Alluvione 2023: sopralluogo a Marradi del ministro Curcio. Triberti: “Un’occasione importante per fare il punto sui vari interventi”

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A meno di un mese dalla prima riunione operativa, tenuta a palazzo Strozzi Sacrati assieme al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sugli eventi alluvionali del maggio 2023 nell’Alto Mugello e i danni subiti da infrastrutture importanti come la Faentina, il commissario straordinario alla ricostruzione Fabrizio Curcio e l’assessora alla protezione civile Monia Monni si sono incontrati oggi a Marradi assieme al sindaco Tommaso Triberti e agli altri sindaci dell’area dell’Alto Mugello per un primo sopralluogo di verifica sullo stato di attivazione delle opere di ripristino della viabilità e del territorio.

“La puntuale ricognizione su quanto finora è stato fatto, nelle parole del presidente Giani – si affianca alla consapevolezza, condivisa, con il commissario Curcio, che la priorità che il governo regionale continua a darsi è affiancare le opere di ripristino, qui come altrove, con una strategia di protezione del territorio capace di guardare avanti nel tempo e funzionale ai nuovi e sempre più frequenti eventi estremi che i cambiamenti climatici causano.

Prevenire, progettare e realizzare sono i tre punti di una strategia dove equilibrio ambientale, sostenibilità e pianificazione sono gli elementi che dovranno sempre più sostituirsi alla gestione dell’emergenza. Il lavoro dei sindaci, della Protezione civile e dei suoi volontari, del Genio civile deve ora essere affiancato da una ricostruzione consapevole delle criticità e dei sistemi per prevenirle”.

“Stiamo ragionando – afferma il commissario straordinario Fabrizio Curcio – su come ottimizzare tempi e modalità di intervento su tutti versanti, soprattutto quello infrastrutturale. Si parte dai progetti che vengono dal territorio per cercare le migliori modalità di attuazione. Le questioni legate alla tempistica di impiego dei fondi PNRR sono uno degli argomenti che abbiamo affrontato oggi. Il tema è all’attenzione anche degli organi di governo nazionale, e non solo per questo intervento.

Il nostro obiettivo è quello di concludere nei tempi più brevi le opere. Le questioni che riguardano la rendicontazione verranno poi affrontate e discusse nelle sedi opportune. Per quanto riguarda le risorse destinate ai privati dobbiamo intervenire in modo da mettere a punto le procedure tecniche e informatiche ed i tempi amministrativi. Quando si parla di indennizzi questi sono gli aspetti da ottimizzare”.

“Di fronte alle difficoltà che hanno colpito i nostri territori – ha dichiarato l’assessora Monni – la risposta deve essere chiara: lo Stato e le istituzioni devono stare accanto alle comunità più fragili, con risorse adeguate e con un lavoro serio, concreto e partecipato.

Tutti gli interventi

Il metodo del commissario Curcio, basato sulla collaborazione e sul confronto con i territori, è quello giusto: lo abbiamo sperimentato in passato e sappiamo che funziona. La Regione è in prima linea per garantire che le risorse assegnate, 80 milioni di euro per 81 interventi, di cui 60 milioni dal PNRR, vengano utilizzate in modo efficace e tempestivo. Ma sappiamo bene che i piccoli comuni, spesso con organici ridotti e strumenti limitati, hanno bisogno di un sostegno straordinario per rispettare i tempi imposti dal Piano.

Questa è una sfida che riguarda tutti: non possiamo permettere che territori già colpiti da emergenze e fragilità strutturali restino indietro. Il PNRR è una straordinaria occasione di sviluppo e giustizia sociale, ma deve essere applicato con buon senso e concretezza. Per questo, mentre lavoriamo con il massimo impegno per rispettare le scadenze, la struttura commissariale sta già dialogando con il Governo per individuare soluzioni nel caso in cui i tempi si rivelassero troppo stretti”.

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“Questo primo incontro sul territorio con il commissario Fabrizio Curcio – conclude il sindaco Triberti – è stata un’occasione importante per fare il punto sui vari interventi e toccare con mano la fragilità del nostro territorio ed un modo per ribadire l’importanza degli interventi sulla linea ferroviaria Faentina.

Abbiamo inoltre toccato il tema delle delocalizzazioni e ribadito che sarebbe fondamentale un intervento di alleggerimento della burocrazia, sia per quanto riguarda i privati che hanno difficoltà ad accedere ai finanziamenti a cui hanno diritto, ma anche per la parte pubblica, perché, visti i continui eventi emergenziali, è necessario poter intervenire più rapidamente di quanto non sia stato possibile fino ad oggi”.



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