Poltronesofà, Antritrust: possibile pratica commerciale scorretta 

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ROMA. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Poltronesofà S.p.A. per possibile pratica commerciale scorretta. Durante le campagne promozionali diffuse attraverso TV, radio, social media e internet, infatti, la società non indicherebbe correttamente i prezzi e gli sconti pubblicizzati.

In particolare, Poltronesofà – nell’ambito di continue campagne promozionali – enfatizzerebbe l’esistenza e la convenienza di prezzi ribassati e di percentuali di “sconto” – tra l’altro “a termine” (ad esempio con lo slogan “termina domenica”) – calcolati rispetto a ben più elevati “prezzi pieni” che, nella sostanza, non verrebbero mai o quasi mai applicati dalla società. In tal modo Poltronesofà indurrebbe il consumatore ad acquistare i divani in promozione e ad assumere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbe preso.

Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede di Poltronesofà S.p.A. con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

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I precedenti nel 2021 e nel 2014

Nell’aprile del 2021 l’Antitrust aveva già sanzionato per un milione di euro Poltronesofà, accusata di aver diffuso nel 2020 campagne pubblicitarie ingannevoli e omissive sulle caratteristiche dell’offerta, soprattutto per quanto riguarda la durata temporale, l’estensione delle promozioni e l’entità degli sconti promessi.

In particolare, riferisce una nota del garante, l’Antitrust ha accertato la scorrettezza della promozione «Doppi saldi doppi risparmi – sconto 50% + fino a 40% su tutta la collezione + 48 mesi senza interessi», diffusa nel periodo 4 gennaio – 9 febbraio 2020, per due aspetti.

«In primo luogo», spiega il comunicato, «è emerso che le condizioni effettive di vendita limitavano l’applicazione delle percentuali di sconto pubblicizzate soltanto ad alcuni divani in catalogo e con la composizione e il rivestimento esposto in negozio. In secondo luogo, la società ha diffuso messaggi in cui l’offerta “48 mesi senza interessi” è stata inizialmente promossa con scadenza al 9 febbraio 2020. In seguito Poltronesofà ne ha prima anticipato la scadenza al 19 gennaio 2020 e poi l’ha ripresentata con l’originaria scadenza del 9 febbraio. Secondo l’Antitrust, «si tratta di un comportamento che può far pensare al consumatore di doversi affrettare all’acquisto perché l’offerta sta per scadere, privandolo così del tempo necessario per prendere una decisione consapevole».


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Per quanto riguarda la promozione «Supervalutiamo il tuo divano fino a 1.500 euro», diffusa nel periodo 14 maggio -15 giugno 2020, l’Autorità «ha verificato che si trattava in realtà in uno sconto percentuale fisso (fino ad un importo massimo di 1.500 euro) già incluso nel prezzo di vendita riportato sul cartellino; lo sconto era garantito a tutti i consumatori interessati, a prescindere dalla valutazione di un eventuale divano usato». Infine, l’Antitrust ha accertato l’ingannevolezza della promozione «25% di sconto + un altro 25% su tutta la collezione», diffusa nel periodo 3-27 settembre 2020, in riferimento all’entità dello sconto promesso, all’effettiva applicabilità dello sconto a «tutta la collezione» e alla scadenza reclamizzata della promozione.

Per quest’ultimo aspetto, in particolare, la ripetizione – nel periodo di validità della promozione – di affermazioni quali «cosa aspettate c’è tempo solo fino a domenica» e «cosa aspettate c’è tempo solo fino a domani», è apparsa idonea a convincere i consumatori che fosse necessario affrettarsi all’acquisto per la prossima scadenza della promozione.

Nel 2014 si era ripetuto lo stesso copione. Dopo una denuncia di Altroconsumo all’Antitrust, Poltronesofà si è vista costretta a pagare una multa da mezzo milione di euro. Il motivo? La società aveva mandato in onda spot tra l’ottobre 2013 e l’aprile 2014 (trasmessi su Rai e Mediaset), in cui pubblicizzava la possibilità di acquistare alcune collezioni di divani a prezzi scontati fino al 70%, indicando la scadenza molto ravvicinata della promozione. In alcuni messaggi si dava anche la possibilità di acquistare divani risparmiando fino a 1.000 euro. Unica clausola, comprare l’articolo entro tre giorni. Avvertendo, in sequenza, che mancavano solo 24, 18 e 16 ore quando in realtà si trattavano di promozioni che si ripetevano ciclicamente anche se ogni spot si definiva “irripetibile”.

«La società Poltronesofà utilizza l’indicazione di sconti sul prezzo dei divani e delle poltrone come elemento costante di tutte le campagne pubblicitarie – scrive l’Antitrust – si tratta di una vera e propria strategia commerciale volta ad acquisire il maggior numero di clienti inducendoli a ritenere che quella determinata promozione abbia una durata limitata nel tempo e sia non replicabile». Quindi, secondo l’Antitrust, l’impostazione delle campagne pubblicitarie di Poltronesofà «è idonea ad indurre i destinatari in errore in quanto li porta a credere che per usufruire degli sconti pubblicizzati sia necessario procedere all’acquisto dei prodotti in un tempo limitato» per il timore che la promozione possa finire o non essere replicata.

La battaglia di Codacons e Unione Nazionale Consumatori

Da tempo le associazioni, attraverso una serie di esposti, sollecitavano l’Antitrust ad aprire una indagine sugli sconti promossi al pubblico e sulle campagne promozionali della società realizzate mediante pubblicità e “spot televisivi martellanti”. «Il lupo sembra perdere il pelo ma non il vizio, e ancora una volta grazie alle denunce del Codacons l’azienda finisce nel mirino dell’Antitrust», afferma l’associazione. «Ora sarà possibile capire se dietro gli sconti eterni e senza interruzioni temporali praticati al pubblico da Poltronesofà si nasconda una pratica commerciale scorretta a danno dei consumatori, e procedere, nel caso, con le relative sanzioni, che ci auguriamo siano proporzionali agli incassi ottenuti dall’azienda grazie alle due pubblicità invasive e martellanti», conclude il Codacons.

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«Si faccia definitivamente chiarezza! Ci siamo stufati! Non è la prima volta che Poltronesofà finisce nel mirino dell’Antitrust. Anche la nostra associazione l’ha già denunciata in passato, ad esempio in occasione dello scorso Festival di Sanremo, ma nulla è cambiato. Occorre una pronuncia definitiva sulle loro modalità di fare campagne promozionali», ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Nel caso del Festival di Sanremo l’Autorità delle Comunicazioni aveva sanzionato la Rai per la pubblicità occulta di un noto marchio di scarpe nel corso dell’esibizione di John Travolta. L’Unione Nazionale Consumatori aveva chiesto chiarimenti anche in merito alla pubblicità di PoltroneSofà, nella quale, come per le scarpe, «si esponeva allo stesso modo il prodotto, sempre con un siparietto con Amadeus, interrompendo il filo narrativo del programma, ragione per la quale, al pari delle scarpe, non poteva essere considerata un’operazione di product placement ma una sorta di televendita» spiegava Dona.



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