La ministra, il bomber e l’attore: le Marche dei record alla Bit di Milano schierano Santanchè, Vieri e Siani

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TURISMO – I flussi di visitatori totali segnalano un 4% in più rispetto al 2023, con il dato sugli stranieri particolarmente positivo (+15%). Tante le presenze allo stand della regione, dove i numeri sono stati presentati dal governatore Francesco Acquaroli



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Bobo Vieri con il governatore Francesco Acquaroli

Mai così tanti turisti nelle Marche come nel 2024. Dicono questo i dati dei flussi turistici dell’anno appena trascorso, che registrano 2.725.811 arrivi e 11.795.484 presenze tra italiani e stranieri. Numeri illustrati oggi dal governatore Francesco Acquaroli, in occasione della prima giornata della Borsa internazionale del turismo (Bit) a Milano. L’incremento sul 2023 è rispettivamente del 4,11% e del 3,88% ma se si guarda al 2019, anno di riferimento prima della pandemia, la crescita degli arrivi registra un bel 12,7% e le presenze un 13,4%.

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La ministra Daniela Santanchè presente alla conferenza stampa di apertura

Particolarmente positivo il dato riguardante gli stranieri. Nel 2024 ne sono arrivati nelle Marche 506.619 contro i 456.698 del 2023 e ai 396.906 del 2019. Le presenze straniere sono state 2.210.099 rispetto al 1.924.700 del 2023 (+ 15%) e al 1.727.255 del 2019 ossia il 28% in più. Insieme al presidente Acquaroli, alla conferenza stampa di presentazione anche la direttrice uscente dell’Atim, Stefania Bussoletti, e la direttrice appena nominata, Marina Santucci. Alla conferenza stampa intervenuta anche la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè.

«I dati sono significativi e straordinari e confermano il grande lavoro fatto in questi anni – ha sottolineato Acquaroli – e mi fa quindi particolarmente piacere constatare che abbiamo confermato i risultati dello scorso anno e li abbiamo addirittura migliorati di un complessivo 4%. Questo significa che oltre al turismo balneare, che ha risentito di alcuni mesi di maltempo, il turismo dell’entroterra, il turismo dei borghi e quello destagionalizzato sono cresciuti in modo significativo. Abbiamo avuto un’ottima affluenza sia in primavera, ad aprile, sia dopo l’estate, nonostante un settembre meteorologicamente difficile. I numeri parlano chiaro: oggi registriamo 11 milioni e 800 mila presenze. Basta una semplice calcolatrice per comprendere quanto il turismo incida sull’economia della nostra regione e quale peso abbia sul PIL regionale. Un dato particolarmente rilevante riguarda il turismo straniero, cresciuto del 15% rispetto al 2023 e del 28% rispetto al 2019. Questo risultato è frutto di un grande lavoro di promozione sui mercati internazionali, fondamentale per accrescere l’attrattività delle Marche. Anche sul territorio l’impegno è stato notevole, grazie a una forte sinergia con imprese e associazioni di categoria».

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Al centro, l’attore e regista Alessandro Siani

