CREMONA – Svolta per il progetto di costruzione di un nuovo grande polo logistico sulla via Mantova, nei campi di San Felice. Per il Comune di Cremona, che ha ricevuto le osservazioni integrative per la Valutazione d’impatto ambientale, nulla osta all’insediamento della nuova area logistica che prevede, secondo i nuovi progetti rivisti rispetto alla proposta iniziale, la realizzazione di una struttura coperta di 90 mila metri quadri, che andrebbe ad inserirsi in un’area di 300 mila metri quadri complessivi.
Gli uffici del settore ‘Area vasta, ambiente e transizione ecologica’ dell’amministrazione hanno dunque accolto le modifiche del proponente valutando che «vengano meno le cause ostative al proseguimento dell’istanza Paur in oggetto». Ora il progetto della Logistic Capital Partners, colosso europeo del settore che si è affidato allo studio di progettazione milanese ‘The blosson avenue parnters’, è sui tavoli regionali per l’approvazione del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur).
Una decisione che verrà presa nella seduta convocata per giovedì alle 15 in Regione Lombardia durante la quale si deciderà in merito all’ultimo via libera necessario all’avvio dei lavori. All’ordine del giorno della riunione risulta «la presentazione del progetto e dello studio di impatto ambientale da parte del proponente», «l’analisi delle eventuali osservazioni pervenute da parte del pubblico», «le prime osservazioni delle amministrazioni, finalizzate anche all’eventuale richiesta di integrazioni al proponente», «l’organizzazione dell’eventuale sopralluogo istruttori».
Le aree, attualmente destinate alle coltivazioni agricole, sulle quali dovrebbe sorgere il nuovo polo logistico nei pressi di San Felice
Prima di vedere le ruspe all’opera nei campi attigui alla rotonda Corte dei Monaci bisognerà che, oltre all’autorizzazione regionale, venga compiuto qualche altro passo. «Resta comunque essenziale – scrive l’amministrazione nel riscontro tecnico – che tra il Comune di Cremona ed il proponente venga sottoscritta la convenzione urbanistica del piano attuativo, e in tale sede siano monetizzate le aree per servizi di interesse generale non cedute, si proceda, quindi, alla cessione gratuita al Comune di Cremona delle aree di urbanizzazione e delle aree per servizi di interesse generale, il tutto prima del perfezionamento del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur)».
Il progetto aveva incontrato non poche resistenze tra i residenti e le associazioni ambientaliste locali. Oltre al tema sempre attuale del consumo di suolo sul territorio comunale, motivo per cui gli ambientalisti chiedono da tempo una revisione del piano regolatore, le preoccupazioni sono legate alla gestione del traffico sulla via Mantova. I dubbi sono che la già trafficata Ss 10 non regga i flussi di traffico aggiuntivo indotto dal nuovo insediamento logistico, che si propone di essere un importante nodo di scambio per la movimentazione delle merci su gomma alle porte della città .
Nelle previsioni dello studio Righetti&Monte il traffico indotto dal nuovo polo viene stimato dall’azienda in «568 movimenti di veicoli leggeri determinati dagli spostamenti effettuati dagli addetti previsti e quindi come somma di movimenti in ingresso ed uscita per turno di lavoro. Considerando i tre turni previsti, si hanno 1.704 movimenti giornalieri di veicoli leggeri (somma di movimenti in ingresso ed uscita)». A questi si aggiungeranno «160 movimenti giornalieri di mezzi medi (ingresso ed uscita) e 1.600 movimenti giornalieri di mezzi pesanti (ingresso ed uscita)».
Per gestire questi nuovi flussi è previsto un nuovo sistema di viabilità locale, basato su alcuni elementi chiave. Il primo è il «potenziamento dell’attuale rotatoria presente sulla via Mantova con un nuovo impianto di 70 metri di diametro» e la «realizzazione di una rotatoria di minori dimensioni (50 metri di diametro) localizzata tra l’asse della via Mantova e l’accesso al Polo Logistico funzionale sia alla gestione dei flussi in ingresso ed uscita dall’insediamento di progetto e sia al mantenimento della connessione oggi esistente» con il ristorante Corte de’ Monaci. Infine è prevista la realizzazione di due bretelle che taglieranno fuori la rotonda: «Due nuove strade di ingresso ed uscita dal Polo Logistico». Giovedì saranno i tecnici regionali a valutare se il progetto, che per il resto degli stakeholders del territorio pare essere sostenibile, possa vedere la luce.
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