Otto italiani su dieci praticano abitualmente attività fisica, e questa è una buona notizia. Anche se il 50% sottovaluta l’importanza della costanza dell’esercizio fisico. E ancora l’80% preferisce attività individuali (come corsa o nuoto), più facile da gestire in autonomia (e forse anche più economiche). Sono alcuni dei dati (a volte sorprendenti) dell’indagine «Sport e Benessere: fra il dire e il fare», realizzata da Cisalfa Group (tra le prime 10 aziende europee nella vendita di abbigliamento e attrezzature per lo sport) in collaborazione con Community Research&Analysis.
Nelle scuole
Uno strumento utile per promuovere la validità del movimento e dell’attività fisica, soprattutto tra i giovani. Per questo Cisalfa ha scelto di diffondere gratuitamente i risultati della ricerca nelle scuole secondarie di II grado. «A partire dal 25 febbraio, gli studenti delle scuole superiori avranno un supporto per riflettere su come l’attività sportiva diventi un motore capace di influenzare positivamente molteplici aspetti della vita e favorire una crescita e un mantenimento sani e completi della propria persona — spiega Boris Zanoletti, direttore generale di Cisalfa Group —. Tutto questo è in linea con la nostra filosofia: credere in un mondo in cui il benessere nasce dallo sport».
I valori e le abitudini sportive
Dall’indagine emerge che per quasi la metà degli italiani (48,3%) lo sport è un elemento centrale, in particolare tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni (55,5%). L’attività sportiva viene infatti percepita non solo come un impegno fisico, ma come un’opportunità di svago e di crescita culturale, specialmente per la GenZ. Per quanto riguarda le tipologie di sport praticate, la maggior parte degli italiani preferisce attività individuali, come corsa o nuoto (81,7%), mentre una minoranza (20,8%) si dedica a sport di squadra, a testimonianza di una tendenza crescente verso modalità di allenamento più autonome e meno strutturate. Così, la grande maggioranza degli italiani (80,8%) pratica spot in modo autonomo a casa oppure all’aperto.
Alimentazione
L’indagine evidenzia una crescente consapevolezza del legame tra attività fisica e alimentazione, riconosciuto dall’84% degli italiani. Nonostante ciò, una parte della popolazione (13,4%) ammette di non prestare particolare attenzione alla propria dieta, favorendo comportamenti poco salutari. Gli over 65, con il 79,1%, risultano i più attenti a mantenere una dieta corretta, mentre GenZ e Millennials mostrano una maggiore tolleranza verso abitudini alimentari meno rigorose. La ricerca mette inoltre in luce la necessità di un’educazione alimentare più mirata: l’83,4% degli intervistati ritiene che tali abitudini dovrebbero essere insegnate fin dalle scuole elementari per favorire comportamenti sani sin dalla giovane età.
Salute fisica e psicologica
Lo sport è considerato un pilastro fondamentale per il benessere fisico e mentale. Il 91,3% degli italiani riconosce come questo aiuti a ridurre il rischio di obesità, mentre il 74,5% ritiene che incida favorevolmente nella qualità del riposo e del sonno. Da un punto di vista psicologico, l’attività sportiva porta a una diminuzione dello stress per il 74,7% degli italiani, migliora lo sviluppo cognitivo e la concentrazione (71,9%) e rende le persone più felici e rilassate (68,4%). D’altra parte, il 68,8% ritiene che la sedentarietà aumenti il rischio di disturbi psicologici. Nonostante ciò, una parte della popolazione crede che semplici movimenti quotidiani possano essere sufficienti a sostituire una pratica sportiva strutturata (43,1%).
Relazioni interpersonali
Lo sport non è solo un’attività individuale, ma anche un’opportunità per creare connessioni sociali e sviluppare abilità relazionali. Infatti, per il 72,8% degli italiani, ha un valore educativo e formativo che si riflette anche nella vita quotidiana e professionale. Inoltre, il 63,2% ritiene che lo sport favorisca l’inclusione sociale, nonostante persistano difficoltà legate alla percezione della competitività e alla mancanza di legami profondi. In questo contesto, gli sport di squadra e le attività di gruppo sono visti come strumenti particolarmente efficaci per rafforzare le relazioni interpersonali.
