Neonata morta durante il parto, il ginecologo suicida ha cercato sul web il lago dove è scomparsa Sara Pedri

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Nella complessa e delicata vicenda della neonata morta durante il parto e del medico che tre giorni dopo si è tolto la vita, si inserisce un nuovo elemento. L’auto è stata del ginecologo, Giuseppe Perticone, 39 anni, è stata trovata sul ponte di Castellaz, sul lago di Santa Giustina. Lì dove si ritiene sia scomparsa la ginecologa Sara Pedri per cui si è concluso da poco il processo in primo grado per maltrattamenti. Perticone, secondo l’Adnkronos, aveva fatto ricerche sulla scomparsa della Pedri. Un dato che può essere letto in più modi. Sul suicidio del medico la procura di Trento ha aperto un fascicolo. Per la procura di Brescia, che ha chiesto di poter visionare gli atti dei colleghi della provincia autonoma, non è escluso che tra la morte della neonata e quella del ginecologo potrebbe esserci un legame.

Sulle condizioni psicofisiche del camice bianco tra il 31 gennaio e inizio febbraio la Procura di Trento – diretta dall’ex procuratore aggiunto di Brescia Sandro Raimondi – vuole provare a fare chiarezza e ascolterà le persone vicine al medico. Alcuni colleghi hanno infatti riferito di averlo visto molto scosso dopo la morte della neonata. Senza contare che i genitori della piccola avevano presentato denuncia ed è aperta un’inchiesta per omicidio colposo in cui sono state iscritte dieci persone, tutto il personale presente nelle ore in cui è avvenuto il decesso della piccola: tre ginecologi (tra cui Pericone), tre anestesisti, due pediatre e due ostetriche. “Se fosse verificata la connessione tra i due casi – spiega l’avvocato Giulio Soldà, legale della famiglia della bambina morta durante il parto – anche per la famiglia della piccola sarebbe una tragedia nella tragedia”.

Intanto è stata eseguita l’autopsia sul corpo della neonata, bisognerà attendere novanta giorni. In sala parto la neonata va in ipossia e viene trasportata in ambulanza all’ospedale di Brescia, ma arriva praticamente morta. Lo scorso 2 febbraio i genitori presentano un esposto perché si chiarisca cosa è andato storto alla fine di una gravidanza senza particolari problemi. La moglie del medico, il 3 febbraio, denuncia la scomparsa del compagno. Poi la scoperta del corpo.

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