«Un altro aspetto cruciale – ha proseguito il governatore – è quello dei collegamenti: una regione può essere meravigliosa, ma se è difficile da raggiungere, tutto diventa vano. Guardiamo quindi con fiducia ai numeri dell’aeroporto delle Marche, che ha sfiorato il record assoluto nel 2024 piazzandosi nella top 10 degli aeroporti italiani che crescono di più e si avvia a superare nel 2025 il record di passeggeri fermo al 2011. L’indice di crescita trasmessoci da Alex D’Orsogna, con un +8% nel gennaio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024, è un segnale incoraggiante. Dopo la pandemia, numeri del genere sembravano irraggiungibili, ma oggi la situazione è cambiata radicalmente, anche grazie al ruolo determinante di Atim, che in questi anni ha lavorato con forza per promuovere la nostra regione nei mercati internazionali, valorizzandone le peculiarità. Le Marche sono state protagoniste in contesti prestigiosi: dai vini e dalla gastronomia al concorso ippico internazionale di Piazza di Siena, uno degli eventi più glamour al mondo. Abbiamo portato la nostra eccellenza a Parigi e a Barcellona, e in tante altre occasioni che hanno contribuito alla crescita del nostro brand territoriale. Ora, grazie al lavoro portato avanti dalla direttrice Stefania Bussoletti e con la nuova direttrice Marina Santucci, continueremo a sostenere con determinazione questo percorso di valorizzazione dell’immagine delle Marche, del turismo e del nostro brand regionale. Siamo una realtà piccola – ha concluso – ma dobbiamo puntare sulla qualità, e di qualità, la nostra regione ne ha davvero tanta». Tra le destinazioni più gettonate vince Senigallia con 225.317 arrivi e 1.013.443 presenze. Seguono Pesaro con 263.123 arrivi e 948.257 presenze e San Benedetto del Tronto con 169.414 arrivi e 825.385 presenze.

Bobo Vieri sarà a Senigallia a inizio luglio per il suo torneo di padel itinerante

Bobo Vieri sarà a Senigallia a inizio luglio per il suo torneo di padel itinerante

In generale, la prima giornata della Bit per lo stand marchigiano è stato un successo grazie anche agli ospiti vip che hanno attirato l’attenzione di tantissimi visitatori, anche per un selfie. Personaggio d’eccezione per la presentazione dell’offerta turistica di Senigallia è stato l’ex calciatore Bobo Vieri, che ha ricordato che sarà nella città della spiaggia di velluto ai primi di luglio per un torneo di Bobo Summer Cup di padel: «C’è una grande voglia di venire – ha detto – Senigallia è uno dei posti più belli d’Italia; c’è il mare, ci sono tanti ragazzi giovani, c’è una grande offerta per le famiglie. È un posto perfetto per fare sport. E fare sport è importantissimo. I giovani conoscono le Marche e Senigallia, sanno che il mare è bello e che c’è divertimento. Come si dice, è un posto top».

Presente anche Alessandro Siani, che, seppur figlio e bandiera di Napoli, ha parlato con entusiasmo della sua esperienza nelle Marche, dove lo scorso anno ha girato il film con Leonardo Pieraccioni “Io e te dobbiamo parlare”, campione d’incassi della stagione natalizia. «La cosa importante – ha detto – non è cercare la regione per girare un film, ma trovare una ragione e noi qui abbiamo trovato la ragione giusta che era quella di scoprire dei posti che erano perfetti per il nostro film. E poi abbiamo trovato una grande accoglienza. Siamo arrivati ad Ancona che ci chiedevano come mai stessimo girando un film proprio ad Ancona e abbiamo finito con l’invito a ritornare. Posso dire che è stata un’esperienza meravigliosa e anche molto fortunata. E da napoletano quale sono la fortuna è scaramanzia, e quindi è un segnale positivo. Noi non stiamo parlando solo delle specialità gastronomiche marchigiane – ha continuato – o dello stoccafisso all’anconetana, ma parliamo anche di altre specialità, quelle umane, abbinate a location meravigliose: Numana, Sirolo, e tutti i posti che abbiamo visto e che ci sono rimasti nel cuore. Spero di ritornare ancora. Quando ti trovi bene una volta, la seconda deve essere ancora meglio, no? Quindi teniamo speranza».

