Con un comunicato del 6 febbraio il MIMIT annuncia il Decreto interpministeriale del 10 dicembre 2024 con le regole per le agevoazioni al settore tessile e della moda.
“Con questo significativo provvedimento valorizziamo le eccellenze della filiera e un modello di sviluppo innovativo e sostenibile. Si tratta, infatti, della prima tranche di risorse dei 30,5 milioni di euro riservati alla promozione della sostenibilità del settore, così come avevo annunciato durante il tavolo Moda”, ha affermato il ministro Urso.
1) Tessile e moda: Urso annuncia 15 milioni per le imprese
Nello specifico, il decreto interministeriale contiene le modalità di attuazione dell’intervento agevolativo a favore delle imprese attive nella filiera primaria di trasformazione delle fibre tessili naturali e della concia, per la realizzazione di investimenti utili ad accrescere la sostenibilità complessiva e la competitività del settore, promuovendo anche la certificazione di prodotti e processi. in attuazione di quanto previsto all’articolo 10 ella legge 27 dicembre 2023, n. 206.
Con successivo provvedimento saranno individuati:
- il termine iniziale e finale per la presentazione delle predette domande,
- gli schemi necessari,
- e l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria da parte del Soggetto gestore – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia,
- nonché gli eventuali ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo.
Ti potrebbero interessare:
2) Agevolazioni 2025 tessile e moda: i beneficiari
Si tratta della misura agevolativa rivolta
- alle micro, piccole e medie imprese operanti nei settori del tessile (codice ATECO 13)
- e della concia del cuoio (codice ATECO 15.11),
con una dotazione finanziaria iniziale di 15 milioni di euro, di cui 10 milioni per la concessione di contributi a fondo perduto e 5 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati, nei limiti del Regolamento de minimis.
Ricordiamo che la misura è stata rifinanziata dalla Legge di Bilancio per l’anno 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) per un ammontare pari a 15,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027.
Il MIMIT precisa che durante il Tavolo Moda il ministro Urso aveva anticipato i provvedimenti dedicati al sostegno del comparto che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy, nello specifico per promuovere la sostenibilità del settore sono dedicati 30,5 milioni.
Ti potrebbero interessare:
3) Agevolazioni 2025 tessile e moda: le misure per le imprese
Le linee di intervento della misura per il Tessile e la Moda riguardano i seguenti programmi:
- “crescita e innovazione” con investimenti finalizzati all’aumento della capacità produttiva, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e riduzione degli sprechi e certificati da soggetti qualificati;
- “sostenibilità ambientale” con l’acquisizione di beni strumentali, certificazioni ambientali di prodotto e di processo, utilizzo di fibre tessili di origine naturale e di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto di lavorazioni.
Per i programmi di investimento comportanti spese di importo non superiore a 100mila euro, il contributo a fondo perduto concesso sarà pari al 60% delle spese.
Per i programmi di investimento comportanti spese tra 100mila e 200mila euro, il contributo a fondo perduto sarà pari al 60% delle spese fino a 100.000 euro e con finanziamento agevolato all’80% per la quota restante.
Le spese dovranno riguardare:
- l’acquisto e l’installazione di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica;
- la formazione del personale dedicata all’uso dei nuovi macchinari;
- l’acquisto di brevetti, licenze d’uso, certificazioni di sostenibilità di prodotto o di processo, nuove licenze software per la tracciabilità della filiera;
- attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale.
Invitalia svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.
Con successivo decreto direttoriale saranno individuati i termini per la presentazione delle domande di agevolazione, gli schemi in base ai quali devono essere presentate e l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria da parte del soggetto gestore.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link