Willie Peyote sarà per la seconda volta in gara alla 75° Festival di Sanremo col brano Grazie ma no Grazie.
Willie Peyote tornerà al festival a 4 anni di distanza dalla sua prima fortunata partecipazione nel 2021 con “Mai dire mai (la locura)”, singolo che gli ha regalato il Premio della Critica Mia Martini e il disco di Platino e la sesta posizione nella classifica finale su 26 artisti quell’anno in gara.
Q&A
Sei tornato a Sanremo. Come stai vivendo questa nuova esperienza?
Mi è ritornato quel mix di emozioni che Sanremo sa dare. È un filo stancante, non lo nego, ma sono ancora abbastanza giovane da volerlo vivere appieno. Mi diverte molto, ho uno spirito di leggerezza in questa edizione. Mi era mancato, quindi l’ho abbracciato con entusiasmo, anche se con un po’ di complicità.
Cosa ti ha colpito di più in questa esperienza?
L’atmosfera, l’energia che si respira qui è unica. Mi ha sorpreso ritrovare tanti artisti che seguo abitualmente e con cui è piacevole condividere il palco. Mi ha incuriosito vedere come ognuno interpreti questo evento a modo suo.
Come vivi il confronto con gli altri artisti in gara?
Con grande rispetto. C’è un fermento artistico incredibile. È affascinante osservare come ognuno porti la propria visione musicale e il proprio modo di raccontarsi. Questa edizione mi sembra particolarmente ricca di stimoli creativi.
La tua musica ha sempre una forte componente ironica e riflessiva. Come trovi l’equilibrio tra questi due aspetti?
L’ironia è uno strumento potentissimo per raccontare la realtà senza sembrare troppo pesante o moralista. Cerco di usarla per alleggerire i temi che tratto, ma senza sminuirli. Non voglio passare per quello che punta il dito a tutti i costi. Credo sia giusto rivendicare il diritto di mostrare i propri dubbi e conflitti.
Ti senti coraggioso per il modo diretto con cui affronti certe tematiche?
Sinceramente no. Mi sento semplicemente onesto con me stesso. Non penso di essere coraggioso, penso di dire quello che penso perché non so fare diversamente. Non mi nascondo e non l’ho mai fatto. Se ho qualcosa da dire, la dico cercando di farlo nel modo più sincero possibile.
La tua musica è spesso considerata “impegnata” o “politica”. Ti ritrovi in queste etichette?
Non mi sento un cantautore politico, ma sicuramente parlo di temi sociali che mi toccano da vicino. Non ho mai avuto intenzioni politiche, semplicemente scrivo di ciò che vedo e che mi colpisce. Se poi questo viene interpretato come “impegnato”, va bene, ma non è mai stato il mio obiettivo principale.
Cosa pensi dell’attuale scenario musicale?
Vedo un certo appiattimento nei contenuti. Forse i tempi pesanti ci fanno cercare più intrattenimento leggero che riflessione. Non giudico le scelte degli altri, perché ognuno ha il proprio percorso. Io continuo a scrivere quello che sento e che mi riguarda, senza pensare troppo a come verrà interpretato.
Hai parlato di collettività e dell’individualismo dei nostri tempi. Cosa intendi esattamente?
Credo che oggi siamo tutti un po’ più chiusi nelle nostre bolle digitali, meno vicini al senso di comunità. Passiamo tanto tempo sui social, condividiamo tutto, ma in fondo condividiamo poco a livello umano. Questa mancanza di collettività si riflette anche nella musica e nei discorsi sociali. Manca un senso di coesione, e forse anche per questo cerco di parlarne nei miei testi.
Cosa ti aspetti da questa partecipazione a Sanremo?
Mi aspetto di divertirmi e di condividere un po’ di me stesso. Ho preso questa partecipazione con uno spirito molto leggero, senza troppe aspettative. Voglio godermi il palco e portare la mia musica nel modo più sincero possibile. Se poi riuscirò a far riflettere qualcuno, tanto meglio.
Progetti futuri dopo Sanremo?
Sto lavorando a nuova musica, mi piacerebbe sperimentare ancora di più. Ho fatto qualche data in Europa e l’idea di portare la mia musica oltre i confini italiani mi stuzzica parecchio. Chissà, magari un giorno proverò a scrivere anche in inglese, ma per ora voglio concentrarmi su ciò che sento più vicino a me.
ALBUM
La kermesse sanremese sarà anche l’occasione per pubblicare, il 14 febbraio, “SULLA RIVA DEL FIUME”, 12 tracce che raccolgono la prima parte del progetto “Sulla riva del fiume” (pubblicato solo in digitale lo scorso 26 aprile) e 4 inediti tra cui il brano in gara “Grazie ma no grazie”.
Questa la tracklist completa:
- Grazie ma no grazie
- Cosa te ne fai
- Sulla riva del fiume
- Giorgia nel Paese che si meraviglia
- Buon Auspicio
- Piani
- Narciso
- Chissà (feat. Ditonellapiaga)
- Cowboy
- L’ultima lacrima
- Polvere
- La legge di Murphy
WEB & SOCIAL
https://www.instagram.com/williepeyote
ph: Willie-Peyote_ph-Chiara-Mirelli-2025
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