BIT: ARPA ABRUZZO CONSEGNA CERTIFICAZIONI BENESSERE A PRIME SEI STRUTTURE RICETTIVE E RISTORATIVE | Notizie di cronaca

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MILANO – L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Abruzzo) ha consegnato le prime sei certificazioni “Abruzzo Regione del Benessere” alle strutture ricettive e ristorative che hanno aderito ai criteri stabiliti dal disciplinare regionale.

Le sei aziende certificate sono Don Antonio Glamping Village a Giulianova (Teramo),  Pineto Beach Village & Camping (Teramo), Duca Amedeo Camping Village a Martinsicuro (Teramo), Casa D’Angelo a Fara Filorum Petri (Chieti), BiciGrill Abruzzo a Città Sant’ Angelo (Pescara) e Ruggio restaurant & bar, nel comune di Pineto (Teramo).

L’importante riconoscimento – si legge in una nota – è stato conferito dall’agenzia ambientale, nella veste di soggetto attuatore del progetto multidisciplinare “Abruzzo regione del benessere”, nel corso di un convegno che si è tenuto nel pomeriggio all’interno dello stand allestito dalla Regione Abruzzo alla Borsa internazionale del Turismo (Bit) che si sta svolgendo in questi giorni a Milano.

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L’iniziativa, volta ad innalzare gli standard di qualità e sostenibilità ambientale delle strutture ricettive e ristorative abruzzesi, rappresenta un tassello importante nella costruzione di un’offerta turistica sempre più competitiva e nella valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico e culturale abruzzese.

In particolare, il prestigioso riconoscimento è stato consegnato alle aziende che hanno mostrato particolare attenzione alla protezione dell’ambiente, capaci di valorizzare la qualità del servizio offerto in un’ottica di efficientamento energetico ed in grado di valorizzare le specificità e le bellezze naturali del territorio, al fine di connotare la loro offerta turistico-ricettiva in chiave sostenibile.

Al convegno hanno preso parte l’assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, il direttore tecnico di Arpa Abruzzo, Massimo Giusti, il direttore amministrativo di dell’Agenzia ambientale, Raimondo Micheli, e Massimo Desiati, già componente del gruppo di lavoro per la stesura delle linee guida per la certificazione.

“Il progetto finanziato dalla legge regionale – sottolinea l’assessore D’Amario – si propone di elevare gli standard qualitativi dell’accoglienza e di rafforzare l’immagine dell’Abruzzo, rendendo la nostra regione sempre più competitiva. Chiaramente – continua D’Amario – è fondamentale una collaborazione attiva con il mondo imprenditoriale, poiché fissare parametri rigorosi comporta un impegno concreto da parte delle strutture ricettive e ristorative che intendono conformarsi a tali standard, richiedendo così un coinvolgimento determinante dell’intero settore”.

“Dobbiamo continuare a puntare su questi obiettivi – aggiunge l’assessore D’Amario – perché una regione che ambisce a giocare un ruolo di rilievo nell’ambito dell’accoglienza e dell’ospitalità deve essere riconosciuta come una ‘regione del benessere’: un luogo in cui i residenti vivono bene e, di conseguenza, anche i turisti possono sperimentare la qualità della vita che contraddistingue questo territorio”.

Molteplici i criteri ai quali le strutture si sono dovute uniformare, tra cui la rimozione delle barriere architettoniche, l’attenzione alla manutenzione periodica di impianti e apparecchiature, l’adozione di sistemi di efficienza energetica, la riduzione dei consumi di metano, energia elettrica e acqua, la proposta di menu con prodotti tipici locali e biologici, l’utilizzo di metodi di cottura a ridotto contenuto di grassi.

“La consegna delle prime sei certificazioni ‘Abruzzo Regione del Benessere’ – dichiara il direttore generale di Arpa Abruzzo, Maurizio Dionisio –  rappresenta un risultato concreto del nostro impegno nella valorizzazione dell’offerta turistica regionale, che costituisce uno dei punti premianti del progetto che stiamo portando avanti. La nostra strategia – continua Dionisio – è quella di promuovere un modello turistico impiegabile come best practice a livello nazionale e internazionale, orientato al benessere e basato sull’esperienzialità, sulla valorizzazione delle tipicità naturalistiche e storico-culturali regionali e sulla riqualificazione dei territori a rischio marginalizzazione economica e demografica. Con la riapertura del bando – conclude – continueremo a lavorare con determinazione per consolidare questi risultati, certi che il modello proposto possa contribuire in maniera significativa allo sviluppo e al benessere dell’intero territorio abruzzese”.

 

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