CHIETI – “Non mi dimetto”, “Fdi non mi difende? Chissenefrega”, e ancora “se è Giorgia Meloni a chiedermi di lasciare sarò conseguente”. Questa solo una piccola parte del fuoco di fila di dichiarazioni e precisazioni del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, sotto assedio, anche nel suo partito, Fdi, dopo che è stata rinviata a giudizio dal tribunale di Milano, accusata di presunto falso in bilancio nella gestione di Visibilia Editore, società che pubblica riviste settimanali e mensili tra cui Visto e Novella 2000, di cui Santanchè è stata presidente e amministratrice delegata fino al 2022.
E ad irrompere in questa concitata vicenda ci si è messa anche a trasmissione di Raitre Report condotta da Sigfrido Ranucci che ha dedicato un lungo servizio sugli affari dell’imprenditrice e ministro Santanchè, con un protagonista abruzzese. di Chieti, nel ruolo di “cavaliere bianco”: Altair D’Arcangelo, business developer della finanziaria svizzera Wip Finance, la stessa che ha comprato l’Athena, concessionaria pubblicitaria di Santanché, che controlla a sua volta il 90% della Visibilia, per la cui gestione appunto la ministra è stata rinviata a giudizio e per cui rischia anche un ulteriore processo per truffa aggravata ai danni dello Stato.
La stessa Wip Finance, afferma Report, è la proprietaria anche del Chieti Calcio, da ottobre 2023, società che milita in serie D girone F, terza in classifica dietro Sambenedettese e L’Aquila 1927, e D’Arcangelo è considerato il vero presidente, “il patron”, o addirittura “il santo” come lo chiamano i tifosi, rispetto al presidente, l’ex assessore comunale Giuseppe Di Labio.
Lo stesso D’Arcangelo assieme al compagno Lorenzo Marchetti, detiene la società Virgo Cosmetics, principale sponsor della compagine neroverde, e che ha sponsorizzato anche il Grande Fratello e il Festiva di Sanremo e il Cinema di Venezia. E sempre Wip finance a la centro di un progetto da 20 milioni di euro per realizzare una Cittadella dello sport a Chieti.
A seguito delle dichiarazioni rese dai vari protagonisti nella trasmissione, sul Chieti calcio si è acceso il faro della guardia di finanza, e come riporta il quotidiano Il Centro ci sarebbe un indagine sui flussi di denaro intorno alla società.
Ma chi è Altair D’Arcangelo, si chiede dunque Ranucci: “Ecco l’uomo a cui la Santanché ha venduto Visibilia. Si tratta di Altair D’Arcangelo, indagato per associazione per delinquere, evasione fiscale, frode, riciclaggio e autoriciclaggio. Nel 2023 gli sono stati sequestrati 40 milioni di euro. È l’immancabile uomo che gestisce gli affari della Wip Finance, la misteriosa società anonima svizzera a cui Daniela Santanchè ha venduto Visibilia qualche settimana fa”.
Chiedendosi “da dove vengono i soldi con cui ha acquistato il Chieti calcio,” se la Wip Finance “è davvero solida economicamente”, sul perché D’Arcangelo di fatto “non figura da nessun parte, in nessuna delle società per cui si impegna”, ricordando che D’Arcangelo, giovanissimo consigliere comunale di Chieti di Forza Italia, poi rieletto con la Democrazia cristiana, fu arrestato nel 2006 perché gli sono stati trovati in auto 100 grammi di cocaina.
Report si è poi soprattutto occupato dell’ambizioso progetto al centro degli interessi della Wip finance, Teti, la “Cittadella dello sport”, presentato alla Camera dei Deputati nei mesi scorsi, con video messaggio del Ministro dello Sport Andrea Abodi, di Fdi, alla presenza del deputato di Fdi, il pescarese Guerino Testa e dello stesso D’Arcangelo.
Il progetto prevede la riqualificazione dell’area nei pressi dello stadio Angelini, con la costruzione di alloggi per studenti e calciatori, per un valore complessivo di 20 milioni di euro, finanziati con risorse pubbliche e private, incluse quelle della Wip Finance. Secondo quanto dichiarato da Di Labio, per l’inizio di questo progetto, “ci hanno dato degli importi importanti per arrivare fino ad adesso: credo che siano arrivati un paio di centinaia di mila euro”.
Dichiarazioni che, a distanza di pochi giorni, sono state smentite dalla società svizzera, con una nota a firma dell’avvocato milanese Paololuca Bianchi, incaricato dalla legale rappresentante Jane Lepori-Sassu: “Wip Finance non ha mai versato importi di denaro al Chieti calcio, né tantomeno gli importi riferiti nella trasmissione del 26 gennaio. Wip Finance si è limitata a offrire al Chieti calcio il proprio supporto, peraltro di natura gratuita, per lo sviluppo del settore giovanile e in particolare di una squadra di calcio femminile, in virtù delle esperienze maturate in precedenza con altre società calcistiche”.
Il Comune di Chieti ritenendo poco affidabile la finanziaria svizzera, e deludente il suo impegno rispetto a quanto promesso, si è intanto tirato indietro e D’Arcangelo è entrato in conflitto con il sindaco di Chieti di centrosinistra, Diego Ferrara, tanto da essere considerato l’ispiratore di un gruppo consiliare chiamato non a caso Teti, composto da Serena Pompilio (Azione Politica) Nunzia Castelli (Chi ama Chieti), Filippo Di Giovanni (Partito Democratico), Enzo Ginefra (Chieti c’è) e Bruno Di Iorio (Di Iorio sindaco).
