Il 2025 al Mart di Rovereto, tra nuovi progetti, eventi e mostre di respiro internazionale

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Categorie: Musei / Argomenti: Trentino Alto AdigeMostre

Come sarà il 2025 del Mart di Rovereto? Presentato il programma delle mostre di respiro internazionale e i progetti volti all’accessibilità e al coinvolgimento dei non-pubblici. 

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Buste paga

 

Alla fine dell’anno il Mart di Rovereto ha inaugurato il nuovo percorso permanente. Al secondo piano, lo spazio espositivo ha ora una superficie doppia rispetto al precedente allestimento: oltre 400 opere, suddivise in 14 sezioni tematico-cronologiche, raccontano il grande patrimonio artistico del Mart.
Nel corso del 2025, il riallestimento delle collezioni verrà ulteriormente arricchito con tre nuove stazioni didattiche: ambienti interattivi pensati per favorire la relazione e per trasformare l’esperienza con l’arte. Parole chiave: divertimento, benessere, spontaneità. Destinate principalmente alle famiglie, queste stazioni rappresentano l’evoluzione del progetto Baby Mart, nato con l’apertura del museo. Il Mart fu infatti il primo museo italiano a dedicare una sala all’autonomia del pubblico e ai bisogni dei più piccoli. A differenza del Baby Mart, le nuove stazioni non saranno spazi separati, ma si integreranno direttamente nel percorso espositivo, favorendo un’interazione più rilassata e informale con le opere d’arte. Le tre tappe tematiche saranno dedicate rispettivamente alla visione, all’astrazione e alla fantasia. La progettazione è affidata allo studio normalearchitettura°, con il coinvolgimento di artisti e artiste. Questi spazi si aggiungono al Mart Relax, un’area già esistente dove i visitatori possono prendersi una pausa, rilassarsi, fermarsi. Il Mart vuole essere attento alle esigenze di tutti: dai bambini alle persone neurodivergenti, dagli anziani a chiunque necessiti di un momento di pausa per leggere, disegnare o semplicemente riflettere prima di proseguire nella visita.

Investire sui non-pubblici e sull’accessibilità

Il 2025 sarà anche l’anno della conclusione di due importanti progetti biennali dedicati all’ampliamento del pubblico e all’accessibilità culturale. Il museo ha scelto di investire sui non-pubblici, sui teen-ager e sulle persone con bisogni specifici.

The floor is yours

A primavera si concluderà il grande progetto collaborativo tra il Mart di Rovereto e due prestigiosi musei europei: il Boijmans di Rotterdam e il Mumok di Vienna. Finanziato dal programma europeo Europa Creativa (2021-2027), il programma ha garantito ai tre musei un totale di 180mila euro (60mila euro ciascuno) da investire sui non-pubblici e sul territorio.

Le attività hanno previsto tre residenze di lavoro, scambio e confronto (novembre 2023 a Rotterdam, febbraio 2024 a Rovereto, novembre 2024 a Vienna). Allo scopo di favorire la disseminazione di pratiche virtuose e il coinvolgimento dei propri territori, ogni museo ha collaborato con partner locali: quelli del Mart sono stati la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia (succursale di Rovereto), La Foresta Accademia di comunità e l’associazione Office for Human Theatre. A Rovereto è stato sviluppato un programma di una decina di attività ed eventi finalizzati allo sviluppo di nuovi pubblici, all’accessibilità della cultura e al rapporto tra i giovani e il museo. Prossimo appuntamento: 20 e 21 marzo a Rotterdam per il seminario conclusivo.

Sempre più impegnato nella crescita e nell’inclusione, il Mart continua a consolidare il proprio ruolo di polo culturale al servizio della comunità, puntando a rendere l’arte moderna e contemporanea un’esperienza accessibile a tutti. Nell’ultimo biennio il museo ha intrapreso un importante percorso di innovazione e rinnovamento legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per favorire la partecipazione attiva delle persone con disabilità il programma è stato portato avanti con il coinvolgimento di alcune cooperative sociali del territorio. Quattro dei cinque interventi previsti nel bando sono già conclusi: redazione e adozione del PEBA; accessibilità digitale e potenziamento del sito web; percorsi verticali e orizzontali; formazione del personale. È in via di chiusura l’obiettivo: percorsi museali inclusivi.

Foto di Roberta Segata

Un Mart sperimentale

Accanto ai progetti in fase di conclusione, il Mart avvia nuove iniziative per conoscere meglio il proprio pubblico e migliorare l’esperienza di visita attraverso l’uso della tecnologia e la collaborazione con centri di ricerca e aziende.

Ways of Perception

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Con Ways of Perception il Mart è risultato vincitore, insieme ad altre cinque realtà culturali europee del bando europeo Recharge Next. Immaginato da dieci partner, tra istituzioni culturali e accademiche europee, il programma punta a identificare strumenti efficaci di diversificazione delle entrate economiche delle istituzioni culturali.

