Moda: 250 per il rilancio delle imprese

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Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Il decreto-legge n. 160/2024 ha introdotto la CIGD per le imprese della moda: si tratta di uno strumento che si affianca alle misure in campo per favorire il rilancio del settore: in arrivo dal MIMIT 250 milioni di euro

 

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Per le imprese della moda si guarda oltre la cassa integrazione.

Nel biennio 2024-2025 sono state introdotte numerose misure a sostegno del comparto. In totale vi sono 250 milioni di euro in campo per accompagnare il rilancio di uno dei settori che, da sempre, è tra i fiori all’occhiello del Made in Italy.

Dai contratti di sviluppo, fino alle agevolazioni finalizzate a promuovere la sostenibilità e la transizione ecologica e digitale, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha presentato gli strumenti in campo per rispondere alle sfide che interessano le imprese della moda.

Imprese della moda, dal MIMIT 250 milioni di euro nel 2025

L’ultima riunione del Tavolo permanente della Moda, tenutasi al MIMIT il 24 gennaio, è stata l’occasione per fornire un quadro delle risorse in campo per favorire il rilancio del settore, alle prese con le sfide legate alla transizione green e digitale.

Ammontano a 250 milioni di euro le risorse in campo, che stando a quanto dichiarato dal Ministro Urso, consentiranno di sostenere un comparto che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy e un pilastro per l’economia del Paese.

La crisi che sta investendo il settore della moda si trasforma quindi in un’opportunità per il cambiamento, anche grazie alle agevolazioni che puntano a favorire una transizione nel modello delle logiche produttive.

Nello specifico, durante la riunione di fine gennaio, il Ministro del MIMIT ha annunciato che i 250 milioni di euro stanziati nel 2025 sono ripartiti nelle seguenti misure:

  • 100 milioni per i contratti di sviluppo;
  • 100 milioni per i mini-contratti di sviluppo, previsti dal DDL sulle PMI e finalizzati a sostenere programmi di investimento di importo non inferiore a 3 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro;
  • 15 milioni per accompagnare la transizione ecologica e digitale, con l’agevolazione gestita da Invitalia e per la quale era possibile fare domanda fino al 31 gennaio (https://www.teamsystem.com/magazine/manufacturing/contributi-a-fondo-perduto-moda/);
  • 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità del settore moda.

Interventi specifici per il settore della moda ai quali si affiancano le ulteriori misure che nel 2025 interesseranno tutti i settori produttivi. In campo vi sono circa 9 miliardi per il Piano Transizione 4.0 e 5.0, l’IRES premiale, la Nuova Sabatini ma anche il credito d’imposta per le imprese della ZES Unica.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Cassa integrazione per la moda, 12 settimane per periodi di sospensione fino al 31 gennaio 2025

Dal MIMIT sono arrivati anche i dati relativi all’utilizzo della cassa integrazione in deroga introdotta per il settore della moda.

Il decreto-legge n. 160/2024 ha dato il via ad una misura straordinaria di sostegno al reddito, estesa in sede di conversione sia sul fronte dei beneficiari che del periodo ammesso.

La CIGD consente di coprire i periodi di sospensione dell’attività lavorativa successivamente all’esaurimento delle 26 settimane nel biennio coperte dal Fondo di solidarietà bilaterale alternativo (FSBA).

Una misura a sostegno delle imprese in crisi che tuttavia, al momento, è stata richiesta da una platea ridotta. Secondo il monitoraggio INPS, dei 110 milioni di euro stanziati complessivamente per il 2024 e il 2025 ne sono stati erogati solo 2,9 milioni.

Su questi dati il MIMIT e il Ministero del Lavoro avvieranno un confronto anche con le Regioni, per rendere pienamente utilizzabile la misura che punta a sostenere le imprese in fase di riorganizzazione.

In attesa di novità, si ricorda che a beneficiare della CIGD sono stati in prima battuta i datori di lavoro, anche artigiani, dei settori tessile, dell’abbigliamento, calzaturiero e conciario, con forza occupazionale media fino a 15 addetti nel semestre precedente alla data di presentazione della domanda.

Le istruzioni operative per l’accesso alla CIG in deroga sono state fornite dall’INPS con la circolare n. 99/2024.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Sia sul fronte del periodo indennizzabile che sulla platea di imprese destinatarie è successivamente intervenuta la legge di conversione del DL n. 160/2024 che, in particolare, ha previsto le seguenti modifiche:

  • la durata dell’intervento è stata estesa da 9 a 12 settimane, per periodi di sospensione o riduzione fino al 31 gennaio 2025;
  • tra le imprese beneficiarie, oltre a quelle operanti nei settori tessile, della pelletteria, dell’abbigliamento, calzaturiero e nel settore conciario, sono state incluse limitatamente alle attività svolte dagli addetti alle lavorazioni di montatura e saldatura di accessori della moda, le attività identificate dai codici ATECO indicati nella tabella A annessa al decreto (di seguito riportata) e dal codice ATECO 25.62.00 (lavori di meccanica generale).
Codice ATECO 2007 Descrizione codice ATECO
15.12.01 Fabbricazione di frustini e scudisci per equitazione
20.59.40 Fabbricazione di prodotti chimici vari per uso industriale
22.29.09 Fabbricazione di altri articoli in materie plastiche n.c.a.
24.41.00 Produzione di metalli preziosi e semilavorati
25.61.00 Trattamento e rivestimento dei metalli
25.73.20 Fabbricazione di stampi, portastampi, sagome, forme per macchine
25.99.99 Fabbricazione di altri articoli metallici e minuteria metallica n.c.a.
28.29.91 Fabbricazione di apparecchi per depurare e filtrare liquidi e gas per uso non domestico
28.49.01 Fabbricazione di macchine per la galvanostegia
28.94.10 Fabbricazione di macchine tessili, di macchine e di impianti per il trattamento ausiliario dei tessili, di macchine per cucire e per maglieria (incluse parti e accessori)
28.94.20 Fabbricazione di macchine e apparecchi per l’industria delle pelli, del cuoio e delle calzature (incluse parti e accessori)

Nuove domande dal 14 gennaio, assegno INPS fino a 1.329 euro

Con il comunicato stampa del 15 gennaio, l’INPS ha comunicato l’apertura a decorrere dal 14 gennaio dello sportello per l’invio delle domande di accesso alla CIGD per le ulteriori mensilità previste, collocate entro il 31 gennaio 2025.

Tuttavia, tale possibilità è, attualmente, concessa solo per quei datori di lavoro che rispettano i requisiti individuati nella circolare INPS n. 99/2024.

Per coloro il cui accesso all’integrazione salariale è stato reso possibile grazie all’ampliamento della platea di beneficiari disposto dalla conversione in legge del decreto 160/2024, bisognerà attendere che l’INPS pubblichi la circolare con le relative istruzioni operative.

In attesa di nuove indicazioni, appare utile ricordare che il trattamento economico previsto dalla cassa integrazione in deroga ammonta all’80 per cento della retribuzione globale cui avrebbe avuto titolo il lavoratore per le ore di lavoro non prestate.

L’importo non può in ogni caso superare il tetto massimo mensile stabilito dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 148/2015 che, per l’anno 2024, corrisponde a 1.392,89 euro.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Il trattamento di sostegno al reddito, dopo la presentazione della relativa domanda, è erogato direttamente dai datori di lavoro ai dipendenti, alla fine di ogni periodo di paga.

Successivamente i datori di lavoro potranno provvedere a recuperare l’importo, in sede di conguaglio con i contributi dovuti.



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