il disastro aereo del Terminillo e la MEMORIA RESTITUITA

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Tutti ricordano la tragedia di Superga in cui il 4 maggio 1949 l’aereo che riportava a casa il “Grande Torino” si schiantò sulla collina vicino al capoluogo piemontese ma non altrettanti portano memoria del disastro aereo del Terminillo in cui, il 13 febbraio 1955, un DC-6 della compagnia aerea belga Sabena ebbe simile destino sul costone dell’Acquasanta, causando la morte di 29 persone tra cui la giovane Marcella Mariani, Miss Italia 1953.

Il velivolo della compagnia belga Sabena, inizialmente ritenuto disperso nel mare Tirreno, fu ritrovato dopo una settimana e a quel punto il disastro aereo del Terminillo divenne una tragica pagina di cronaca che colpì profondamente l’Italia e vide la popolazione del reatino impegnata nel soccorso e nel supporto ai familiari delle vittime.

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Un DC-6 della compagnia di bandiera belga Sabena: fu un velivolo come questo che nel 1955 si schiantò sulle pendici del Terminillo causando 29 vittime

Partito da Bruxelles, l’aereo aveva il Congo come destinazione finale e come scalo intermedio l’aeroporto di Roma Ciampino; sta di fatto che a causa di un forte vento laterale non previsto, dopo il passaggio sopra Firenze il volo 503 aveva deviato dalla rotta senza che l’equipaggio se ne accorgesse. Convinti di trovarsi sopra Viterbo, i piloti iniziarono così la procedura di avvicinamento scendendo di quota finché, alle 19.53, le comunicazioni radio si interruppero a causa dello schianto.

Solo poi si sarebbe potuto dare a quel tragico evento il nome di “disastro aereo del Terminillo” perché soltanto il 21 febbraio, dopo nove giorni di febbrili ricerche, un ricognitore individuò i resti del DC-6 Sabena sul versante occidentale del monete. Ai soccorritori, aiutati dagli abitanti si presentò una scena drammatica: una distesa di rottami e i corpi delle vittime imprigionati nel ghiaccio.

La medaglia di ringraziamento che la Sabena invià al tenente Alberto Belforti per il suo impegno nelle ricerche dopo il disastro aereo del Terminillo

La compagnia aerea belga, in segno di gratitudine, volle far dono a quanti si erano impegnati nella ricerca dell’aereo e delle vittime una medaglia personalizzata, in bronzo, con al rovescio un’iscrizione personalizzata. E una di queste medaglie, importantissima per il suo significato in relazione al disastro aereo del Terminillo, è di recente “tornata a casa”, dono di Crippa Numismatica e Cambi Aste a La saletta dei ricordi, mostra museo permanente allestita a Cantalice (RI) e dedicata al tragico evento del 1955.

Sono passati settant’anni e martedì 21 gennaio, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino, si è tenuta la restituzione della medaglia, nel corso di un evento culturale che ha unito storia, memoria e numismatica organizzato dal Circolo Soci Torino FC 1906. La protagonista della serata torinese è stata la storica medaglia che la Sabena donò al tenente di vascello Alberto Belforti, comandante della dragamine Cedro, per il contributo alle ricerche del velivolo che si riteneva potesse essersi inabissato nel Tirreno.

Belforti, ufficiale di carriere nella Marina Militare, comandava all’epoca il dragamine Cedro che scandagliò le acque del Tirreno alla ricerva del relitto dell’aereo

Paolo Crippa, titolare della Numismatica Crippa di Milano, in collaborazione con Matteo Cambi, titolare della Cambi Casa d’Aste, ha studiato la medaglia affidata da un loro cliente, un collezionista di Roma. L’approfondimento della storia medaglia e delle due lettere che la accompagnavano ha portato alla scoperta del museo La saletta dei Ricordi.

A quel punto si è ritenuto naturale, oltre che giusto, fare dono della medaglia al museo reatino. A corredo della medaglia, la lettera che il direttore generale di Sabena, W. Deswarte, inviò al tenente di vascello della Marina Militare, quale ringraziamento per le ricerche effettuate in mare e la lettera di risposta del comandante Belforti.

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La medaglia e le due lettere che Crippa Numismatica e Cambi Casa d’Aste hanno donato al museo La saletta dei ricordi di Cantalice, in provincia di Rieti

La medaglia e le due lettere, preziose testimonianze del disastro aereo del Terminillo, sono state consegnate ad Antonio Tavani, fondatore del museo, e verranno custodite nella struttura arricchendo il già prezioso patrimonio esposto.

Alla cerimonia hanno partecipato, oltre a Paolo Crippa e Luca Alagna, Leonardo Mario D’Alessandro, presidente del Circolo Soci Torino FC 1906, che ha ricevuto un attestato di onorificenza, e altre figure illustri, tra cui l’ex campione Renato Zaccarelli. Durante la serata,  La saletta dei ricordi ha conferito il titolo di socio onorario a Paolo Crippa e a Leonardo Mario D’Alessandro, riconoscendo il loro impegno per la valorizzazione della memoria storica.

Paolo Crippa riceve l’attestato di socio onorario del sodalizio che tine viva la memoria del disastro aereo del Terminillo nel quale morì anche Marcella Mariani, Miss Italia 1953

Al di là della tristezza che sempre suscita il ricordo di una tragedia è significativo come la numismatica, grazie alla sensibilità di due ditte commerciali e dei loro titolari, sia servita in questo caso a un’operazione di “restituzione” perchè ciò dimostra ancora una volta, casomai ve ne fosse bisogno, che anche le “piccole” evidenze numismatiche e documentarie del passato possono essere motore di cultura e di memoria.

Se questa storia ti interessa e vuoi approfondirla, guarda i video dell’evento di Torino nel blog di Cambi Casa d’Aste cliccando qui. Il dcumentario dal titolo Superga reatina. Epilogo di una tragedia è invece disponibile su YouTube cliccando qui.

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