LOMBARDIA – Sono in media 5 milioni le chiamate che arrivano ogni anno al Numero Unico di Emergenza 112 da persone che si trovano in Lombardia. Di queste, però, quasi la metà sono errori o richieste di aiuto che non rientrano nell’ambito dell’emergenza. Lo ha sottolineato il direttore generale di Areu Lombardia, Massimo Lombardo, in occasione del 112 Day, la Giornata europea del numero unico di emergenza.
Il servizio “NUE -112” è stato inaugurato in Italia il 21 gennaio 2010 a Varese con l’attivazione del primo call-center e permette oggi a 48 milioni di cittadini, digitando il numero 112 da rete fissa o mobile, di richiedere ogni tipo di soccorso (sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco e soccorso in mare). La chiamata viene raccolta da una Centrale Unica di Risposta che poi la inoltra alla sala operativa più idonea per gestire l’intervento di soccorso richiesto. Tutte le chiamate sono localizzate per permettere la pronta individuazione della persona in difficoltà soprattutto da aree extra urbane dove risulta difficile fornire indicazioni precise e tempestive per essere raggiunti dai soccorsi. Proprio per garantire maggiore accuratezza in questi casi, dal 2022, l’Italia si è adeguata ai migliori standard tecnologici, aggiungendo ai dati di localizzazione provenienti dalla rete telefonica, quelli generati dallo smartphone. La Centrale Unica di Risposta effettua anche un’importante azione di filtro delle chiamate non propriamente di emergenza, liberando le singole centrali operative da una significativa mole di lavoro.
In Lombardia il 112 ha gestito, dal 2010, 56.737.385 chiamate grazie agli operatori appositamente formati dall’agenzia regionale di emergenza urgenza.
Con l’apertura della centrale sperimentale di Varese, Regione Lombardia è stata la prima realtà italiana a lanciare il progetto NUE112 e il modello lombardo, finalizzato nel 2014, è stato successivamente adottato su scala nazionale, divenendo punto di riferimento per tutto il Paese.
La CUR di Milano, insieme a quelle di Varese e Brescia, rappresenta il cuore del sistema NUE112 lombardo. Il servizio offre una risposta immediata di localizzazione precisa grazie a tecnologie avanzate come la rete telefonica, l’app 112 Where Are U, il sistema AML e l’innovativo eCall per i veicoli. Il sistema eCall è un servizio di emergenza automatizzato, progettato per ridurre i tempi di intervento in caso di incidente stradale. Attivo in tutta Europa dal 2018 e obbligatorio su tutti i veicoli di nuova produzione, eCall connette direttamente l’auto con il NUE 112, trasmettendo dati essenziali per il soccorso. Un’attenzione particolare è stata dedicata anche al contrasto delle aggressioni contro il personale sanitario. Dal 2022, Regione Lombardia ha installato pulsanti di allarme antiaggressione nei pronto soccorso di 22 ospedali regionali, con 424 interventi attivati nel 2024 grazie al collegamento diretto con la CUR NUE112.
“Misuriamo l’efficacia del 112 su due fattori fondamentali: la capacità di filtrare le chiamate non appropriate, evitando che entrino nel circuito di emergenza, e la rapidità nell’inoltrare quelle realmente urgenti. I nostri operatori, in pochi secondi, geolocalizzano la chiamata, la gestiscono e la trasferiscono alla centrale competente”, ha spiegato Lombardo. “Per far funzionare una centrale – ha aggiunto – servono almeno un centinaio di persone per un lavoro che è H24 365 giorni l’anno con picchi di lavoro anche abbastanza variabili, coincidenti con la fascia 20-24, piuttosto che durante i fine settimana”.
Nel 2024 le Cur della Lombardia hanno ricevuto 4.916.450 chiamate, di cui 1.757.406 alla Cur Nue di Varese, 1.801.376 a quella di Milano e 1.357 668 a quella di Brescia. Le chiamate inoltrate agli enti di competenza sono state 2.348.262: 770mila ai carabinieri, 346mila alla polizia, quasi 147mila ai vigili del fuoco, 12,5 mila alla polizia locale. Oltre un milione di casi erano emergenze sanitarie.
“Il NUE112 – ha dichiarato Bertolaso – non è solo un numero, ma un servizio essenziale che salva vite ogni giorno. Da quando è nato il 112 ha gestito 56 milioni di chiamate, con tempi medi di risposta ormai di soli 5 secondi. Regione Lombardia è orgogliosa di essere la prima in Italia a sperimentare e implementare questo modello, che oggi rappresenta un esempio a livello nazionale e internazionale. La professionalità degli operatori e l’efficienza della nostra Centrale Unica di Risposta (CUR) sono un patrimonio per tutti noi. Continueremo a investire in tecnologia e formazione per migliorare ulteriormente questo servizio fondamentale”.
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