«Non esiste solo l’ordine pubblico»

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


Dopo l’istituzione delle zone rosse il Pd avanza le sue proposte di sicurezza sociale. Pur non condividendo l’impianto previsto dal provvedimento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, i dem hanno accettato l’imposizione storcendo il naso, ma senza polemiche. Ieri però poi hanno presentato le loro controproposte: «La sicurezza in una città non si misura e si promuove solo in termini di ordine pubblico, ma soprattutto, pensando alle competenze dirette del Comune, attraverso il benessere sociale, la rigenerazione urbana, la partecipazione della comunità e l’inclusione di tutte le fasce della popolazione – evidenziano dal gruppo consiliare, insieme al segretario cittadino, Franco Corti – . Dal 2017 promuoviamo come Partito Democratico di Padova questa visione e sosteniamo le politiche del Sindaco e dell’Amministrazione che sono sempre state caratterizzate da questo segno. Lontani dalle grida inutili e dalle soluzioni facili che spesso sono state propagandate da altre forze e che nulla hanno risolto, con questo approccio negli anni i miglioramenti sono chiari e tangibili. Il continuo tentativo da parte di Lega, Fratelli d’Italia e delle destre di dipingere Padova in maniera distruttiva e sbagliata non solo è lontano dalla realtà, ma come sempre nel loro caso non risolve nessun problema. Non li ha risolti quando governavano loro, ma soprattutto danneggia l’immagine di una città che oggi guarda al futuro con fiducia ed è in una fase di evidente rilancio turistico, produttivo e commerciale, oltre che di benessere nei nostri quartieri».

«Basti pensare a intere zone pregiate che sono state sottratte all’abbandono con interventi chiari come i Giardini dell’Arena, l’ex area Valli o piazza De Gasperi, piazza Mazzini, piazza del Volontariato o al lavoro svolto con tante associazioni che, accompagnate e sostenute nel proporre iniziative pubbliche di ogni genere, hanno reso più vivibili i nostri quartieri a partire dall’Arcella – proseguono i consiglieri dem – .Il Ps ha a cuore la sicurezza dei padovani, ma non intende farne il campo di battaglia per le elezioni bensì un terreno di soluzioni concrete, così come sosteniamo e plaudiamo al lavoro prezioso e insostituibile che tutte le forze dell’ordine svolgono ogni giorno, consapevoli però che questo lodevole sforzo è solo uno degli elementi che compone il mosaico di una città che mette al centro la sicurezza e le sicurezze. Oggi questo percorso che rivendichiamo e di cui siamo orgogliosi va continuato con più slancio per venire incontro alle esigenze di serenità e civile e serena convivenza che meritano i nostri concittadini. Per questa ragione il Partito Democratico di Padova propone un pacchetto di interventi che abbiamo sottoposto anche al nostro Sindaco Giordani volti garantire sempre di più una sicurezza diffusa, basata su prevenzione, coesione sociale e accessibilità ai servizi. Pensando ai prossimi anni e non solo al giorno dopo, l’obiettivo è stanziare e garantire sempre più fondi per progetti strategici che migliorino la sicurezza nei quartieri, nelle scuole e tra le fasce più vulnerabili della popolazione»

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

«Con queste proposte, il Partito Democratico di Padova intende promuovere una sicurezza sociale diffusa, attraverso interventi concreti che rafforzino il senso di comunità, riducano le disuguaglianze e migliorino la qualità della vita nei quartieri. Chiediamo al Sindaco, da sempre attivo su questi temi, e alla giunta di impegnarsi da subito con stanziamenti dedicati». Tra le proposte ci sono il monitoraggio e la sicurezza per gli anziani soli, creando una rete, riducendo il rischio di isolamento e garantendo un supporto costante nei quartieri. Poi c’è la trasformazione delle scuole e spazi comunali in centri civici e culturali aperti il pomeriggio e la sera, offrendo opportunità educative, sociali e ricreative per studenti e famiglie, con il doposcuola gratuito e laboratori educativi, l’apertura delle palestre scolastiche per lo sport comunitario. E poi ancora: incrementare in maniera significativa la dotazione finanziaria del bando “La Città delle Idee” rivolto a realtà e associazioni del territorio inserendo anche un focus specifico per sostenere progetti rivolti alla fascia 12-19 anni in tutti i quartieri, rafforzare la presenza della polizia locale nei quartieri con un approccio basato sulla vicinanza e sulla fiducia, avviare una ricognizione degli spazi strategici per le attività della polizia locale nei quartieri, utilizzare la cultura e lo sport come strumenti di prevenzione e aggregazione nei quartieri, investire nell’ascolto della commissione stranieri, con iniziative di dialogo tra comunità locali e nuove cittadinanze, promuovendo la coesione sociale, sul sostegno di vicinato e la mediazione sociale: «Tutte queste azioni proposte richiedono luoghi fisici in cui le relazioni sociali si possano sviluppare. Occorre incrementare gli interventi urbanistici per trasformare aree fragili in spazi sicuri, vivibili e inclusivi, in sinergia con gli investimenti pubblici e privati nella nostra città».



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