Il mercato da Champions di Milan, Fiorentina e Lazio

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E’ stato di sicuro il mercato invernale più sfavillante che si ricordi. Milan, Fiorentina e Como sono state le regine (attenzione anche all’Inter, però: Sucic è un ottimo colpo pagato meno della metà di quello che si appresta a prendere per Frattesi). Ma non tutti possono vantarsene. Tanto per cominciare, i colpi più grandi li abbiamo fatti in uscita direzione estero: “Kvara” al Psg per 75 milioni e Dorgu piazzato da “mago” Corvino per 40 nella affollatissima Casbah del Manchester United. In entrata non c’è dubbio, palma d’oro al Milan, per Gimenez e Joao Felix.
Il Napoli, dopo i fuochi d’artificio estivi, ha pensato solo a incassare. Per tenere buono Conte gli ha promesso a giugno di tutto e di più, visto che arriveranno anche i soldi di Osimhen: Garnacho o Adeyemi, Comuzzo sicuro, Lookman (il preferito di Conte) o un altro grande attaccante e chissà che altro. Aurelio De Laurentiis qualche difetto ce l’ha, non si può negarlo, ma è uno che ci capisce. In tutti i sensi. Non ha mai fatto il passo più lungo della gamba. E uno alla volta ha centrato tutti gli obiettivi alzando sempre l’asticella. Certo, avrà anche un caratteraccio, però da Cavani a Lavezzi in poi sono più i colpi che ha azzeccato di quelli sbagliati. Ha organizzato una grande filiera di talent scout, guidata da Mantovano. E ora ci ha messo accanto un giovane, Manna, che ha le conoscenze giuste dopo tanti anni alla Juventus. Bisogna starlo a sentire, AdL, quando parla. Aveva detto: «I grandi colpi del Napoli, da Kvara a Kim agli altri, non li ha fatti Giuntoli. Sono i miei uomini che glieli hanno fatti prendere». Beh, ora sappiamo che aveva ragione. Da Alcaraz a Douglas Luiz fino al capolavoro Kelly, senza qualcuno bravo che lo consigli il ds juventino sembra accumulare troppi errori.

Le maglie nere

Cominciamo dal basso, le maglie nere. La Juve appunto. In molti le hanno dato 7 in pagella per questo mercato. Giudizio incomprensibile, secondo noi. Il mercato di Giuntoli è rappresentato magistralmente dall’acquisto in perfetto stile “Cobolloide” di Lloyd Kelly, uno che durante tutta la sua carriera non ha mai giocato più di 23 partite in stagione perché è sempre rotto e che nel Newcastle non s’è mai mosso dalla panchina. Ma la cosa incredibile è un’altra. Kelly giocava nel Bournemouth. Quest’estate l’hanno lasciato andar via a zero euro al Newcastle per prendere Huysen dalla Juventus a neanche 15 milioni. Ora succede che Dean Huijsen lo cercano il Real Madrid, il City e il Bayern, partendo da una base d’asta di 40 milioni. Invece la Juve va a prendere Kelly per più di 20. E magari fosse un prestito: l’hanno proprio comprato. Come si fa a dare 7 dopo una boiata del genere. Per di più Giuntoli ha comprato tale Alberto Costa, che se non ha ancora visto il campo nemmeno per un minuto dev’essere scarso, ma proprio scarso. E in compenso vende Fagioli per 15 lenticchie, replicando sempre in stile Cobolloide l’affare Moise Kean. Altro che 7. Voto 4. Male pure l’Atalanta, falcidiata dagli infortuni e appiedata da un mercato che non regala praticamente niente a Gasperini. Oltre a Posch, l’unico acquisto è Daniele Maldini, ma non era quello che voleva il “Gasp”, che chiedeva Lucca o un altro attaccante. Percassi e Pagliuca invece ai sono accontentati degli aggiustamenti, Maldini per Zaniolo e Posch da aggiungere nella batteria de quinti. Il “Gasp” non ha digerito questo mercato e l’ha detto chiaro e tondo. Qualcuno dimentica che se l’Atalanta ha fatto tutti questi soldi in questi anni, il merito è al 90 per cento del suo tecnico che ha saputo scoprire talenti e valorizzare giocatori mediocri per farli vendere a cifre iperboliche. Poi uno si chiede perché  fuori dall’Atalanta non rendono. Voto basso anche al Monza. Chi si aspettava i giorni del Condor è rimasto deluso. Venduti Maldini, Djuric, Warren Bibdo e Pablo Mari, tutti titolari fissi. I nuovi arrivati sono ancora tutti da vedere, ma la sensazione è che a un anno dalla sua morte, la bella favola di Berlusconi a Monza sia già finita.

… E le regine

Il Milan ha fatto una vera e propria rivoluzione, partita alla fine di dicembre con il cambio di allenatore. La Regina delle regine è lei. Trattative tutte di altro livello, in entrata e in uscita. E’ riuscita a vendere chi voleva vendere (da Bennacer, che chiedeva d’andarsene da questa estate, a Calabria e Morata) e ha portato a casa nomi molto importanti. Di punte ne ha prese addirittura due. Una, Joao Felix, per accontentare soprattutto il suo mister, ma l’altra è il miglior colpo in assoluto di questa sessione. Gimemez è un grande centravanti portato via fra l’altro ai rivali dei play off di Champions, pagato persino poco (40 milioni) in rapporto al suo valore. Bondo è stato preso al posto di Bennacer per le sue caratteristiche di corsa e di forza. Walker alla sua prima nel derby ha già dimostrato quanto sia migliorato il Milan in quella zona di campo: acquisto di sostanza e di esperienza.
Sul gong sono riusciti pure a portare a casa Sottil, protagonista di un ottimo campionato nella Fiorentina. I viola sono dietro al Milan in questa speciale classifica. Grandi acquisti di prospettiva. Ndour dal Psg è quello più interessante. Ma anche Fagioli potrebbe rivelarsi un colpo eccezionale come lo è stato Kean quest’estate, tutti e due pagati un piatto di lenticchie. Una incognita il nercato della Roma. Sala Eddine dal Twente gode di ottima stampa, ma Nellson, Gorna-Douath e Rensch sono tutti da scoprire anche se vanno a coprire alcune lacune. Meglio senza dubbio la Lazio: il doppio colpo finale (Belahyane era cercato da tantissimi club importanti anche in Premier) spiega bene quanto Lotito creda davvero nella possibilità di entrare in zona Champions. Poi c’è il Como. E’ andato a pescare alcuni nomi interessanti come il portiere Butez o come Diao. Dell’ultimo arrivato, Douvikas, costato 13 milioni, dicono un gran bene e potrebbe essere la nuova rivelazione di questa squadra.

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Zona Salvezza

A parte il Como, quelli che lottano per non retrocedere non hanno fatto molto. L’Empoli ha portato a casa Kouamé e ha mantenuto il gruppo, non cedendo Fazzini corteggiato da Lazio e Napoli. Il Lecce ha pensato soltanto a riempire le casse con la vendita di Dorgu. Al resto ci penserà Corvino quest’estate. Male il Verona e il Venezia, che ha lasciato andar via Pohjanpalo, l’idolo di casa. Il Cagliari ha cambiato solo il portiere e Caprile sembra azzeccato. E’ un po’ troppo poco. Ma pensando alle acque in cui si agitano Verona, Venezia, Monza e Parma, forse può bastare.





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