Digitale a misura di bambino, Manifesto di Telefono Azzurro per un percorso condiviso

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Garantire un ambiente digitale sicuro e inclusivo, promuovere un approccio basato sui diritti dei bambini, responsabilizzare le piattaforme digitali e le aziende tecnologiche e rafforzare la prevenzione e la protezione dall’abuso online. Sono queste le prime quattro azioni per proteggere e responsabilizzare i minori online contenute nel Manifesto di Telefono azzurro per i diritti dei bambini nell’ambiente digitale, presentate dalla fondazione presieduta da Ernesto Caffo in occasione del Safer Internet Day 2025, giornata internazionale dedicata alla sicurezza online.

Il documento intende promuovere un ambiente digitale sicuro, inclusivo e rispettoso dei diritti dei bambini, con principi e azioni da condividere con le istituzioni e con l’obiettivo di proteggere e responsabilizzare i più giovani online.

Ernesto Caffo, fondatore e presidente di Telefono Azzurro

Straordinarie opportunità e rischi significativi

Telefono Azzurro ribadisce all’interno del Manifesto l’importanza di tutelare e valorizzare i diritti dei bambini e degli adolescenti di oggi e di domani, non solo nel mondo reale ma anche nel mondo digitale. 

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Tra le altre azioni individuate da Telefono Azzurro si sono anche: educare e responsabilizzare i bambini e gli adulti, adottare e applicare normative efficaci, monitorare e valutare le politiche digitali per l’infanzia e adottare un approccio innovativo per la sicurezza online.

«Le tecnologie digitali», sottolinea la fondazione, «offrono straordinarie opportunità di apprendimento, socializzazione e partecipazione, ma presentano anche rischi significativi come cyberbullismo, abuso online, violazioni della privacy e impatti negativi sulla salute mentale».

Aziende, istituzioni, educatori e famiglie devono impegnarsi in un cammino comune di costruzione di un ecosistema digitale più sicuro e inclusivo. Solo attraverso un impegno condiviso si potrà garantire ai giovani le competenze necessarie per affrontare con consapevolezza il mondo digitale di oggi e di domani

Ernesto Caffo – fondatore e presidente di Telefono Azzurro

Alleanza tra comunità educanti

Telefono azzurro è impegnata attivamente rispetto alla creazione di un ambiente digitale sicuro: per ottenerlo è necessario un percorso di collaborazione positiva e di corresponsabilità tra i diversi attori. Oggi, i bambini si avvicinano al digitale fin dalla nascita, e l’uso di dispositivi connessi è ormai diffuso a livello globale.

In questo contesto, l’utilizzo delle piattaforme digitali soprattutto da parte dei più giovani non deve essere subìto, ma governato con consapevolezza e competenza. Per raggiungere questo obiettivo è necessario costruire un’alleanza tra le comunità educanti, stimolando un dialogo tra accademici, esperti, istituzioni, educatori e giovani, e proprio in tal senso spinge il Manifesto di Telefono azzurro.

Formare gli adulti di domani

«I giovani», sottolinea Ernesto Caffo, presidente della Fondazione S.o.s. Telefono azzurro ets, «sono consapevoli dei rischi delle piattaforme digitali e la loro presenza nella rete è molto ampia e diversificata, così come ampia e diversificata è la rete stessa. La necessità primaria è quella di educare al meglio i nostri ragazzi per formare gli adulti di domani: i giovani devono poter governare, senza difficoltà, gli strumenti digitali e comprenderli a fondo». Una sfida epocale, rimarca. 

Confronto e collaborazione per un futuro migliore. Nel ribadire l’importanza dell’impegno condiviso di costruzione di un ecosistema digitale più sicuro e inclusivo (sul percorso tracciato proprio dal Manifesto), Caffo aggiunge: «Abbiamo tutta la responsabilità di garantire ai nostri figli un ambiente digitale sicuro, fornendo loro gli strumenti adeguati per sviluppare competenze critiche e consapevoli basate sul dialogo con la scuola e con la famiglia. Con il confronto e la collaborazione possiamo costruire un futuro migliore per i nostri figli».

Tra autodeterminazione e protezione 

Alla presentazione del Manifesto di Telefono azzurro è intervenuto anche Pasquale Stanzione, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, che durante il suo intervento ha sottolineato la necessità di garantire un equilibrio tra autodeterminazione del minore e protezione della sua personalità, fissando una soglia anagrafica a 14 anni.

«La regolamentazione del controllo dell’età», chiarisce, «non deve ridursi a una schedatura dell’utente, ma assicurare un accesso controllato in base all’età, evitando il rischio di solitudine. L’intelligenza artificiale deve essere a misura di minore, fondata su una pedagogia digitale e una formazione adeguata».

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Sui meccanismi di verifica dell’età e del parental control (il filtro famiglia), Giacomo Lasorella, presidente dell’Autorità garante delle comunicazioni ha sottolineato: «Sebbene in merito ai meccanismi di verifica dell’età e di parental control esistano norme europee che regolano sistemi di sorveglianza abbastanza efficaci, rimane necessaria la collaborazione delle famiglie per ottenere un miglioramento qualitativo di tali meccanismi. I segnalatori attendibili, realtà che segnalano contenuti non appropriati (come Telefono Azzurro) sono uno strumento fondamentale per evitare situazioni di rischio».