D’Arcangelo il tono usato nella trasmissione non l’ha preso bene, e sui social, pur riconoscendo “l’alta funzione del giornalismo d’inchiesta”, tanto da non essersi sottratto all’intervista del 13 gennaio, denuncia: “ho però rilevato l’interpolazione di notevoli ‘imprecisioni ed errori’ circa il mio personale vissuto”, tenuto conto che “il mio personale passato non è d’interesse alcuno”, tanto più “circa vicende assai risalenti e irrilevanti, visto che non solo non c’è alcuna condanna definitiva, ma neppure – almeno a quanto ne so – il semplice ‘rinvio a giudizio’”.
Per arrivare a minacciare: “saprete bene che anche notizie vere (figuriamoci se ‘aggiustate’) possono costituire ‘diffamazione’ e che quest’ultimo odioso reato può distruggere la reputazione, l’onore, la carriera, il patrimonio, la famiglia, gli affetti: insomma l’intera vita di un essere umano. Vorrete perciò uniformarvi ai ricordati principii di legalità, perché in difetto non ‘farò sconti’ a nessuno”.
E di sconti in effetti Report asd Altair D’Arcangelo ne ha fatti ben pochi, senza va detto mettere mai in discussione la presunzione di innocenza nelle vicende giudiziarie che lo riguardano, ma semmai, legittimamente, la scarsa chiarezza delle operazioni economiche, importanti anche per l’Abruzzo, che lo vedono protagonista.
Recandosi innanzitutto nella sede della Wip finance a Paradiso, centro vicino a Lugano in Svizzera, in una palazzina dove ci solo le sedi di altre 54 società. L’inviato però non è riuscito a parlare con l’amministratrice Jean Lepori-Sassu che prima ha concordato un appuntamento e poi non si è presentata.
E così Report è arrivato a Chieti, a parlare con D’Arcangelo dove appunto la Wip Finance ha acquistato a ottobre 2023 una quota ell’85% della squadra di calcio.
“Sì, sono definito patron del Chieti, e questo mi piace”, ha esordito D’Arcangelo poi alla domanda tranchant dell’inviato, “chi c’è dietro la Wip finance?”, D’Arcangelo definendosi il business developer della società, “il procacciatore di affari, detto volgarmente” ha risposto: “ci sono degli investitori, c’è una compagine a mio avviso piuttosto importante, ma non posso fare i nomi”.
E alla domanda, “ma la Wip finance ce li ha i soldi?”, ha ribattuto: “ce li ha, certo, e se non dovesse averli a sufficienza li attinge per effettuare i propri investimenti”.
E veniamo all’acquisizione di Athena dalla Santanchè, per circa due milioni di euro, dopo che il ministro, ricorda Report, ha versato nelle casse di Visibilia 4,5 milioni di euro per evitare la bancarotta e sanare tutti i debiti.
E l’inviato legittimamente ha chiesto: “ma perché Santanchè dopo aver versato 4,5 milioni di euro l’ha venduta a metà prezzo?”, e D’Arcangelo, “ma ovviamente glielo l’ho chiesto anch’io, non posso però dire cosa mi ha risposto”. Per poi aggiungere: “è stata una operazione importante e difficoltosa, di cui vado fiero, Visibilia era in pessime acque, e del resto se fosse stata in ottime acque non sarebbe stata acquistabile”.
Report poi ricorda le traversie giudiziarie che riguardano D’Arcangelo che assicura: “sono cenrto che sono accuse che cadranno in fase processuale, sono molto sereno”. E per quanto riguarda la vicenda della cocaina: “ai tempi ero purtroppo vittima di tossicodipendenza, fui felice di quanto mi è accaduto, perché mi ha aiutato a smettere”.
Dopo l’inchiesta di Report ha preso posizione il rettore dell’Università di Chieti, Liborio Stuppia, che in merito al progetto Teti tiene a precisare: “non c’è alcun atto, di questa iniziativa abbiamo parlato una volta, diversi mesi fa, poi, però, per quanto concerne l’università d’Annunzio, tutto è caduto nel nulla. Posso confermare che l’ateneo d’Annunzio ha un protocollo d’intesa con la società Virgo per fare ricerca scientifica. E posso confermare anche di aver incontrato un paio di volte l’imprenditore D’Arcangelo, con cui abbiamo parlato di diverse cose, ma non c’è alcun progetto in essere. Ricordo che aveva detto di voler costruire un campo da calcio all’interno del nostro terreno del Ciapi, ma non se n’è fatto nulla. Ha parlato anche di voler costruire un nuovo stadio a cui però noi, come università, non eravamo interessati”.
Anche il sindaco Ferrara si è tolto un sassolino dalla scarpa, in una intervista a Rete8: “Il giornalismo d’inchiesta, possa piacere o meno è un fattore importante nella democrazia di un Paese. Per quanto riguarda le ragioni della costituzione del gruppo consigliare Teti, essi rimarranno sconosciuti ai più. Non è un mio problema assillante, non è un mio problema importante, ho altre situazioni importanti da risolvere con la mia Amministrazione, le loro ragioni si paleseranno nei mesi successivi con le prossime elezioni comunali”.
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