Ambrogio e Giovanni Folonari, l’azienda simbolo del Chianti Classico presenta i vini in anteprima

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Il Chianti Classico, con il suo bagaglio di storia e tradizione. I suoi terroir unici, racchiusi in sorsi eleganti e longevi che spaziano dal vino “base” icona del Gallo Nero fino alla Riserva e alla Gran Selezione. Senza dimenticare il Vin Santo. Un territorio amato in tutto il mondo che è il cuore pulsante dell’azienda Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute. La storica cantina, forte di un 2024 di grandi risultati, si prepara a presentare le nuove annate dei vini della Tenuta di Nozzole, lunedì 17 e martedì 18 febbraio alla Chianti Classico Collection a Firenze in due giorni di assaggi e degustazioni. Stiamo parlando di una tenuta che è solo una della costellazione Folonari. Nata nel 2000 per proseguire la tradizione vitivinicola di famiglia, che risale alla fine del XVIII secolo, oggi l’azienda è guidata da Giovanni Folonari e vanta cinque proprietà, espressione del top delle denominazioni toscane. Alla Tenuta di Nozzole nel Chianti Classico, infatti, si aggiungono Le Tenute del Cabreo dove si producono i Supertuscan, la Tenuta La Fuga a Montalcino, Campo al Mare a Bolgheri, Vigne a Porrona nella Maremma Toscana.

© ANGELO TRANI 

L’anteprima Chianti Classico

Protagoniste dell’edizione 2025 della Collection toscana sono le nuove annate della storica Tenuta di Nozzole, a Greve in Chianti, che si estende su 385 ettari sormontati dalla villa seicentesca e con la grande barricaia e il caveau delle annate storiche. A Nozzole, in 90 ettari di terreno, protagonista assoluto è il Sangiovese per la produzione dei Chianti Classico al quale si affianca il Cabernet Sauvignon per lo storico Supertuscan, mentre altri 15 ettari sono dedicati agli uliveti. Alla Stazione Leopolda, presso il desk 184, è possibile degustare le ultime annate dei Chianti Classico prodotti da Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute: Nozzole Chianti Classico Docg 2022 e l’anteprima 2023, La Forra Chianti Classico Riserva Docg 2021 e Giovanni Folonari Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019. È inoltre in degustazione Il Pareto Toscana Igt 2020, il Supertuscan di prestigio internazionale espressione di un legame indissolubile tra territorio, uva e mano dell’uomo. Al banco del Consorzio è invece possibile assaggiare, nei due giorni della manifestazione, altri due prodotti della Tenuta di Nozzole: il Vin Santo del Chianti Classico Doc 2020 e l’olio Dop Chianti Classico Tenuta di Nozzole ottenuto dalla raccolta 2024. Protagoniste della manifestazione anche le etichette La Forra Chianti Classico Riserva Docg 2021 e Giovanni Folonari Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019.

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I vini della Tenuta di Nozzole in Chianti Classico (@AngeloTrani)

I vini della Tenuta di Nozzole in Chianti Classico (@AngeloTrani) 

Pioggia di riconoscimenti

Un momento d’oro per l’azienda, sempre più affermata nel panorama enologico italiano, che trova riscontro anche nei numerosi riconoscimenti e alti punteggi ricevuti dalle principali guide nazionali ed internazionali. Già a luglio 2024, la cantina aveva trovato nelle Olimpiadi di Parigi una prestigiosa vetrina mondiale con l’inserimento del Chianti Classico Riserva Docg La Forra nella carta dei vini ufficiale di Casa Italia. Sulla scia di Parigi, sono poi arrivati i sigilli della critica mondiale, a partire dai 93 punti James Suckling e di Doctor Wine per il Chianti Classico Riserva Docg La Forra 2020. Dalla Tenuta di Nozzole, un altro Chianti Classico, la Gran Selezione Giovanni Folonari 2019, si è aggiudicata i Tre Bicchieri®, prestigioso riconoscimento della Guida Vini D’Italia 2025 del Gambero Rosso; ha inoltre ottenuto 95 punti e il Faccino DoctorWine, 93 punti Wine Spectator e le 3 Stelle Oro Veronelli. La Guida Top 100 Migliori Vini Italiani 2025 di Winemag vede trionfare Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute con 97 punti e la classificazione di Miglior Vino Rosso Italiano 2025 assegnato a Il Pareto 2020, vino storico dell’azienda nato negli anni ‘80 come progetto Supertuscan; con 96 punti si posiziona il Gallico Igt 2021 della Tenuta Campo al Mare, segue con 94 punti il Baia al Vento 2021 Bolgheri Doc Rosso Superiore. L’elenco è molto lungo, e va citato anche Baia al Vento Bolgheri Doc Superiore 2021 che ha ottenuto 93 punti da Decanter e ottimi riscontri anche da Vinum recensito all’interno del Dossier Top of Toskana. Mentre l’annata 2020 di Baia al Vento Bolgheri Doc Superiore ha ottenuto il punteggio di 96 da James Suckling e 94 punti da Wine Enthusiast.

“Questi successi sono per noi di grande stimolo – conferma Giovanni Folonari, presidente della Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute – e sono accompagnati dal costante impegno di tutta la famiglia Folonari nel mantenere standard elevati di qualità e rafforzare l’identità del marchio attraverso le 5 Tenute in Toscana che rappresentano alcuni dei territori più vocati per la viticoltura”.

Una storia lunga oltre due secoli

La Toscana è infatti da sempre la terra di elezione dei Folonari: stiamo parlando di una delle famiglie che ha scritto l’abc del vino italiano e che è fra gli artefici della moderna enologia del Paese.

Ma la loro storia inizia da lontano. E precisamente dalla Lombardia. Il capostipite Lorenzo Folonari, nato in Valtellina nel 1729, trasferisce la famiglia in Val Camonica, zona destinata a diventare la culla di una stirpe di imprenditori che legherà il proprio nome all’imprenditoria bresciana prima attraverso il commercio e poi con la produzione di vino. Nel 1882 i fratelli Italo e Francesco Folonari trasferiscono la sede dell’azienda allora chiamata Fratelli Folonari dalla Val Camonica a Brescia e, circa 10 anni più tardi nel 1911, acquistano la storica casa vinicola toscana Ruffino, nota per la distribuzione in Italia e all’estero del Chianti Classico imbottigliato nei tradizionali fiaschi di vino avvolti nella paglia. Inizia così il plurisecolare rapporto fra i Folonari e la Toscana, destinato a durare nel tempo e a firmare alcune delle etichette più iconiche della regione e del Paese. A Nino, figlio di Italo, il merito di aver acquistato le tenute situate a Greve in Chianti: la Tenuta del Cabreo comprata nel 1967 e quella di Nozzole nel 1971. Si arriva così ai giorni nostri quando nel 2000 Ambrogio e Giovanni Folonari, rispettivamente figlio e nipote di Nino, fondano l’omonima azienda Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, composta dalle cinque tenute di proprietà in Toscana.

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