Quella di mercoledì 5 febbraio è stata una serata molto speciale per gli imprenditori dell’area di Milano Ovest: a Villa Litta di Lainate si è svolta la presentazione ufficiale della nuova edizione della rivista Business PMI 1000, realizzata dal gruppo editoriale Netweek e appartenente a una collana composta da 7 pubblicazioni nelle province lombarde e 3 in quelle piemontesi. Si tratta di un volume che valorizza le tante realtà imprenditoriali dei nostri territori, che esalta il mondo delle Piccole e Medie Imprese, ovvero le realtà che hanno reso prospera la nostra zona e negli anni hanno garantito alla sua popolazione benessere e ricchezza.
Presentato Business PMI 1000
Dopo i saluti istituzionali è intervenuto Riccardo Galione, Direttore Commerciale e membro del Consiglio di Amministrazione di Netweek: «Siamo orgogliosi di questo magazine, convinti che la territorialità sia la nostra sostanza e portiamo avanti ciò con settimanali locali, quotidiani online, televisioni locali e un’agenzia di stampa – ha affermato – in particolare questo prodotto è importante per presentare i vari territori, per far parlare località e aziende, mettendolo in rete. Cerchiamo di fare la nostra parte con crescente entusiasmo, raccontando con passione e stando vicini ai luoghi che ci contraddistinguono».
In seguito è toccato a Sergio Nicastro, direttore di Settegiorni Rho/Bollate, Settegiorni Magenta/Abbiategrasso, Settegiorni Legnano/Alto milanese, Settimana di Saronno e PrimaMilanoOvest.it: «Ogni territorio è differente, ciascuno con le proprie specificità, ricchezze e limiti, ma in tutti emerge il filo conduttore delle PMI. Queste chiedono di poter lavorare e perciò si rivolgono alle istituzioni: con questo magazine e con l’attività quotidiana di Settegiorni mettiamo in contatto diversi livelli della nostra società. Le condizioni per rendere il nostro territorio un modello di riferimento ci sono tutte: si tratta di togliere il freno a mano che a volte esiste, per questioni burocratiche, sociali, ecc. Il nostro obiettivo è esaltare le potenzialità del territorio, evidenziarne le ricchezze, perché alcune sono note a tutte, altre molto meno».
Il ruolo delle Piccolo e Medie Imprese
A presentare nel dettaglio la rivista Business PMI è stato Giuseppe Pozzi, responsabile dell’ufficio comunicazione di Netweek e curatore del volume: «In Italia abbiamo 4,4 milioni di imprese, di queste oltre il 95% sono microimprese con meno di 10 dipendenti. Del 5% restante, lo 0,1% sono grandi imprese con oltre 250 dipendenti, mentre il 4,8% sono PMI che danno lavoro al 31% di tutti gli occupati del settore privato, realizzando oltre il 40% del fatturato dei 4,4 milioni di imprese». L’analisi è partita dai numeri, quelli dei bilanci delle PMI dell’area di Milano Ovest relativi all’anno 2023: dal fatturato ai dipendenti, dall’Ebitda e dall’Ebit fino ai dati del patrimonio aziendale. Il tutto inquadrato in classifiche: quella, naturalmente, del fatturato complessivo, ma anche quelle di alcuni valori e di diversi settori che più sono rappresentativi in quest’area, come il commercio, la manifattura pesante e quella leggera. A fornirli è Cribis, società specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere, in grado di raccogliere i numeri utili per realizzare analisi e ragionamenti. All’interno di Business PMI troveremo dunque la top ten delle aziende per fatturato, ma anche la graduatoria dei Comuni più ricchi, dati relativi al numero delle aziende per settore e relativi dipendenti, con approfondimenti legati ai diversi comparti.
