Dalla Strada al Palco, le pagelle definitive: Guaccero è un musical (voto 8), lo spettro di ‘Tú sí que vales’ (voto 5)

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di
Grazia Sambruna

La quarta edizione di ‘Dalla Strada al Palco’, per la prima volta in onda su Rai 1, si è conclusa. Vediamone i protagonisti, tra promossi e bocciati

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Nek sta davvero diventando un conduttore: voto 7.5

Rispetto agli inizi, un’altra persona. Filippo Neviani, in arte Nek, conduce per la quarta volta il talent ‘Dalla Strada al Palco’, qui in duetto con Bianca Guaccero. Il nostro deve ancora regolare i decibel perché lo studio della trasmissione sarà pure una ‘piazza’, ma lui rischia di sembrare proprio uno strillone. Migliorato di puntata in puntata, di Nek apprezziamo la gentilezza innata che mostra nei confronti dei concorrenti, pare tenere a loro davvero, sistema pure i microfoni per essere sicuro che nulla di quanto abbiano da dire, post performance, vada perso. Promuoviamo soprattutto per i numeri musicali che la sua voce ha regalato al pubblico anche in questa edizione. Neviani ha (quasi) ufficialmente un doppio lavoro. Forse un po’ a sorpresa, ma se l’è cavata assai. A inizio carriera, Pippo Baudo pensava fosse un ‘piccolo elettrodomestico’, per via del nome d’arte. Invece, a quanto pare, era un cucciolo di showman. 

Lo spettro di ‘Tú sí que vales’, sembra un copia e incolla: voto 5

Partiamo dalle differenze: gli opinionisti bambini che commentano le esibizioni, i tre ‘passanti importanti’ turnisti che hanno il potere di ‘salvare’ concorrenti incompresi dal pubblico (i più notevoli, tra tutti, Valentina Persia e Francesco Paolantoni), due conduttori che sanno fare il loro mestiere. E basta. Per il resto, ‘Dalla Strada al Palco’ non riesce a differenziarsi da ‘Tú sí que vales’, anzi ne sembra un copia e incolla cliccato con la mano sinistra. Specie perché il format tende a rinnegare se stesso: dovrebbe essere un talent ‘per artisti di strada’ ma troppo spesso in gara vediamo personaggi che non potrebbero mai esibirsi su un marciapiede. Alla spicciolata, ricordiamo: i due muscolosi acrobati che si sono avviluppati con mirabolanti evoluzioni nella vasca da bagno, come chiunque si sia appeso per la testa fluttuando a metri e metri da terra e la lista potrebbe continuare, ma il problema resta. Il fatto che, molto spesso, si tratti di artisti internazionali contribuisce all’impressione di déjà vu con la corazzata mariana del Biscione. Non l’unica pecca di uno show perfettibile, ma forse la principale. Lo abbiamo già visto questo film. Di buono c’è, se non altro, che nessuno si sia azzardato a inventare una versione Rai del sempre terrificante Giovannino. 




















































Bianca Guaccero è un musical (e anche Wonder Woman): voto 8

Non sarà riuscita a far ballare dignitosamente Nek, ma intanto l’ha convinto a parlare ‘pugliese’ in modo pressoché realistico. C’è una bella chimica in scena tra Bianca Guaccero e Filippo Neviani, la trasmissione ne giova assai. Concentrandoci su di lei, in questa edizione nel complesso non ha sbagliato niente, specie da quando ha scelto di prendersi meno sul serio, lasciandosi andare anche a qualche imperfezione. Finalmente! L’omaggio a Raffaella Carrà, i duetti con Nek, la morbida fermezza al timone dello show. Salda e bravissima, ‘Ballando con le Stelle’ potrebbe averci regalato una campionessa che merita davvero di ritrovare un posto d’onore in tv. Probabilmente proviene da un altro pianeta e sta barando perché, per talento e bellezza, non può appartenere alla nostra stessa specie, sarebbe molto scorretto da parte sua. Ma dettagli, tra tanti (anzi, troppi!) miracolati, dà pace poter ammirare un miracolo in conduzione. Con ogni augurio per un ottimo ‘PrimaFestival’, sperando valga ‘soltanto’ come nuovo inizio. Bianca Guaccero, la nostra Wonder Woman.

Troppe lacrime per uno show del venerdì sera: voto 5-

Qui non giudichiamo, ovviamente, il vissuto dei concorrenti. Soltanto, la scelta autorale di ammettere in gara soprattutto personaggi con storie intense alle spalle, così ogni performance estorce fiumi di lacrime ancor prima di cominciare. Se è vero che ci sono atleti e saltimbanchi a mostrar muscoli ed evoluzioni, allo stesso tempo, quasi tutti i partecipanti hanno qualche sciagura da raccontare, fortunatamente superata, per inumidire gli occhi del pubblico tutto. Fioccano emozioni, ma il troppo storpia perfino quelle. Per la prossima edizione, un po’ più di leggerezza sarebbe cosa gradita. 

BigMama, Ron, Argentero: pienone di ospiti per la finale: voto 7

Una parata di stelle dello spettacolo nostrano supporta le esibizioni dei concorrenti alla finale di ‘Dalla Strada alla Palco’. BigMama duetta con la giovane Selma, ma spuntano anche Katia Ricciarelli (che probabilmente alleva tenori juniores nel cortile di casa, ne aveva scortato uno pure a ‘The Voice Kids’), Ron, Fausto Leali e gli Eiffel 65. Tutti a dar manforte ad altri aspiranti artisti. Non sarebbe stato meglio scaglionarli fin dalla prima puntata? Nel dubbio, tra i ‘passanti importanti’ dell’ultima serata, ritroviamo pure Luca Argentero: reduce dalla vittoria dello Zecchino d’Oro (come co-autore del brano trionfatore), l’attore è di recente apparso a Maria De Filippi nello studio di Amici in qualità di giudice di Canto (?) e ora rieccolo ‘in poltrona’ anche qui, nel venerdì sera di Rai 1. Cercasi nuovi copioni di ‘Doc’ disperatamente…

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