Il Manifesto di Telefono Azzurro punto per punto 

“Noi sottoscritti”, si legge nel documento, “ci impegniamo a sostenere azioni concrete per proteggere e responsabilizzare i minori online, basandoci sui seguenti principi”:

 Garantire un ambiente digitale sicuro e inclusivo. Promuovere un accesso equo e sicuro alle tecnologie digitali per tutti i bambini, senza discriminazioni. Adottare misure per prevenire e contrastare i rischi online, come cyberbullismo, abuso, sfruttamento e diffusione di contenuti dannosi.

Rafforzare la lotta contro adescamento online, abuso sessuale e diffusione di contenuti dannosi. Promuovere strumenti di segnalazione immediata e accessibile per consentire ai bambini di chiedere aiuto. Garantire meccanismi efficaci di age verification per impedire l’accesso a contenuti e servizi inadeguati ai minori.

Promuovere un approccio basato sui diritti dei bambini. Assicurare che le normative e le politiche digitali rispettino i diritti fondamentali dei minori, come il diritto alla privacy, alla protezione e alla partecipazione. Bilanciare sicurezza e libertà di espressione, garantendo ai bambini la possibilità di esprimersi e accedere a informazioni adeguate.

Applicare un approccio etico alla progettazione delle piattaforme digitali, in linea con il Commento generale 25 della Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia. Contrastare lo sharenting, educando i genitori a non sovraesporre i propri figli nella dimensione social, evitando così rischi legati alla loro privacy e sicurezza.

Responsabilizzare le piattaforme digitali e le aziende tecnologiche. Richiedere alle aziende di adottare principi di safety-by-design e privacy-by-design nella progettazione di servizi digitali destinati ai minori. Contrastare pratiche digitali che favoriscono dipendenza, disinformazione e esposizione a contenuti pericolosi.

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Favorire la collaborazione tra il settore tecnologico e le organizzazioni per la creazione di ambienti online più sicuri. Introdurre misure specifiche per contrastare il fenomeno dei baby influencer, affinché i bambini non siano coinvolti in attività lavorative premature e non siano distratti dal gioco e dallo studio.

Rafforzare la prevenzione e la protezione dall’abuso online. Implementare strategie di prevenzione e strumenti efficaci per rilevare e rimuovere contenuti di abuso sessuale e sfruttamento minorile online. Formare educatori e genitori per riconoscere i segnali di pericolo e intervenire tempestivamente. 

Sostenere la cooperazione tra governi, forze dell’ordine e organizzazioni della società civile per contrastare i reati contro i minori nel mondo digitale.

Educare e responsabilizzare i bambini e gli adulti. Promuovere programmi di alfabetizzazione digitale nelle scuole e nelle comunità per sviluppare la consapevolezza dei diritti e dei rischi online. Coinvolgere attivamente i bambini nei processi decisionali che riguardano le loro esperienze digitali.

Promuovere la formazione di genitori e insegnanti, per accompagnare i minori nell’uso sicuro e consapevole delle tecnologie. Contrastare il fenomeno del body shaming, che può avere gravi conseguenze sulla salute mentale e sui disturbi alimentari nei minori. Educare i bambini al valore del denaro anche nella dimensione digitale, affinché comprendano i meccanismi economici legati agli acquisti in-app, alle pubblicità online e ai fenomeni di monetizzazione digitale.

Adottare e applicare normative efficaci. Rafforzare l’attuazione del Digital services act – Dsa e dell’Ai act per garantire la sicurezza dei minori online. Introdurre standard minimi per la protezione dell’infanzia nelle normative nazionali e internazionali.

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Monitorare l’impatto delle normative digitali sui diritti dei bambini, con il coinvolgimento di esperti e organizzazioni. Esplorare e adottare soluzioni innovative per bilanciare il tempo trascorso dai bambini online, ispirandosi a buone pratiche internazionali.

Monitorare e valutare le politiche digitali per l’infanzia. Istituire meccanismi di monitoraggio e valutazione dell’impatto delle politiche digitali sui diritti dei bambini. Favorire la collaborazione tra governi, enti di ricerca e organizzazioni per sviluppare soluzioni innovative ed efficaci.

Supportare la raccolta di dati e segnalazioni dai bambini per migliorare le politiche di protezione online.

Adottare un approccio innovativo per la sicurezza online Promuovere un’educazione digitale basata sulle reali esigenze e problematiche dei giovani, coinvolgendoli attivamente nella definizione delle soluzioni.

Regolamentare l’uso dell’Intelligenza Artificiale per garantire un suo sviluppo etico e responsabile, con sistemi di verifica e controllo trasparenti. Limitare l’impatto della pubblicità online sui minori, assicurando trasparenza e protezione dalla manipolazione commerciale.

Rendere i sistemi di segnalazione più accessibili ed efficaci, con risposte tempestive e il supporto di operatori qualificati. Garantire che la privacy dei minori sia salvaguardata attraverso norme più chiare e strumenti semplici per la gestione dei propri dati.

In apertura e nel testo foto di ufficio stampa Telefono Azzurro

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