Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Salta al contenuto
È GIUSTO INFORMARE : GRAZIE BARI
ULTERIORE FLOP DEL MODELLO ALBANESE I 43 MIGRANTI SBARCATI A BARI ACCOLTI DAGLI APPLAUSI DEI CITTADINI
PER FORTUNA ESISTE UNA ITALIA DIVERSA
ARCI Nazionale
Il flop del modello albanese è oramai palese.
L’Arci ha partecipato in questi giorni al monitoraggio del Tavolo Asilo e Immigrazione insieme ai parlamentari dell’opposizione, denunciando procedure illegittime e condizioni intollerabili.
Abbiamo salutato con soddisfazione la decisione, peraltro scontata, della Corte d’appello di Roma di non convalidare la detenzione dei migranti portati in Albania.
Oggi eravamo in presidio al porto di Bari, e abbiamo accolto le 43 vittime della propaganda del governo:
abbiamo dato loro il benvenuto nel nostro Paese e in Europa.
Arci con Tavolo asilo accoglie i deportati in Albania
Per evidenziare l’esistenza di un’Italia diversa, ancorata alla Costituzione e fedele alla Dichiarazione universale dei diritti umani, il Tavolo asilo (che coordina tutte le associazioni impegnate per i dirtti e l’ccoglienza delle persone migranti), di cui l’Arci è parte essenziale con Filippo Miraglia, già presente nel luogo di detenzione in Albania voluto da Meloni e fortunatamente deserto, ha organizato a Bari una manifestazione di benvenuto ai migranti illegalmente condotti in Albanie e ritornati per disposizione della Magistratura.
Nella delegazione anche Graziano Porocopio di Arci Lombardia della commisione regionale Arci Pace e pianeta.
🔹I 43 migranti sono sbarcati a Bari accolti dagli applausi dei cittadini
Dopo l’attracco della nave Cassiopea, i profughi egiziani e bengalesi sono stati portati nel Cara
Otto ore in mare, poi, verso sera, intorno alle 20,30, l’approdo in Italia. La nave della Guardia costiera era partita nella tarda mattinata dal porto di Shenzjin, in Albania. I 43 migranti a BARI
Bari, arrivati dall’Albania i 43 migranti richiedenti asilo
1 Febbraio 2025 ore 20:15
La motovedetta della Guardia Costiera è approdata, nella mattinata di sabato 1 febbraio, nel porto di Bari con a bordo 43 migranti richiedenti asilo, per i quali non è stato convalidato il trattenimento nel centro di Gjader, in Albania.
Si tratta di uomini adulti di nazionalità bengalese ed egiziana, che saranno trasferiti nel Cara di Bari Palese.
Ad attenderli a terra, oltre ai primi soccorsi e alle forze dell’ordine, anche un presidio dell’Arci, che denuncia il “flop del modello albanese” e segnala “procedure illegittime e condizioni intollerabili” nei centri di accoglienza in Albania. Questo è il terzo trasferimento di migranti dall’Albania all’Italia.
Motovedetta con 43 migranti dall’Albania arrivata a Bari
Mentre i 43 migranti hanno lasciato il porto di Shengjin a bordo della motovedetta della Guardia costiera italiana per approdare poi a Bari, fonti del Viminale chiariscono di essere decise a proseguire sulla linea dei trattenimenti nei centri per le procedure accelerate alla frontiera. Sul tema, siano le strutture in Italia o in Albania, si sta sviluppando nel nostro Paese “una giurisprudenza che appare di corto respiro destinata a essere superata dagli eventi, visto che – sottolineano dal ministero – le Corti di appello scelgono di rinviare alla Corte di giustizia europea sostanzialmente per prendere tempo, quando si tratta di un sistema già previsto dal nuovo Patto europeo immigrazione e asilo che entrerà al più tardi in vigore nel 2026”
Dunque nessuna resa dell’esecutivo anche di fronte al terzo no dei giudici al trattenimento dei migranti nel centro albanese di Gjader, con una decisione analoga per tutti e quarantatré e che rinvia alla Corte di giustizia europea il compito di diramare i dubbi sul fatto che un Paese possa qualificarsi come sicuro, “quando – dicono i giudici – le condizioni sostanziali per la sua designazione non sono soddisfatte per alcune categorie di persone”. Ma nulla cambia nella prospettiva del governo, che – chiariscono anche dal ministero dell’Interno – andrà avanti nella convinzione che il contrasto all’immigrazione irregolare che si avvantaggia dell’utilizzo strumentale delle richieste di asilo sia la strada da perseguire per combattere gli affari dei trafficanti senza scrupoli”
Anche perché – viene ancora fatto notare – il Protocollo Italia Albania “è il modello da cui partire per la realizzazione di veri e propri hub regionali sui quali c’è stata piena convergenza da parte dei ministri europei”. La posta in gioco riguarda dunque ancora i centri di Shengjin e Gjader, le strutture volute dal governo, finite al centro delle polemiche a cui l’Europa guarda come un primo esperimento e che il governo rivendica con orgoglio. Ma il Viminale stavolta non ricorrerà in Cassazione, come accaduto in passato, proprio perché i giudici in realtà si sono già espressi. Una sentenza degli ermellini pubblicata lo scorso 30 dicembre ha provato a dare alcune risposte con un’ordinanza interlocutoria in attesa che sul nodo Paesi sicuri sia, nei prossimi mesi, la Corte di giustizia dell’Unione europea a mettere un definitivo tassello di chiarezza. i giudici della suprema Corte afferma intanto che la definizione di Paesi sicuri “spetta, in generale, soltanto al ministro degli Affari esteri e agli altri ministri che intervengono in sede di concerto”.
La Cassazione ha quindi, “sospeso ogni provvedimento” in attesa che si pronunci la corte con sede in Lussemburgo. I magistrati, però, offrono “nello spirito di leale cooperazione” la “propria ipotesi di lavoro” senza “tuttavia tradurla né in decisione del ricorso né in principio di diritto suscettibile di orientare le future applicazioni”. Inoltre, secondo quanto emerso lo scorso 29 novembre, almeno due dei recenti rinvii pregiudiziali italiani in tema di riconoscimento della protezione internazionale – riguardanti procedure comuni ai fini del riconoscimento o della revoca dello status di rifugiato – verranno trattati in Corte di giustizia europea con il procedimento accelerato.
#sapevatelo2025
error: Contentuti protetti
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link