Enit partecipa alla East Mediterranean International Tourism & Travel Exhibition di Istanbul, insieme al ministero del turismo.
Uno dei più importanti appuntamenti fieristici del settore turistico nel Mediterraneo, che vedrà una folta presenza italiana: l’evento rappresenta, difatti, un’opportunità strategica per promuovere l’Italia come destinazione d’eccellenza, valorizzando il suo patrimonio culturale, paesaggistico ed esperienziale davanti a un pubblico di buyer internazionali e professionisti del settore.
“L’Italia è al centro del turismo mediterraneo e la nostra partecipazione a questo evento testimonia l’impegno costante di Enit nel rafforzare le sinergie con i mercati, emergenti e consolidati, dell’area. Emitt rappresenta un’occasione per stringere nuovi accordi con player internazionali, attrarre flussi turistici e presentare al mondo la straordinaria diversità dell’offerta turistica italiana” commenta Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit.
Lo spazio espositivo di Enit sarà il punto di riferimento per scoprire l’offerta turistica italiana, grazie alla presenza di Regioni Lazio e Campania ed alla partecipazione di 18 aziende. Un viaggio attraverso le bellezze italiane, tra destinazioni iconiche e luoghi meno conosciuti, eccellenze enogastronomiche, itinerari sostenibili e proposte tailor-made per ogni tipo di viaggiatore.
Partecipare ad Emitt rappresenta anche il punto d’incontro con un territorio che dimostra di apprezzare le destinazioni italiane, come ricordano i dati: nel 2024 il numero di passeggeri aeroportuali dalla Turchia all’Italia indicano un totale (provvisorio) di 353 mila arrivi (+9,3% sull’anno precedente). Di questi flussi il 90% arriva da Istanbul (+9,2%). Un traffico molto leisure, solo l’1,8% viaggia per business e la
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La Regione presenterà programmi, nuovi progetti ed investimenti per valorizzare il territorio, nel corso della conferenza stampa che si terrà il 10 febbraio.
Nella conferenza stampa si parlerà anche del progetto Limes, realizzato da 32 Comuni distribuiti tra la provincia di Lucca, di Massa e La Spezia ed è parte di un sistema più ampio di Area Vasta Ligure Apuana. Un esempio unico nel fare rete tra ben 65 Comuni compresi tra la Garfagnana, Lunigiana, valli Vara e Magra, Lerici, Portovenere La Spezia e 5 Terre.
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[post_content] => L’ambizioso obiettivo della Turchia di raggiungere i 60 milioni di visitatori e 60 miliardi di euro di entrate turistiche nel 2024 non solo è stato raggiunto, ma anche superato.
Secondo i dati dell’Istituto di statistica del Paese (Tuik), la destinazione ha accolto oltre 62 milioni di turisti – con una crescita del +9% -, generando entrate per 61,1 miliardi di dollari, l’8,3% in più rispetto al 2023.
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[post_content] => Viaggialdo inizia il 2025 confermando la propria presenza nei principali appuntamenti trade dei primi mesi dell’anno, tra cui il nostro Tove di Milano e i Travel Open Day di Rome e Catania. Una scelta, quella del tour operator marchigiano, volta a rafforzare il proprio impegno a supporto delle agenzie di viaggio con un fitto calendario di eventi. Oltre a presentare il portfolio prodotti aggiornato, l’azienda offrirà momenti di dialogo one-to-one con le adv curiose di scoprire il mondo firmato Viaggialdo.
“Siamo entusiasti di cominciare l’anno con un’agenda così ricca di appuntamenti che ci permetteranno di consolidare il nostro rapporto con le agenzie di viaggio e di presentare loro le novità più importanti per il mercato – racconta il product manager area mondo del to, Marco Ghidoni -. Questi momenti rappresentano un’opportunità preziosa per confrontarsi direttamente con i professionisti del turismo e costruire insieme nuove prospettive di crescita. Il confronto con gli agenti di viaggio è fondamentale per comprendere le loro esigenze e migliorare costantemente i nostri prodotti e servizi”.