Futuro e accessibilità nello sport
Tra le proposte più utili al fine di diffondere maggiormente la pratica sportiva presso la popolazione spiccano l’accessibilità economica delle attività sportive (31,0%) e la creazione di un maggior numero di spazi pubblici dedicati a queste, come campetti, piste ciclabili, parchi (28,9%). Altre soluzioni considerate valide sono l’aumento la sicurezza nelle strade e nei parchi in modo da permettere l’attività fisica anche nelle fasce serali o la mattina presto (23,9%), l’introduzione della giornata lavorativa corta, ad esempio fino alle 17 (21,3%) e una maggiore sensibilizzazione sui benefici dell’attività fisica (21,0%). Per queste ragioni, l’educazione fisica nelle scuole, secondo gli intervistati, è considerata insufficiente rispetto agli standard europei, e il 75,3% ritiene che le organizzazioni sportive debbano fare di più per garantire sostenibilità e accessibilità.
Sport e tecnologia (Intelligenza Artificiale inclusa)
L’uso crescente delle nuove tecnologie, che spaziano dall’utilizzo degli smartphone e smartwatch con app dedicate all’attività fisica fino ai tradizionali contapassi, gioca un ruolo cruciale per motivare gli utenti e aumentare la consapevolezza dei benefici dello sport, integrandolo così nella routine quotidiana. Quasi la metà degli italiani (45,9%) utilizza app per la pratica sportiva (16,6%), per monitorare la propria salute (17,8%) o per entrambe le finalità (11,4%). Sebbene questo fenomeno sia più diffuso tra la GenZ (il 62,6% di loro fa uso di tecnologie), la grande maggioranza degli italiani (75,2%) apprezza tali strumenti per diversi motivi: per il 18,3% favoriscono una pratica più costante e regolare, per il 17,8% migliorano l’attenzione alla propria salute fisica, per il 15,5% rendono l’attività fisica più accessibile e per il 14,4% svolgono anche una funzione educativa. Infine, la metà degli intervistati riconosce il potenziale dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’analizzare le prestazioni degli atleti aiutando a creare degli allenamenti personalizzati (49,7%) e nell’assistere gli arbitri nelle decisioni (48,3%), anche se il 29,0% ritiene che questo tipo specifico di tecnologia non abbia alcun tipo di utilità in ambito sportivo.
Sostenibilità
Lo sport deve essere anche sostenibile Le organizzazioni sportive giocano un ruolo fondamentale se messe in relazione con il tema della sostenibilità: per il 75,3% degli italiani bisogna impegnarsi di più su questi versanti perché i grandi eventi globali (come le Olimpiadi e i Mondiali, per cui anche le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026) aumentano i livelli di inquinamento e di spreco di soldi (44,7%). Gli italiani ritengono, infatti, che le organizzazioni siano più interessate a guadagnare che a essere sostenibili (56,5%). Meno percepito è che la progettazione di nuovi impianti seguano le regole della sostenibilità (40,3%) e che le organizzazioni si stiano impegnando su questi versanti (34,9%).
«Fare sistema»
«Abbiamo promosso una ricerca per coinvolgere e sensibilizzare le nuove generazioni sul rapporto tra sport e benessere a partire dall’età scolastica — aggiunge il direttore generale di Cisalfa Group Zanoletti —, ma allo stesso tempo, puntiamo ad accendere i riflettori su quanto ci sia ancora da fare per rendere l’attività sportiva più accessibile per tutti: in questo senso, è necessario fare sistema con le istituzioni non solo per incentivare la pratica sportiva a tutti i livelli, ma anche per avere disponibilità di strutture equamente distribuite su tutto il territorio nazionale». Per quanto riguarda la fruizione della ricerca da parte degli studenti, attraverso il supporto della piattaforma Educazione Digitale, i ragazzi avranno a disposizione dei percorsi di formazione dedicati, basati sul trasferimento di competenze trasversali (PCTO) e sullo sviluppo di project work, finalizzati ad analizzare la relazione tra benessere psicologico, attività sportiva e trasmissione di valori.
11 febbraio 2025 (modifica il 11 febbraio 2025 | 08:26)
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