San Pietro in Cariano
Un messaggio alla clientela avvisa che l’immobile tornerà alla Provincia. Contenzioso su affitto e manutenzioni
San Floriano Il centro sportivo che dal prossimo lunedì rischia di rimanere chiuso
San Floriano Il centro sportivo che dal prossimo lunedì rischia di rimanere chiuso
C’è preoccupazione a San Pietro in Cariano, e in Valpolicella, per le sorti del Centro Sportivo San Floriano: il grande spazio in via Speri, incastonato tra il parco di Villa Lebrecht e il liceo scientifico Levi, che con le sue piscine estive immerse nel verde, una palestra, cinque campi da tennis in terra battuta e quattro polivalenti in erba sintetica, coperti d’inverno, più un bar-pizzeria, soddisfa da molto tempo l’esigenza di attività motoria, corsi, centri estivi, socialità e svago per migliaia di famiglie della zona, e non solo.
Il 10 febbraio, la società che da qualche anno gestisce il Centro Sportivo «dovrà, con la morte nel cuore, restituire le chiavi dell’immobile alla Provincia di Verona, ente proprietario, e cessare l’attività», come si legge sull’«Avviso alla clientela» che, negli ultimi giorni, viene divulgato e sta circolando tra i frequentatori abituali dell’impianto.
I motivi
I motivi, sempre leggendo il messaggio rivolto ai clienti, sarebbero «di carattere sostanzialmente economico, legati a un contenzioso risalente al periodo Covid, per il quale non si è trovato un accordo». Nell’avviso si prosegue: «Il canone d’affitto e la fatiscenza della struttura, che solo in parte si vede, ci ha posto sempre nell’emergenza di “tappare i buchi”».
Un problema a far quadrare i conti, insomma, esploso durante la pandemia, quando palestre, piscine e impianti sportivi si ritrovarono d’un tratto senza clienti e paralizzati nelle attività, e da cui il Centro di San Floriano non è più riuscito a risollevarsi, nonostante i molti e affezionati frequentatori. La gestione non rilascia, per il momento, ulteriori dichiarazioni a viva voce. Nel messaggio alla clientela, la chiusura viene data come inevitabile «per motivi indipendenti dalla nostra volontà»; tuttavia queste parole non bastano a lenire la forte preoccupazione di dipendenti e collaboratori, informati poco tempo fa, nonché il disappunto di corsisti e abbonati, che si vedono annullare all’improvviso le attività già pagate (come le famiglie dei 90 bambini della scuola tennis e le scuole calcio del territorio) e la delusione di chi trovava a San Floriano un punto di riferimento per i centri estivi dei bambini (250 nel 2024) e per la piscina vicino a casa. In difficoltà anche l’adiacente liceo Levi, che si appoggiava alla palestra del Centro per risolvere la sua carenza di spazi.
Palazzi Scaligeri
In Provincia, l’ente che ha appunto la proprietà di tutto l’impianto, questo è il tema caldo del momento. Il presidente Flavio Massimo Pasini commenta: «È un bene della Provincia e c’è interesse che sia salvaguardato e portato avanti. O con questa società di gestione o con un’altra, noi vogliamo tenere aperto».
Tuttavia, dai Palazzi Scaligeri si viene anche a sapere che «la società stessa ha deciso di riconsegnare il bene»; e ancora: «L’attuale gestione risulta morosa per un periodo esteso e una cifra elevata. Nel 2024 la Provincia aveva fatto un passo in avanti verso la società, purché venissero eseguiti i concordati lavori di manutenzione», ma ciò non sarebbe avvenuto, o non in misura sufficiente.
Ora la Provincia, prendendo atto della rinuncia della società, «valuterà le condizioni dell’immobile e le azioni legali in merito alla morosità; inoltre si è già al lavoro per ristabilire il funzionamento del Centro».
E da parte del Comune di San Pietro, il sindaco Gerardo Zantedeschi promette di seguire da vicino l’evolversi della situazione: «La Provincia ha subito un danno erariale, ma è sensibile all’importanza del Centro Sportivo per il nostro territorio. Si sta lavorando a una soluzione e siamo fiduciosi».
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