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[post_content] => 13 ^ Mostra internazionale di piante e fiori, unico appuntamento italiano tra le floralies europee riconosciute da AIPH – International Association of Horticultural Producers – splenderanno a Genova dal 24 aprile al 4 maggio. Una manifestazione che si evolve e guarda al florovivaismo a 360°, partendo dalle eccellenze produttive spazia dall’architettura del paesaggio alla sostenibilità ambientale, al turismo consapevole e al mondo della ricerca.
Un ritorno con spazi triplicati, rispetto alle ultime due edizioni a Nervi, nell’ex quartiere fieristico, oggi trasformato in Waterfront di Levante, grazie a un importante progetto di riqualificazione urbana firmato da Renzo Piano. Un percorso nuovo e altamente spettacolare, fronte mare, che parte dal nascente parco urbano entra nell’arena centrale del nuovo Palasport e prosegue negli spazi del Piazzale Mare e sul percorso espositivo galleggiante in Marina per approdare poi sui due piani del padiglione Jean Nouvel. Una varietà e un’ampiezza di spazi che consente l’esposizione di ogni tipologia di piante e il ritorno in grande stile di fiori recisi, composizioni floreali e bonsai e offre quattro arene per incontri, spettacoli e laboratori oltre a cinque sale per convegni, incontri tecnici e trattative. Nuovi spazi per il Mercato Verde, tradizionalmente dedicato alla vendita di piante, agli arredi e alle attrezzature da giardino.
Il progetto della manifestazione, firmato dall’architetto Matteo Fraschini per Urges-Gruppo Valagussa, si dipana tra arte e natura: quattro installazioni, denominate “Origami Verdi” orientano e caratterizzano il percorso che si sviluppa lungo oltre quattro chilometri.
Lungo il percorso installazioni pensate ad hoc permetteranno al visitatore di alzarsi rispetto al livello del suolo per poter godere di una vista d’insieme della manifestazione: un “mirador fiorito” affacciato sul mare in Piazzale Kennedy e un ponte pedonale di più di 100 metri nel padiglione Jean Nouvel avranno appunto il ruolo di valorizzare gli allestimenti nel loro insieme. Tali strutture saranno accessibili a tutti. Euroflora è anche pensata come luogo di condivisione e di scambio di competenze, suggestioni e passioni. Quattro “Arene” accoglieranno eventi, dimostrazioni e dibattiti. Il Palasport, luogo storico per Euroflora, avrà un allestimento specifico nell’arena centrale. Euroflora prosegue nell’area della Marina dove, per la prima volta, parte del percorso espositivo sarà realizzato direttamente sull’acqua.
«Dopo 14 anni e due edizioni di grande successo ai Parchi di Nervi – dichiara il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – Euroflora torna a casa, nella sua storica e suggestiva collocazione nel Palasport e nel Waterfront di levante, disegnato da Renzo Piano e fortemente voluto dall’amministrazione comunale. E la bellezza sarà protagonista di questa mostra internazionale dedicata al florovivaismo che non è solo una straordinaria esposizione di piante e fiori, ma un’occasione unica per raccontare la nostra Liguria. Quest’evento con la sua capacità di richiamare visitatori e appassionati da ogni angolo del mondo testimonia il valore del nostro territorio e la forza del lavoro di squadra tra istituzioni, organizzazioni e talenti che hanno reso possibile questa rinascita».
«La prossima edizione di Euroflora si annuncia un evento di grande richiamo e di straordinaria bellezza nelle aree rinnovate del Waterfront di Levante in un affaccio sul mare, restituito alla città e al grande pubblico – commenta il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi – Genova è pronta ad accogliere i turisti con eventi in città a partire dall’edizione primaverile dei Rolli days. Euroflora è un appuntamento molto sentito dai genovesi e da tantissimi appassionati, che quest’anno potranno vivere un’esperienza di visita su una superficie espositiva ampliata, rispetto alla precedente edizione, con la partecipazione di giardini da tutto il mondo, che immergeranno il visitatore alla scoperta di bellezze naturali di ogni latitudine. Il Waterfront di Levante, che una volta ultimato ospiterà il grande parco urbano, avrà quindi un primo importante assaggio di natura e verde».