«Uno strumento per comprendere il territorio»
«Numeri che, se da una parte evidenziano il buono stato di salute della maggior parte di loro, perché hanno saputo innovarsi, specializzarsi e affrontare sempre nuovi mercati in tutto il mondo, dall’altra non nascondono la fatica che devono fare per restare sul mercato e le difficoltà che ogni giorno si trovano ad affrontare. Insomma, avete in mano uno strumento che davvero permette di conoscere approfonditamente le realtà imprenditoriali del nostro territorio». Alcune imprese hanno poi scelto di raccontarsi, mettendo in mostra la loro storia, evidenziando i passaggi generazionali, i fattori di successo e tante altre peculiarità. Conclude Pozzi: «Infine consiglio la lettura di due interviste presenti, quella a Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo Economico, da sempre attento alle PMI; e quella a Marina Puricelli, Tenure Lecturer del Dipartimento di Management e Tecnologia presso l’Università Bocconi e docente senior presso SDA Bocconi School of Management, che oggi abbiamo la fortuna di avere qui con noi».
Da Alberto Landonio a Francesco Vassallo
Ad aprire la serata di presentazione di Business PMI è stato Alberto Landonio, sindaco di Lainate: «Credo sia importante sostenere iniziative come questa, perché il ruolo di un Comune ha senso se messo in relazione con tutto il territorio. Inoltre le interazioni fra Comuni sono importanti, è necessario fare rete, sia fra istituzioni che tra imprese. Perciò grazie a Netweek per valorizzare il rapporto con il territorio e grazie agli imprenditori presenti». Anche Francesco Vassallo, sindaco di Bollate e vicesindaco della Città Metropolitana di Milano ha esordito con il concetto di rete: «È determinante, senza dubbio – ha affermato – inoltre le PMI sono la spina dorsale del territorio e dell’Italia. Una pubblicazione che mette in evidenza le eccellenze del territorio è da salutare positivamente. In parallelo le istituzioni possono fare molto per aiutare le piccole e medie imprese, ma il problema principale è la burocrazia. Per fronteggiarlo esiste il SUAP Associato Camerale, che ha come obiettivo accelerare e uniformare i processi decisionali, i regolamenti e i tempi, dando risposte certe».
Parola a Silvia Scurati e Christian Garavaglia
La serata è proseguita con le parole di Silvia Scurati, Consigliera regionale della Lega e Vicepresidente della Commissione attività produttive, imprese e commercio di Regione Lombardia: «Abbiamo oltre 12 bandi aperti per le PMI, ovvero il cuore economico lombardo e del paese, sia per chi vuole innovare, digitalizzare, per le start-up e per le realtà che si trovano in difficoltà. Le PMI hanno estrema flessibilità e ciò ha aiutato la nostra economia a reggere l’urto dei cambiamenti: sono dotate di una capacità di adattamento che è sinonimo di imprenditorialità».
Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale ha aggiunto: «Il tessuto produttivo è un argomento che mi appassiona molto, infatti sono docente di Economia in Università. La Regione offre veramente tante opportunità per sostenere le PMI e invito gli interessati a coglierle, approfittando dei fondi messi a disposizione. Sostenere imprenditori e imprese significa sostenere i lavoratori, promuovendo l’occupazione».
Gli interventi di Joseph Fiori e Giacomo Rossini
Ecco poi l’intervento di Joseph Fiori, presidente dell’Associazione Imprenditori Lainatesi: «Oggi abbiamo cinquanta associati, con 2 miliardi di euro di fatturato e circa 3mila lavoratori. Stiamo vivendo un’epoca di grandi cambiamenti e perciò l’associazione deve avere una forte rappresentanza». Giacomo Rossini, Segretario di Confartigianato Imprese Alto Milanese: «Fa sempre piacere incontrare gli imprenditori, di cui noi siamo i portavoce, e ascoltare le loro storie interessanti, così come le lamentale che ci portano. La burocrazia è sicuramente un ostacolo, alcune aziende in specifici settore sono in fase di contrazione e altre invece non riescono a trovare forza lavoro. I problemi ci sono, ma gli imprenditori trovano sempre la capacità di reinventarsi, di ricercare la soluzione, con attenzione per il fattore umano e quindi per i loro dipendenti. Perciò guardo al futuro con attenzione ma con ottimismo». Infine un ringraziamento speciale è andato a Viviana Croci, fondatrice e prima presidente dell’Associazione Amici di Villa Litta.
