Stato di agitazione in sei Rsa bergamasche sospeso. I sindacati: «Bene, ma non benissimo»

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«Bene, ma non benissimo»: è il commento delle organizzazioni sindacali bergamasche di Cisl Fp, Fisascat Cisl, Fp Cgil e Uil Fpl in uscita dall’incontro organizzato ieri, 11 febbraio, in Prefettura con i responsabili dell’area Anziani e Risorse umane della società Cooperativa sociale Universiis di Udine, affiancati dalla direttrice generale della Rsa di Dalmine.

Il confronto, durato tre ore, è stato convocato dopo che i sindacati uniti avevano proclamato lo stato di agitazione nella giornata si lunedì 10 contro la gestione della Cooperativa.

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«Sono state soltanto la volontà, la tenacia e la sensibilità al tema dell’assistenza della capo di Gabinetto, Marisa Amabile, a portare, dopo quasi tre ore di incontro in Prefettura nel pomeriggio di martedì, alla sospensione temporanea, fino al 23 febbraio, dello stato di agitazione sulle Rsa gestite dalla Società Cooperativa Sociale Universiis». Questo è quindi il risultato finale di un confronto che i sindacati definiscono «difficile». 

Quanto tempo viene dedicato a ospite?

Le sigle sindacali spiegano: «I responsabili di Universiis si sono fatti scudo in primis con la Dgr che stabilisce i requisiti minimi di accreditamento con l’erogazione di 901 minuti di assistenza settimanali per Ospite, minutaggio assistenziale definito ben oltre venti anni fa e mai più aggiornato, e secondariamente dai committenti degli appalti a loro assegnati. Hanno dichiarato in questa sede i minutaggi settimanali per residente erogati dalla Cooperativa per il mese di gennaio: Rsa di Brembate di Sopra 941; Rsa di Gorlago 970; Rsa di Seriate 1048; Rsa di Dalmine 1063 e Rsa di Predore 1286. La freddezza dei numeri parla da sola, soprattutto quella dei più bassi».

I tavoli tecnici

I sindacati fanno notare come per la Rsa di Cividate al Piano il dato del minutaggio non è stato comunicato. Proprio qui verrà fatto il primo tavolo tecnico domani giovedì 13, ripristinando le condizioni esistenti a dicembre per poi convenire ad una riorganizzazione condivisa che tuteli lavoratrici, lavoratori e Ospiti residenti con i loro bisogni.

Quando gli incontri

Sempre entro giovedì 13 verranno comunicate le proposte di date per i tavoli tecnici per le Rsa di Brembate di Sopra, Dalmine e Gorlago; per la Rsa di Predore è stato previsto un incontro con il direttore generale di struttura; viene esclusa dal confronto la Rsa di Seriate. Inoltre la Coop dovrà esibire i flussi relativi ai Fondi Previdenziali e al sollecito di pronta messa a disposizione delle quote relative ai Premi Territoriali di Risultato e ai Tempi di Vestizione, per la ditta gestore della piattaforma welfare.

Per gli Ooss

Per quanto riguarda l’irregolarità delle loro retribuzioni – altro tema caldo in campo – i sindacati spiegano invece che le Ooss stesse si riservano di rivalersi sui committenti e cioè direttamente sulle Fondazioni che hanno appaltato alla Coop Universiis. In merito alle irregolarità sull’orario di lavoro, per il mancato rispetto dei riposi giornalieri e settimanali, si sono dichiarati completamente estranei scaricando tutta la responsabilità ai Direttori generali di struttura.

Su questo i sindacati sottolineano: «C’è poca soddisfazione per questo iniziale passo; è inammissibile che le  lavoratrici e i lavoratori di questo settore siano sempre ricattati e ricattabili per gli aumenti delle rette a carico dei residenti e delle loro famiglie ed è ancor più grave che si pensi a ridurre servizi, seppur garantendo il minimo stabilito da Regione Lombardia, per i costi derivati dagli aumenti contrattuali».

«In primis, il bilancio della società»

Su tutta la vicenda aggiungono: «Contrariamente a quanto scritto nei vari Codici etici di struttura, al centro pare non esserci più l’anziano fragile bensì il bilancio della società, in quanto, hanno dichiarato i responsabili di Universiis, tutto quello erogato in più rispetto ai 901 minuti di assistenza settimanale per ospite residente, non è pagato dal committente ma dalla stessa Coop».

Da qui quindi la convinzione che «una delle motivazioni della difficoltà nel reperimento di personale Asa e Oss, nonché per gli stessi infermieri, sia da imputare anche al profondo senso di frustrazione degli operatori che non sono messi nelle condizioni di eseguire al meglio il proprio lavoro: un lavoro scelto sempre meno e non pagato mai abbastanza».

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L’augurio

Concludono: «Ci auguriamo che i Responsabili della Universiis si dimostrino più collaborativi e propositivi sui tavoli tecnici e che i committenti prendano posizione su quale tipo di assistenza desiderano per i loro ospiti residenti, diversamente, nostro malgrado, ci ritroveremo a dover inasprire la nostra azione».



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