Euroflora 2025 è patrocinata da Regione Liguria, Comune di Genova Camera di Commercio, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, da ANVE – Associazione Nazionale Vivaisti esportatori, ENIT e RAI – Radiotelevisione Italiana.
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[post_content] => Bellezze naturali e sport, la storia dei diritti civili, la musica, una gastronomia d’eccellenza e un’atmosfera gioiosa che culmina nelle celebrazioni del Mardi Gras: è questo che unisce i 12 stati del Sud degli Stati Uniti (Alabama, Arkansas, Georgia, Kentucky, Luoisiana, Mississippi, Missouri, North Carolina, South Carolina, Tennessee, Virginia e West Virginia).
Il workshop di Travel South Usa nelle sue tappe italiane di Milano e Roma ha presentato una destinazione dal fascino unico. È stata proprio la musica la cornice della presentazione, con il coinvolgente intervento dell’artista della Louisiana Sean Ardoin, che ha ottenuto 5 nomination ai Grammy Awards.
L’evento è stato guidato da Liz Bittner, president & ceo di Travel South Usa. «Il focus di quest’incontro è parlare di quest’area degli Stati Uniti che è vasta quanto l’Europa e ricca di esperienze, che speriamo accolga un numero sempre maggiore di visitatori italiani. L’anno scorso oltre 93 mila turisti hanno visitato gli Stati del Sud. Per il 2025 sono previsti 173 milioni di dollari di spesa turistica, che ci consentiranno di tornare ai livelli pre-pandemici. Oltre l’85% sarà turismo leisure e la durata media del soggiorno nel Sud è di oltre due settimane, intorno ai 15 giorni. I viaggiatori, in questo modo, si prendono il tempo di immergersi nel nostro cibo, nella nostra musica e nella nostra cultura. Il mercato italiano è nella top ten dei visitatori degli Stati del Sud. Abbiamo una grande affinità con voi italiani: avete tutte le caratteristiche che amiamo in un viaggiatore internazionale. Comprate i biglietti per visitare i musei ed entrate, non vi fermate fuori a fare foto; amate gustare il cibo e immergervi nella realtà locale».
Bittner ha ricordato la grande offerta di collegamenti: «Siamo ottimamente connessi grazie ai voli di Delta Air Lines, il cui hub è Atlanta-Georgia. Abbiamo anche American Airlines che opera dalle regioni occidentali – da Dallas e Houston – e United Airlines da Chicago e dal Nord. Ci sono poi i collegamenti intercontinentali operati da British Airways ed Emirates, che permettono di raggiungere le nostre destinazioni con un solo scalo».
Lo sguardo va anche ai prossimi mesi, sono infatti numerosi gli eventi in programma per questo 2025: diversi stati hanno programmato le commemorazioni del 250simo anniversario della Rivoluzione Americana. Nel 2026 il Missouri celebra i 100 anni della Route66, che attraversa oltre 300 miglia di territorio. Kansas City e Atlanta-Georgia si preparano ad ospitare gli incontri della Coppa del mondo Fifa 2026. A questo si aggiungono nuovi Trials e percorsi nella natura.
Bittner ha anche voluto sottolineare il valore dell’intermediazione: «Il trade per noi è incredibilmente importante. Anche se è possibile trovare online molto materiale sulle destinazioni, una vacanza sul lungo raggio verso un’area poco conosciuta comporta un notevole investimento di tempo e denaro: sia che venga scelta per un viaggio di nozze, che per un viaggio di scoperta di 3 settimane con la famiglia. I viaggiatori vogliono essere sicuri di dedicare il giusto tempo a ciascuna destinazione, senza perdere nulla di importante.
«E’ importante che il trade conosca e capisca tutte le sfaccettature della destinazione: quando andare, dove andare, cosa fare quando si è sul posto e come trovare quel giusto mix per cui trascorrere 2 notti in un hotel di lusso e le due successive in una tree-house. Avere il giusto equipaggiamento, la giusta guida e mangiare i piatti gusti. È il trade che spiega tutto questo ai viaggiatori. Le nostre strategie di promozione della destinazione includono quindi il proseguire nella formazione delle nostre agenzie in Italia: organizziamo molti training e cooperazioni sia con i to che con le agenzie di viaggio. Investiamo anche nella formazione dei product manager che prendono parte a fam trip che consentono di vivere un’esperienza in loco».
