Sanremo 2025, Settembre Vale LP e Lil Jolie: la Campania dei giovani

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La gara dei giovani, più di quella dei big, è a Sanremo 2025 spesso soggetto di piccole grandi novità-ritorni al passato, di piccoli-grandi ritocchi al regolamento messi in piedi perché, gattopardescamente, tutto-niente cambi. Quest’anno ad esempio, riecco la dicitura Nuove Proposte, altre volte è spuntata fuori la promozione in corsa tra i Campioni, ma, alla fine, ormai il problema vero è che in un Festival di giovanissimi – Sarah Toscano ha 19 anni – a volte è difficile distinguere tra le due sezioni.

Per la sua quarta volta, intanto, Carlo Conti ha ridotto il numero dei partecipanti juniores a soli quattro, forse come atto di contrizione rispetto alla moltiplicazione dei concorrenti seniores. Alex Wyse, Maria Tomba ed i campani Settembre e Vale LPLil Jolie si giocheranno la finale in uno scontro diretto domani, tra i due promossi giovedì notte sarà scelto il vincitore. La Campania avrebbe così, almeno sulla carta, il 50% di possibilità di portare a casa il titolo. Ma, secondo i bookmaker, il favorito sarebbe il ventiquattrenne Wyse («Rockstar» il suo pezzo, non proprio rock, anzi), un prodotto di «Amici», con una quota di 1.90, seguito da Settembre (dato a 2.25), la coppia casertana (a 12) e la Tomba di «Goodbye (voglio good vibes)» data a 16.

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Settembre, Andrea all’anagrafe, napoletano, 23 anni, ha il pezzo migliore del quartetto: «Vertebre» ha un sofferto sapore mengoniano, ma è anche intriso del sound nu soul della sua città. Il suo nume tutelare, non a caso, è Pino Daniele: «Solo a parlarne mi vengono i brividi. Mia mamma mi ha trasmesso l’amore per le sue canzoni, quando mi parlava di dischi come “Vai mo’” nei suoi occhi vedevo le scintille, l’amore, la gratitudine». Cantautore, scrive meglio in napoletano che in italiano e anche nel pezzo festivaliero un minimo del suo dialetto ce l’ha messo dentro: «Canto quello che vivo, la lingua che mi gira nelle orecchie, il mio brano è una sorta di messaggio generazionale, anche se non mi arrogo ad essere il portavoce di nessuno. Il testo racconta come sia difficile essere giovani oggi, senza nessuno che ci abbia insegnato come farlo. Forse era così anche prima, ma io vivo adesso, noi viviamo adesso».

Vale LP (Valentina Sanseverino) è nata a Napoli 26 anni fa e a 11 si è trasferita a Sparanise, in provincia di Caserta. Lil Jolie (Angela Ciancio), 25 anni, è nata a Sessa Aurunca ed è cresciuta a Calvi Risorta, sempre nel casertano. Amiche dai tempi della scuola, maturità presa lo stesso anno ma in due licei diversi, hanno registrato un pezzo insieme e poi sono emigrate a Milano a cercare fortuna nella musica, dividendo le loro strade, ora riunite: arriverà anche un album insieme, annunciano. Vale ha bazzicato strade soul, funk, r’n’b. Lil è passata dal talent di Maria De Filippi nel 2023 ed ha collaborato con Carl Brave e Franco126.

Insieme domani canteranno «Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore»: «Per noi ragazze della valle Sanremo significa che si può sognare», spiegano, «siamo così abituate a perdere che abbiamo dovuto sviluppare una nuova espressione facciale quando hanno annunciato che arrivavamo sino all’Ariston con la nostra canzone: dentro ci sono le nostre esperienze ed i nostri suoni». Esperienze che sembrano parlare di maschietti poco maschi, di relazioni non semplicissime: «Il rispetto e il consenso sono la prima e fondamentale cosa, poi possiamo aspettare l’una il tempo dell’altro e viceversa. Nel testo evitiamo di sottostare al classico dualismo uomo/donna e scardiniamo i vecchi (ma ancora dominanti) stereotipi. Quando nel ritornello diciamo “dimmi tu quando sei pronto” esprimiamo il rispetto per l’altra persona e al contempo, in modo un po’ sfacciato, nella strofa giochiamo a ribaltare i ruoli di genere (“Io lavoro tutto il giorno e tu sopra un divano”)».

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«Dalle nostre parti fare amicizia non è così semplice», raccontano all’unisono: «Nasci, cresci, vai a scuola, ami e ti scontri sempre con le stesse facce. E di solito a tutti va bene così. Non hai possibilità né strumenti per vedere ciò che c’è fuori dalla valle. Noi ci siamo cercate, scritte e poi viste. Da lì non ci siamo più separate». Sanremo aspetta le ragazze della valle.

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