«Le PMI sono un modello originale di sviluppo»
In occasione della presentazione di Business PMI è intervenuto uno speaker d’eccezione, ovvero Marina Puricelli, Lecturer del Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi, direttrice del corso di General Management per le PMI, esprimendosi sul tema «L’Italia delle PMI: un modello originale di sviluppo economico anche per il futuro». «Arrivo dall’Università, ovvero da un mondo che ormai è lontanissimo dalle PMI, e vengo per fortuna in un ambiente amico, che riconosce il valore di questo modello. Purtroppo l’ambiente universitario che forma i nostri figli, così come le grandi banche e il mondo della consulenza, è lontano dalla realtà. Io credo che la piccola impresa sia un modello da studiare e valorizzare: è un modello perché rappresenta uno standard che vedo sia a Bolzano che a Pantelleria, un modo di fare impresa originale e che, fatto in questo modo, esiste soltanto da noi».
Tocca a Marina Puricelli
Marina Puricelli ha proseguito illustrando quattro caratteristiche che rendono questo modello originale di sviluppo un unicum a livello mondiale: «In primis la micro-dimensione, perché il nostro capitalismo è fatto da microimprese e tanti ancora non comprendono che il nostro paese si regge su di loro; ecco poi la proprietà famigliare che è destinata a durare nel tempo, perché quotarsi in borsa ha ingenti costi, molto spesso inarrivabili; siamo un paese di imprenditori, non di manager, ne produciamo di straordinari, conosciuti in tutto il mondo; infine abbiamo una fortissima vocazione manifatturiera». Tuttavia non tutti riconoscono il giusto valore alle PMI: «Sono stufa di sentire persone affermare che il piccolo è brutto, che la famiglia “puzza” di nepotismo, che l’imprenditore “fa rima” con evasione fiscale, che è la classica figura che non ha studiato e che il manifatturiero sa di old economy. Dico basta a tutto ciò, perché l’Italia nel 2024 è il quarto paese al mondo per esportazioni, proprio quel paese che è fatto da aziende al di sotto dei 10 dipendenti. È grazie alle PMI se siamo grandi».
«Prendere le migliori pratiche e farne tesoro»
Il ragionamento della Puricelli torna poi sul modello originale di sviluppo: «Per me non si discute, va celebrato, sostenuto e valorizzato – ha aggiunto – poi è chiaro che non tutte le PMI sono forti, non tutte sono ben gestite. Quindi serve lavorare per teorizzare e identificare linee guida strategiche e organizzative di comportamento per rafforzare le imprese esistenti. Serve prendere le migliori PMI e distillare quello che sanno fare, il loro modo di prendere decisioni e riversarlo su altri, tirare fuori le pratiche migliori e farne tesoro. Esistono aziende microscopiche ma fortissime: vanno divulgate a chi si sta attardando nel cambiamento, ispirando quelli che stanno rimanendo indietro, mostrando loro le eccellenze».
L’esempio di una microimpresa vincente
Per concludere Marina Puricelli ha portato l’esempio di una microimpresa ligure che ha avuto la fortuna di conoscere personalmente: «Ha demolito i luoghi comuni sulle PMI – ha spiegato – ho trovato un imprenditore poco più che 50enne che ha lasciato le redini al figlio 22enne, comprendendone il talento. Quest’ultimo nel giro di tre anni ha quadruplicato il fatturando arrivando a 12 milioni, mantenendo buoni margini e creando una prima linea di responsabili/manager, attirandoli da aziende di medio-grandi dimensioni e coinvolgendoli a livelli altissimi. E chi ha detto che nelle PMI non si cresce e non si fa formazione? Due anni fa ha dato vita ad un’academy interna, collegandosi con gli istituti tecnici del territorio. Sono convinta che questa impresa non sia un caso isolato, ma anche se lo fosse andrebbe celebrato perché qualcuno ne possa trarre ispirazione. Siamo di fronte ad uno scontro culturale, per farcela dobbiamo crederci».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link