scoperti segni in Romania risalenti a 1,95 milioni di anni fa

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Un’importante scoperta archeologica anticipa la presenza umana nel continente

Una recente ricerca condotta presso il sito di Grunceanu, in Romania, ha individuato tracce di ominini risalenti ad almeno 1,95 milioni di anni fa.

Lo studio, pubblicato su Nature Communications, suggerisce che la presenza degli ominini in Europa sia avvenuta molto prima di quanto precedentemente ipotizzato.

Il contesto geologico del sito di Grunceanu

L’area di Grunceanu si trova nella Valle del fiume Oltec, all’interno della Formazione Tetoiu, un contesto geologico risalente al Pleistocene inferiore.

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Questo ambiente si caratterizza per un alto livello di conservazione dei reperti fossili e fornisce informazioni dettagliate sul comportamento degli ominini di quel periodo.

I ricercatori dell’Ohio University e di altre istituzioni hanno analizzato 4.524 frammenti ossei recuperati dal sito.

Di questi, 20 presentano modificazioni riconducibili ad attività antropogeniche, con almeno 7 ossa che mostrano segni inequivocabili di macellazione. L’analisi con profilometria ottica 3D ha confermato che le incisioni riscontrate sono compatibili con l’uso di strumenti litici.

Datazione e implicazioni evolutive degli ominini

La datazione dei reperti è stata effettuata con il metodo uranio-piombo (U-Pb), ottenendo un’età media di 1,95 milioni di anni.

I risultati sono stati integrati con un’analisi biostratigrafica, confermando che il sito rappresenta la più antica evidenza di attività ominina in Europa.

Questa scoperta anticipa di diverse centinaia di migliaia di anni le precedenti evidenze di presenza ominina nel continente, che risalivano a circa 1,4 milioni di anni fa.

Il sito di Gr?unceanu si colloca quindi temporalmente vicino a quello di Dmanisi, in Georgia, che con i suoi 1,8 milioni di anni era finora considerato il più antico insediamento ominino al di fuori dell’Africa.

L’ipotesi principale proposta dagli studiosi è che gli ominini abbiano seguito rotte migratorie più diversificate di quanto si pensasse, con possibili percorsi attraverso l’Europa centrale e orientale, in aggiunta alla tradizionale via del Vicino Oriente.

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Il contesto ambientale e la fauna del Pleistocene inferiore

Durante il periodo Villafranchiano superiore (2,2–1,9 milioni di anni fa), la regione di Gr?unceanu era caratterizzata da un ecosistema di tipo foresta-steppa con precipitazioni stagionali.

Analisi isotopiche condotte su denti fossili di cavalli suggeriscono inverni miti ed estati umide, condizioni che potrebbero aver favorito la dispersione degli ominini durante le fasi interglaciali.

Il sito ha restituito numerosi resti faunistici, tra cui ossa di mammut, rinoceronti e una specie estinta di primate europeo (Paradolichopithecus).

La presenza di specie adattate a climi caldi, come struzzi e pangolini, supporta ulteriormente l’ipotesi di condizioni ambientali favorevoli durante il periodo di occupazione del sito.

Interrogativi aperti e prospettive future sugli ominini in Europa

Nonostante l’evidenza di attività ominina, finora non sono stati rinvenuti resti scheletrici attribuibili direttamente agli ominini responsabili di tali attività. Questo lascia aperta la questione su quale specie fosse presente nell’area.

Alcuni studiosi hanno sollevato dubbi sulla continuitĂ  della presenza ominina in Europa tra il sito di Gr?unceanu e le successive evidenze datate a circa 1,4 milioni di anni fa in Spagna e Francia.

Gli autori dello studio sottolineano però la natura frammentaria del record fossile e la necessità di approfondire le ricerche in regioni ancora poco esplorate, come l’Asia centrale e l’Europa orientale.

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La scoperta di Gr?unceanu rappresenta un nuovo punto di riferimento per lo studio della dispersione degli ominini nel continente eurasiatico, aprendo la strada a future ricerche sulla loro presenza e sulle loro capacitĂ  adattative in ambienti temperati del Pleistocene inferiore.

Fonte e maggiori info: https://www.nature.com/articles/s41467-025-56154-9

Archeologia e ominini per Speleologi: https://www.scintilena.com/?s=archeologia


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