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[post_content] => Crescita a doppia cifra per il sistema aeroportuale italiano nel 2024 grazie, soprattutto, al traffico sulle destinazioni internazionali. Secondo i dati di Assaeroporti a consuntivo dell’anno appena archiviato, negli scali del nostro Paese sono transitati oltre 219 milioni di passeggeri, l’11,1% in più rispetto al 2023. Di questi, 146 milioni volano su rotte internazionali.
Per la prima volta dal 2019, la composizione del traffico torna, quindi, ai valori pre-pandemia, con un terzo dei viaggiatori sul segmento domestico e due terzi su quello internazionale.
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[post_content] => Quattro nuovi spot per la campagna di comunicazione del gruppo Gattinoni lanciata lo scorso autunno con il pay off “C’è un moNdo per vivere un’esperienza. Vivila!”. I video sono stati creati ciascuno in doppia versione, della durata di 60 e 30 secondi. Protagonista è Davide Garzetti, atleta professionista di parkour e influencer, scelto per incarnare il concetto di dinamicità e rappresentare il viaggio attraverso diversi percorsi in soggettiva, con l’obiettivo di andare a colpire un target di viaggiatori più giovani.
Lo spot Travel è stato in particolare girato in Sicilia: un viaggio immersivo nel parco di Fiumara d’Arte. Lo spettatore non coglierà un luogo definito, percepirà nuovi orizzonti, tra cielo, montagne e mare. Le evoluzioni acrobatiche oltrepassano i limiti, spingendosi oltre.
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Il mercato della ricettività open air nel 2024 si attesta sui 3 miliardi di euro, registrando una crescita del 3% rispetto al 2023. E’ il dato principale del nuovo report realizzato dall’Osservatorio travel innovation del Politecnico di Milano, supportato anche quest’anno da Club del Sole. Il segmento rappresenta oggi circa il 7-8% del totale mercato della ricettività italiana, confermandosi una delle componenti più dinamiche e resilienti dell’industria turistica. Tale crescita è stata trainata soprattutto dall’aumento delle presenze, segno di una crescente preferenza dei turisti per esperienze a contatto con la natura e soggiorni più sostenibili. A livello complessivo, invece, il settore dell’ospitalità ha raggiunto un valore di 37,8 miliardi di euro, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente.
“Supportare la ricerca dell’Osservatorio travel innovation è un privilegio che ci consente di monitorare l’evoluzione del nostro settore e di confrontarci con le migliori aziende a livello italiano e internazionale – spiega il direttore generale di Club del Sole, Angelo Cartelli -. I dati del 2024 confermano che il turismo open air sta vivendo una fase di crescita autentica e sostenibile. E questo ci motiva a continuare a investire in progetti innovativi che valorizzino il nostro modello di ospitalità Full Life Holidays”.
Un altro degli aspetti più significativi emersi dalla ricerca è inoltre la capacità del comparto open air di attrarre nuove tipologie di turisti, grazie a un’offerta che coniuga comfort, servizi digitali e rispetto per l’ambiente. In particolare, il mercato si distingue per una crescita reale, in quanto basata su un effettivo aumento della domanda. La ricerca dedica attenzione anche alla sostenibilità ambientale, un valore che Club del Sole ha fatto proprio attraverso iniziative concrete. Tra le più significative spiccano i progetti Re-Treet-T e Treeship. Il primo è un’iniziativa innovativa che unisce eco-compatibilità e design in soluzioni abitative modulari e adattabili. Il progetto, ospitato nello Spina Family Camping Village di Lido di Spina, nel cuore del parco del Delta del Po, rappresenta un’innovativa esperienza di soggiorno sostenibile. Le strutture, integrate armoniosamente nella pineta grazie alla mappatura digitale del territorio, uniscono materiali naturali e riciclati con soluzioni bioclimatiche per ridurre l’impatto ambientale. Treeship è un progetto altrettanto importante ed esposto anch’esso allo Spina Family Camping Village. Si tratta di un’esperienza immersiva che offre agli ospiti un contatto autentico con l’ambiente circostante: un unicum nel settore, propone un nuovo concetto di ospitalità in cui l’albero è protagonista. L’osservatorio ha inoltre evidenziato il ruolo crescente dei dati e delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale generativa, nel ridefinire le abitudini dei viaggiatori.
