Campobasso, al convitto ‘Pagano’ il convegno sulla dieta mediterranea – isNews

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Curato da Coldiretti Molise, ha visto la partecipazione di illustri ospiti ed esperti conoscitori della materia


“La Dieta Mediterranea: non solo dieta… ma uno stile di vita – Il ruolo della dieta più importante al mondo per la salute e l’economia”: questo il tema dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi, nell’Aula magna del Convitto nazionale “Mario Pagano” a Campobasso. Organizzato da Coldiretti Molise e Senior Coldiretti del Molise, l’incontro ha assunto una connotazione intergenerazionale, vista la partecipazione allo stesso anche di Coldiretti Giovani Impresa e Donne Coldiretti, i movimenti giovanile e femminile operanti in seno all’Organizzazione.

Coordinati dal Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese, i lavori della giornata hanno visto la partecipazione di illustri ospiti ed esperti conoscitori della materia.

Ad aprire i lavori, il Presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa, che ha ringraziato la Rettrice dell’Istituto, Rossella Gianfagna, sia per l’ospitalità che per il suo operato al servizio dell’istruzione dei ragazzi che non prescinde dall’educazione alla sana alimentazione come testimonia il menù dell’istituto, composto esclusivamente da prodotti di stagione a km zero. “Un ottimo esempio – ha detto il Presidente – di come la cultura non si esaurisca con lo studio di testi ma comprenda anche la cura della salute fisica dei ragazzi, attraverso il consumo di alimenti sani, che fa il paio con il contestuale supporto alle aziende agricole del territorio”. 

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Il Presidente regionale dei Senior Coldiretti, Giuseppe Licursi, ha posto l’accento sull’importanza e ed il valore della dieta mediterranea, patrimonio Unesco, che, ha detto, “costituisce il primo passo per tutelare la propria salute, riducendo enormemente l’insorgenza di una serie di patologie, la cui cura costituisce un notevole aggravio della spesa sanitaria nazionale e regionale”.

Entrando nel vivo del convegno il dott. Vito Amendolara, Presidente dell’Osservatorio sulla Dieta Mediterranea, ha sottolineato che la dieta mediterranea “oltre ad essere la più sostenibile al mondo (fonte OMS-FAO) dal punto di vista biologico e nutrizionale, è uno dei regimi alimentari più semplici e più completi da seguire, perché – ha spiegato – non si basa sul conteggio delle calorie ma sulla combinazione equilibrata di alimenti che appartengono al nostro territorio, al patrimonio agricolo e paesaggistico dell’area mediterranea e del nostro Paese e non contempla i prodotti ultraprocessati, dannosi per la salute”.

Sulla stessa linea il Prof.  Giovanni de Gaetano, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’IRCCS Neuromed e ideatore dello studio “Moli-Sani”, il quale ha ribadito che la dieta mediterranea riveste un ruolo importantissimo per una vita sana, sottolineando al contempo il valore dell’origine dei prodotti e mettendo in guardia dai potenziali rischi dei cibi più volte manipolati.

Fra gli ospiti anche la Presidente nazionale di Donne Coldiretti, Mariafrancesca Serra,che ha sottolineato l’impegno del movimento femminile di Coldiretti nell’educazione alimentare. “Noi donne di Coldiretti – ha detto – non siamo solo protagoniste dell’agricoltura di oggi e del futuro ma lo siamo anche nell’educare i bambini ad una sana e corretta alimentazione. Infatti – ha aggiunto – fin dal 1999 il nostro movimento porta avanti un grande progetto di educazione alimentare nelle scuole, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione”. Un progetto, portato avanti anche in Molise dal movimento femminile di Coldiretti, basato sui concetti chiave di stagionalità, km zero e di tutti i valori socio-culturali legati all’agricoltura.

“L’intergenerazionalità – ha detto la Presidente regionale di Donne Coldiretti, Michela Bunino – trova nel cibo l’unione fra le vecchie e le nuove generazioni. Anche in Molise stiamo individuando dei percorsi che, attraverso l’educazione alimentare, favoriscano lo sviluppo del territorio e la sostenibilità del cibo e dei processi di produzione, perché il cibo nasce sempre dalla terra”.

Sulla stessa linea il Delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Michele Porfido, secondo cui “c’è bisogno di imparare nuovamente dai nostri antenati, dai nostri nonni, che sono coloro che hanno inventato la dieta mediterranea con i suoi valori nutritivi e culturali per poi renderla nuovamente attuale come lo è stata per secoli”.  

A chiudere i lavori il Presidente nazionale dei Senior Coldiretti, Giorgio Grenzi, che oltre ad aver ribadito il ruolo centrale dell’agricoltura e degli agricoltori quali produttori di cibo per l’intera collettività, ha voluto evidenziare l’esigenza di assicurare l’accesso all’assistenza sanitaria. Infatti, gli agricoltori spesso vivono nelle zone più lontane dai grandi centri, dove è diminuita la presenza di strutture ospedaliere. “Per garantire assistenza a tutti e tagliare le liste d’attesa è necessario – ha affermato Grenzi – poter contare su strutture assistenziali alternative che aiutino a sopravvivere l’agricoltura nelle zone remote dove si custodiscono le tipicità che fanno grande la nostra agricoltura”.

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