciute e vendute in Germania. Il fatto che una mela più acidula trovi un mercato anche in Italia è forse la prova che bisogna spiegarle bene al consumatore. Su questo stiamo investendo molto, lavorando addirittura con un’esperta sensoriale delle mele, che ci ha aiutato a creare dei profili precisi e distintivi per ogni varietà. Una mela non vale l’altra, e la distinzione solo per colore (gialla, rossa, verde e bicolore) non basta più, oggi. Il consumatore sofisticato è disposto a pagare un prezzo superiore, per un’esperienza di gusto unico”, commenta Ratschiller.

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La Scandinavia rimane un mercato importante, anche per il buon livello di prezzo. “Non sottovalutiamo, però, il mercato italiano, che per un prodotto di qualità è anche disposto a pagare il suo prezzo. Quello che differenzia per noi il mercato scandinavo da tanti altri è la penetrazione del prodotto bio. Lo ‘share of wallet’ del biologico nei paesi scandinavi è sempre ancora quello più alto, in Europa, e, a differenza della produzione integrata, l’Italia per il bio non è il nostro primo mercato, ma come singola destinazione del prodotto si colloca dietro alla Germania”. Ratschiller evidenzia una curiosità: “In Danimarca, che ha solo il 10% della popolazione italiana, vendiamo quasi la stessa quantità di mele bio che commercializziamo in Italia”.

Con l’arrivo di Cosmic Crisp® nei mercati europei dal 14 gennaio, VIP ha registrato un incremento del 30% nelle vendite rispetto all’anno precedente. “Il nostro team vendite è stato in cooperativa a vedere le mele insieme ai nostri tecnici, prima della partenza della campagna. Devo dire che siamo stati molto soddisfatti alla vista e degustando il prodotto. Siamo partiti due settimane prima dell’anno scorso e, come VIP, finora abbiamo venduto il 30% in più rispetto alle prime settimane l’anno scorso. Direi un buon segno, per una mela che fra poco saremo in grado di offrire per tutto l’anno”, commenta Ratschiller, soddisfatto della qualità del prodotto.

Problemi logistici e instabilità geopolitica ancora in corso
Nel contesto globale, VIP deve affrontare sfide logistiche e geopolitiche, con mercati storici come la Russia e l’Algeria non più accessibili. Tuttavia, grazie a un assortimento più vasto e a una presenza in 50 mercati mondiali, il Consorzio riesce a navigare attraverso queste incertezze.

“Che mercati storici non siano più accessibili per diversi motivi, non è niente di nuovo. Basta guardare al mercato russo o anche a quello algerino che in passato fornivamo e adesso non più. O all’Egitto, dove i nostri volumi in passato erano molto più grandi. Per fortuna abbiamo lavorato su un assortimento più vasto, che ci permette di essere presenti in ben 50 mercati al mondo e abbiamo un mercato europeo sempre ancora interessante per noi. Annoveriamo quindi una buona base di varietà e di mercati per trovare soluzioni anche a situazioni poco prevedibili. Per alcune destinazioni, i nostri competitor sono nella stessa situazione, perché hanno gli stessi protocolli. Tutto ciò però non è nuovo, ma direi che sia diventato nel frattempo la normalità e una delle sfide più importanti alle aziende che operano al livello internazionale”.

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“Ci presentiamo a Berlino con il team vendite praticamente al completo, a conferma che Fruit Logistica resta per noi una fiera molto importante. Se, a inizio stagione, la tre-giorni di Madrid è un momento perfetto per ragionare con i clienti sulla programmazione, la fiera berlinese è un momento importante per impostare i programmi della seconda metà della stagione, avendo i dati sugli stock di gennaio. Del resto, la Germania è tra i mercati principali di sbocco per la produzione convenzionale di VIP dopo l’Italia, e il primo mercato in assoluto per le nostre mele biologiche”, conclude Ratschiller.

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Per maggiori informazioni:
www.vip.coop



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