Ways of Perception dà continuità all’indagine avviata dal Mart sulle esperienze di mindfulness, meditazione e yoga nel museo, inteso come spazio di benessere. Il progetto si amplia intercettando gli studi più attuali sui cosiddetti “stati alterati di coscienza” per sviluppare prototipi che consentano ai visitatori di interagire con l’arte anche attraverso un’esperienza percettiva, sensoriale e interattiva. Nei prossimi mesi si procederà con le fasi di co-ideazione, co-creazione, testing e valutazione di nuove metodologie partecipative. Il progetto è realizzato con il supporto del professor Nicola De Pisapia, Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, la classe terza indirizzo “Tecnico della modellazione e fabbricazione digitale” dell’istituto MaDe – Manufacturing Design Institute di Rovereto e due aziende del territorio, selezionate grazie alla consulenza di Trentino Sviluppo: Level Up srl e Bookelot srl. Grazie al supporto scientifico e tecnologico dei partner, il Mart mira a potenziare gli approcci alla fruizione delle opere d’arte, sfruttando la tecnologia per favorire esperienze innovative e interattive, amplificando gli stati di coscienza. Ways of Perception mette in pratica la metodologia dei Living Lab, spazi dinamici di co-creazione, nei quali diversi stakeholder collaborano per ideare, sviluppare e testare soluzioni innovative.

Hi-Mart

Il progetto Hi-Mart, finanziato dalla Fondazione Caritro in collaborazione con Oriente Occidente, mira a migliorare l’esperienza di visita attraverso la tecnologia iBeacon, che raccoglie dati sui movimenti del pubblico all’interno del museo. Analizzando il tempo di sosta davanti alle opere o alle didascalie, sarà possibile ottimizzare i futuri allestimenti e migliorare la comunicazione con i visitatori. Il progetto prevede anche esperienze immersive che incoraggiano una fruizione più dinamica degli spazi museali, come sedersi a terra, sdraiarsi o esplorare la relazione con l’architettura e le opere in un modo che vada oltre la semplice visione.

Sebastião Salgado, dalla serie Ghiacciai (1995-2020). Su gentile concessione dell'artista
Sebastião Salgado, dalla serie Ghiacciai (1995-2020). Su gentile concessione dell’artista

Gli eventi

Per il 2025 sono confermati i progetti W la domenica e Altri Quadri (in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara e il Nuovo Cineforum Rovereto), oltre al sodalizio con Oriente Occidente. Il museo continuerà a partecipare alle iniziative locali e ad arricchire l’offerta culturale del territorio.

Tra le novità del 2025, il Mart parteciperà per la prima volta al festival Educa Immagine, organizzato e prodotto dalla Trentino Film Commission. Attraverso conferenze, talk, laboratori e attività per pubblico adulto e scuole, il festival si propone di sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’educazione visiva, approfondendo le tematiche identitarie del museo e i linguaggi della contemporaneità, le arti visive e la fotografia.

Mostre ed esposizioni

Il calendario espositivo del 2025 conferma la direzione degli ultimi anni, con collaborazioni strategiche, dialoghi tra epoche diverse e grandi nomi dell’arte.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La stagione si apre a Trento il 26 febbraio, negli spazi della Galleria Civica, con Intelligenze emotive, un progetto sperimentale e laboratoriale in collaborazione con l’Università di Trento. A Rovereto, le prime mostre inaugureranno l’8 marzo, con due esposizioni dedicate alle collezioni Luigi Ferro e Vincenzo Paolillo, accompagnate da un focus sulla carriera dello scultore Marco Ferri.

Dal 12 aprile arriveranno le grandi mostre primaverili dal respiro internazionale: il nuovo progetto fotografico di Sebastião Salgado, in collaborazione con il MUSE e il Trento Film Festival; la prima grande monografica italiana dedicata al pittore Li Yongzheng e un inedito confronto tra i pittori moderni Pyke Koch e Cagnaccio di San Pietro.
La primavera si chiuderà con la personale del fotografo di moda Daniele Tamagni, dal 17 maggio alla Galleria Civica di Trento.

Per l’estate, il Mart anticipa che dal 12 luglio ospiterà la rassegna Trentino. Sguardi d’autore, a cura di Denis Curti, e un focus diffuso su Girolamo Ciulla. E poi la doppia personale delle artiste Nebojša Despotović e Barbara De Vivi, alla Galleria Civica di Trento.
Come sempre, il programma espositivo sarà arricchito dai progetti di ricerca dell’Archivio del ’900 e dai focus di approfondimento alla Casa d’Arte Futurista Depero, oltre che dalle mostre fuori sede.

Cagnaccio di San Pietro, Contemplazione (1929; Collezione della Fondazione Cariverona)
Cagnaccio di San Pietro, Contemplazione (1929; Collezione della Fondazione Cariverona)

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