Non sarà un mese facile per molte famiglie quello di febbraio: saranno in tanti quelli che resteranno a bocca asciutta visto che salteranno le ricariche dell’Assegno di Inclusione. Che il Governo Meloni ci abbia ripensato all’improvviso e abbia deciso di abolire il sussidio? Vediamo che cosa sta succedendo.
Il secondo mese del 2025 non sarà proprio positivo per tante famiglie che non riceveranno l’Assegno d’ Inclusione. Il Governo di Giorgia Meloni, con la nuova manovra di Bilancio, ha riconfermato l’aiuto per coloro che soddisfano i requisiti richiesti eppure a febbraio la ricarica salterà.
Abbiamo gioito troppo presto nell’apprendere che l’importo del sussidio era stato aumentato passando da 500 a 541 euro al mese e da 630 a 882 euro al mese per le famiglie composte unicamente da disabili o persone dai 67 anni in su. Ricordiamo, infatti, che l’ADI – a differenza del vecchio Reddito di Cittadinanza – si rivolge esclusivamente a nuclei familiari in cui almeno uno dei componenti abbia una disabilità pari o superiore al 67% oppure abbia meno di 18 anni o più di 60.
Dopo aver brindato, dunque, per l’aumento dell’importo dell’aiuto di Stato, ora arriva la stangata, una stangata che nessuno avrebbe potuto prevendere o anche solo lontanamente immaginare dopo la riconferma del bonus e le decisioni prese dall’Esecutivo a riguardo.
Eppure è proprio così: in un momento di rialzi su bollette e generi alimentari e in un contesto di carovita generale, molte famiglie a febbraio resteranno “scoperte, cioè senza sussidi su cui poter contare. Che Giorgia Meloni e la sua squadra di Governo ci abbiano già ripensato?
Niente Assegno d’Inclusione a febbraio: ecco il motivo
Niente Assegno d’Inclusione questo mese: molte famiglie resteranno senza la ricarica del sussidio a febbraio. Un boccone davvero amaro da digerire soprattutto in questo periodo di prezzi alle stelle. In tanti si stanno chiedendo se l’Esecutivo abbia deciso di fare un passo indietro a riguardo.
No, niente passi indietro da parte del Governo Meloni: l’Assegno di Inclusione è stato riconfermato e, quindi, almeno per tutto il 2025 chi ne ha diritto continuerà a fruirne ma nel mese di febbraio potrebbero esserci problemi, diciamo “organizzativi” a causa dell’Isee.
Come tutti sappiamo la maggior parte dei bonus statali sono rivolti a chi ha reddito e Isee bassi. Fino al 2024 per ottenere l’Assegno d’Inclusione era necessario avere un Isee fino a 9360 euro, ad esempio. Da quest’anno la soglia limite Isee è stata portata a 10.140 euro.
L’Isee per il 2025 doveva essere presentato entro la fine di gennaio. Chi non lo ha fatto, pertanto non potrà ricevere la ricarica dell’Assegno d’Inclusione a febbraio. Nel mese di gennaio le ricariche sono state erogate poiché è stato considerato ancora quello del 2024 ma a febbraio non funzionerà più così.
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Assegno di Inclusione: ecco chi rischia di perderlo non solo a febbraio
Febbraio “grigio” per molte famiglie che non riceveranno la ricarica dell’Assegno di Inclusione in quanto non hanno ancora provveduto a presentare il nuovo modello Isee per l’anno 2025. Questo bonus statale, infatti, è strettamente collegato a reddito e Isee.
Come anticipato nel 2025 il limite Isee è passato da 9360 a 10.140 euro mentre per quel che riguarda il reddito la soglia è passata da 6000 a 6500 euro annui e da 7500 a 8190 euro anni nel caso di nuclei familiari composti solo da disabili o da anziani che hanno già compiuto 67 anni. Il sussidio ha una durata di 18 mesi ma, dopo una pausa di un mese, può essere prorogato per altre 12 mensilità.
Per ottenere l’ADI le scadenze sono tutto. Infatti dopo aver fatto richiesta all’Inps, occorre sottoscrivere il Patto d’Inclusione Digitale ed entro 120 giorni bisogna presentarsi presso i Servizi Sociali del proprio Comune di residenza per la presa in carico. Chi non lo farà si vedrà sospendere l’aiuto.
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Ma non solo: è necessario tornare dai servizi sociali per fare il punto della situazione ogni 90 giorni. Dunque anche chi non ha rispettato queste scadenze a febbraio non si vedrà erogare la ricarica sulla Carta di Inclusione. E se continueranno a non rispettare le scadenze potrebbero perdere l’ADI per sempre.
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