Cesano, sempre più rifiuti vengono abbandonati: parte la campagna di “educazione” a suon di multe

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Nella foto, i vigili passano al setaccio i sacchetti di rifiuti abbandonati per risalire ai loro proprietari

Controlli e multe. Multe e controlli. È il metodo individuato dall’amministrazione comunale di Cesano Boscone per contrastare il malcostume, che sembra stia prendendo sempre più piede in città, di abbandonare i rifiuti domestici dentro i cestini stradali o ai piedi della campane disseminate nei luoghi di raccolta condominiale.

Trovare i responsabili

Non si controlleranno solo i sacchi ma anche la singola busta abbandonata. Dicono dal comune: “Bastano solo alcuni dettagli, a volte neanche troppo evidenti, per riuscire a individuare chi si rende responsabile dell’abbandono dei rifiuti sul territorio cesanese”. Rincara la dose il sindaco Marco Pozza:”Riteniamo incredibile che vi siano ancora oggi delle persone che, per evitare un piccolo sforzo nel differenziare i rifiuti di casa, mettono tutto in un unico sacchetto che poi gettano all’interno o vicino ai cestini che trovano per strada. Un’abitudine che intendiamo scoraggiare, perché vanifica gli sforzi di chi invece separa correttamente ciò che è riciclabile da quello che finisce direttamente negli inceneritori».

Multe da 100 a 300 euro

Nelle scorse settimane, il Comando della polizia locale ha ricevuto il mandato di verificare puntualmente anche i contenuti dei sacchetti abbandonati. In molte situazioni, gli agenti sono riusciti a risalire direttamente ai responsabili e sanzionarli. E le sanzioni sono salate: si va da 100 euro, se il pagamento avviene immediatamente, fino a 300 euro. Sarebbero oltre venti le sanzioni elevate in pochi giorni.

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22 sanzioni in pochi giorni

“Abbiamo messo a punto un piano di interventi su tutto il territorio – spiega l’assessore alle politiche di tutela ambientale, Giovanni Bianco in una nota stampa – e iniziato a sperimentare l’affiancamento di un agente della polizia locale agli operatori dell’azienda incaricata dello svuotamento dei cestini stradali. Un progetto che, visti i risultati raggiunti, sarà reso sistematico nei prossimi giorni. Fino ad ora, le sanzioni sono state complessivamente 22”.

Emergenza al quartiere Giardino

Al Quartiere giardino questo malcostume si sta trasformando in una vera emergenza. Sempre più rifiuti vengono abbandonati vicino alle campane interrate. Dopo un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, l’amministrazione ha deciso un intervento straordinario di rimozione di tutti quelli attualmente presenti, ma anche di sanzionare coloro che non inseriranno il loro sacchetto nel relativo contenitore utilizzando la tessera che hanno in dotazione per il secco indifferenziato.

Fototrappole in arrivo

«Abbiamo deciso di dotarci anche di foto-trappole – precisa ancora l’assessore Bianco – per riuscire a risolvere i problemi nelle zone più critiche. Mentre all’interno della proprietà Palladium verranno adottate misure specifiche in accordo con la proprietà stessa. Oltre sanzionare i trasgressori, intendiamo comunque mantenere aperto il canale comunicativo e tutti i residenti del quartiere riceveranno una lettera con la quale spiegheremo, ancora una volta, cosa sia obbligatorio fare. Prima cosa, fra tutte, ritirare la tessera che permette di utilizzare le campane”.

Mille famiglie senza sacchetti rossi

“Riteniamo – conclude l’assessore – che molti non utilizzino le tessere o i sacchetti rossi – prosegue l’assessore – nell’errata convinzione di poter, in questo modo, risparmiare sulla Tari. È invece vero il contrario: continuare ad abbandonare i rifiuti per strada o non differenziare correttamente aumenterà il costo del servizio e, conseguentemente le tariffe. La corretta differenziazione dei rifiuti deve essere finalizzata più alla tutela ambientale che al risparmio, ma anche quello, con la collaborazione di tutti, una volta entrato a regime il servizio, ci sarà. Secondo i dati in possesso degli uffici comunali, risulta che siano ancora oltre mille le persone, su tutto il territorio comunale, che non hanno ritirato i dispositivi (sacchetti rossi o mastelle o tessere) per l’applicazione corretta della raccolta puntuale. Chi non vi provvederà, da marzo sarà sanzionato.



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