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A sottolineare l’importanza del cinema come leva strategica per la valorizzazione delle Marche è stato ancora il presidente Francesco Acquaroli: «Investire nel cinema significa ottenere un ritorno enorme sia in termini di visibilità che di numeri. Abbiamo investito 16 milioni di euro con soddisfazione e vogliamo proseguire su questa strada, supportando nuove produzioni”. L’Assessore alla Cultura, Chiara Biondi, ha evidenziato come il territorio marchigiano stia diventando sempre più un punto di riferimento per il settore audiovisivo: “Il cinema è un potente motore di sviluppo economico e un mezzo straordinario per promuovere la nostra regione, i suoi paesaggi e le sue eccellenze culturali».

marche-bit-milano-20257L’evento ha visto anche la presentazione in anteprima della nuova Guida di Repubblica Marche e il Cinema, realizzata in collaborazione con la Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission. Il volume esplora il legame tra la regione e il grande schermo, raccontando set iconici, storie di produzioni cinematografiche e percorsi di scoperta che uniscono cultura, paesaggio ed enogastronomia. «Con la presenza di Siani e la presentazione della Guida, celebriamo un momento significativo per il cinema nelle Marche» ha dichiarato Andrea Agostini, presidente della fondazione Marche Cultura – Film Commission. «Negli ultimi anni abbiamo raccontato il nostro territorio attraverso il cinema, valorizzando non solo le città più note, ma anche borghi e paesaggi meno esplorati. Guardando al 2025, vogliamo consolidare questo legame, facendo delle Marche un set cinematografico sempre più riconosciuto». Anche Francesco Gesualdi, direttore della fondazione ha sottolineato l’importanza del cineturismo: «Le produzioni cinematografiche non solo valorizzano il territorio, ma attirano investimenti e creano nuove opportunità. Il nostro obiettivo è rafforzare queste collaborazioni, promuovendo il patrimonio locale e consolidando l’impatto del cinema sulle Marche».

marche-bit-milano-20255Il valore della Guida è stato descritto dal curatore Paolo Boccacci come «un grande viaggio giornalistico nel cuore del cinema marchigiano, dalle grandi produzioni del passato come Alfredo Alfredo e Serafino a quelle più recenti, come la serie su Leopardi di Sergio Rubini o il film di Siani e Pieraccioni. Ogni location racconta non solo una storia cinematografica, ma anche il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico del luogo». La Guida di Repubblica Marche e il Cinema sarà disponibile in edicola e online su repubblicabookshop.it/guide/ a partire dal mese di marzo. Un’ulteriore testimonianza di come il cinema possa essere un potente strumento di promozione territoriale, capace di trasformare una regione in un vero e proprio set a cielo aperto.

 

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Non solo cinema. Lo stand delle Marche alla Bit di Milano ha dato ampio risalto ai teatri storici del territorio. La regione ha recentemente ottenuto l’onore di rappresentare l’Italia come candidatura ufficiale alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, un riconoscimento che sottolinea il valore inestimabile di questi luoghi. «Abbiamo già raggiunto un traguardo significativo – ha dichiarato l’assessore Biondi –. Un risultato tutt’altro che scontato, reso possibile grazie al lavoro straordinario svolto dagli uffici regionali, in stretta collaborazione con il Ministero della Cultura. Un impegno che ha visto il coinvolgimento diretto dei veri protagonisti di questa candidatura: i sessantadue teatri iscritti nella tentative list». L’assessore ha poi sottolineato l’importanza di un duplice percorso di valorizzazione della rete dei teatri storici. «Da un lato – ha spiegato – abbiamo stanziato 4 milioni di euro dal fondo di rotazione per interventi fondamentali, come l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico. Dall’altro, abbiamo avviato una strategia integrata per promuovere questi autentici gioielli architettonici e culturali. Tra le azioni in programma, la creazione di un logo distintivo che identifichi la rete, la produzione di materiale fotografico di alta qualità, la realizzazione di un sito dedicato e l’organizzazione di eventi e iniziative per accrescere la conoscenza e l’apprezzamento di questi luoghi straordinari». «I teatri storici delle Marche – ha concluso Biondi – rappresentano un patrimonio identitario di inestimabile valore. Accogliamo questo traguardo con entusiasmo, vedendolo come un segnale di buon auspicio per uno sviluppo continuo e sostenibile del nostro territorio, non solo dal punto di vista culturale ma anche turistico ed economico, in linea con gli obiettivi primari di questa amministrazione».

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