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[post_content] => The Social Hub apre una seconda struttura a Firenze, e così il gruppo specializzato nell’ospitalità ibrida consolida la sua presenza in Italia: 550 camere, spazi di coworking, ristorante, bar, zona commerciale, parcheggi e spazi verdi. Questi i tratti distintivi che caratterizzano The Social Hub Firenze Belfiore. Ieri il taglio del nastro alla presenza di autorità locali, stakeholder e media, e da sabato 1° febbraio l’apertura al pubblico dell’hub che è molto più di un semplice hotel. Tutto il concept è pensato infatti non solo per accogliere studenti, viaggiatori, imprenditori, nomadi digitali, turisti ma anche per offrire servizi alla comunità locale.
L’architetto Natalini, il paesaggista Perazzi e MacGregor
Come dichiara Charlie MacGregor, ceo e fondatore di The Social Hub: “Dopo la prima struttura aperta nel 2018 sempre a Firenze, in viale Lavagnini, e quella di Bologna nel 2020, questo secondo Social Hub di Firenze insieme al prossimo che aprirà a Roma a maggio rappresentano un traguardo importante nella crescita del gruppo”.
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“La nostra missione è quella di contribuire a costruire una società migliore, dove il cambiamento e l’innovazione siano stimolati e valorizzati. Con questo progetto vogliamo favorire le connessioni tra le persone che frequentano le nostre strutture e dare così nuova vita al quartiere ascoltando, comprendendo i bisogni di chi lo abita e offrendo servizi alla comunità” ha commentato MacGregor.
La struttura
Concepita secondo il modello dell’ospitalità ibrida, The Social Hub Firenze Belfiore si sviluppa su due edifici di oltre 85 mila mq strutturati su nove piani di cui quattro interrati. Le 550 camere sono pensate per andare incontro a diverse soluzioni di soggiorno: dai pernottamenti brevi di una o due notti fino ai long stay di un anno intero, che prevedono una politica di prezzo dedicata.
All’interno numerosi spazi di socializzazione, sedute colorate dal design contemporaneo, postazioni di coworking, spazi per riunioni, sale con postazioni pc, aree per eventi, palestra e piscina sul tetto.
“Il progetto di interior design è stato firmato da Rizoma Architetture. Alcune stanze sono dotate anche di angolo cottura, mentre altre zone – cucina sono presenti su alcuni piani e possono essere utilizzate in condivisione dai vari ospiti dell’hotel. Questo per andare incontro alle esigenze di studenti e lavoratori che scelgono di soggiornare in hotel per periodi più lunghi – commenta Michael Giuliano, regional director of operations for Italy -. Sarà inoltre disponibile, sia per gli ospiti sia per i cittadini, un parcheggio di 573 posti con colonnine di ricarica per auto elettriche.
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In connessione con il territorio
I due edifici del Social Hub Firenze Belfiore sono separati fra loro da una strada commerciale a cielo aperto e sovrastati da un giardino pensile di 7 mila metri quadrati che sarà la più grande terrazza panoramica con vista sulla città. Accessibile attraverso una grande scala monumentale, lo spazio verde sarà aperto nei prossimi mesi e rappresenta un vero e proprio parco aperto al pubblico. Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”.
La connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.
“Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini – aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone”.
L’impegno sociale e ambientale
Come tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi.
Grazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici. Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell’energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento.
L’espansione del gruppo in Europa
Con la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile”, conclude MacGregor.
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Accessibile attraverso una grande scala monumentale, lo spazio verde sarà aperto nei prossimi mesi e rappresenta un vero e proprio parco aperto al pubblico. Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”. \r\n\r\nLa connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.\r\n\r\n\”Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini – aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone\”.\r\nL’impegno sociale e ambientale \r\nCome tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi. \r\n\r\nGrazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici. Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell’energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento. \r\nL’espansione del gruppo in Europa\r\nCon la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile\”, conclude MacGregor.\r\n\r\n
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