Chiaiano, criteri priorità per gli sgomberi in via Ansaldo

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In Commissione Urbanistica del Comune di Naloli confronto sugli schemi delle delibere sulla definizione delle priorità per gli sgomberi degli immobili comunali e sul piano di riqualificazione del patrimonio immobiliare di via Ansaldo (ex Cupa Spinelli), a Chiaiano.

In Commissione Urbanistica, presieduta da Massimo Pepe, confronto sugli schemi delle delibere sulla definizione delle priorità per gli sgomberi degli immobili comunali e sul piano di riqualificazione del patrimonio immobiliare di via Ansaldo (ex Cupa Spinelli), a Chiaiano.

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L’assessora all’Urbanistica e vicesindaco, Laura Lieto, ha illustrato i criteri di priorità e sequenzialità nella programmazione degli sgomberi, così come delineato nello schema di deliberazione di Giunta sulla Tutela del Patrimonio Comunale. L’Assessora ha sottolineato che la politica degli sgomberi è stata definita accogliendo le istanze del Consiglio comunale e che i criteri stabiliti permetteranno di gestire gli interventi con equità e trasparenza.

La programmazione e l’esecuzione degli sgomberi degli immobili di edilizia residenziale pubblica del patrimonio comunale o dell’ACER Campania, occupati senza titolo, dovranno seguire tassativamente, secondo le schema di delibera, i seguenti criteri di priorità:

1. sgombero degli alloggi abusivamente occupati da nuclei familiari in cui sono presenti persone che hanno commesso reati, così come indicati dalla normativa regionale, nonché sgombero di immobili confiscati alla criminalità organizzata;

2. sgombero degli alloggi la cui illegittima occupazione abbia sottratto al legittimo assegnatario il godimento dell’alloggio, ledendo in siffatte ipotesi un legittimo diritto;

3. sgombero degli alloggi occupati dagli ex custodi delle scuole con priorità per gli edifici in cui sono da realizzarsi interventi finanziati dai fondi PNRR;

4. sgombero degli alloggi la cui occupazione sia avvenuta in danno di altri soggetti che abbiano presentato un’istanza di subentro o di regolarizzazione che sia in fase di istruttoria

5. sgombero degli alloggi la cui occupazione abusiva non sia sanabile/regolarizzabile per assenza dei requisiti previsti con priorità per i seguenti casi:

– soggetti che abbiano la disponibilità di un alloggio adeguato secondo la normativa vigente:

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– soggetti che abbiano un reddito ISEE superiore a quello previsto

– soggetti che non abbiano corrisposto le indennità di occupazione richieste o che non abbiano sottoscritto o rispettato un piano di rateizzo;

6. sgombero che faccia seguito a provvedimenti di decadenza per perdita dei requisiti da parte dell’assegnatario o a dinieghi al subentro per assenza dei requisiti previsti, con priorità per i soggetti che a fronte della morosità nella corresponsione del canone non abbiano sottoscritto o rispettato un piano di rateizzo.

L’assessore al Patrimonio Pier Paolo Baretta ha evidenziato che questi criteri superano il precedente approccio cronologico, rendendo l’azione dell’Amministrazione più efficace, trasparente e organizzata. Sui tempi di realizzazione degli sgomberi, Baretta ha chiarito che la priorità dell’Amministrazione è dare seguito agli sgomberi che rientrano nei primi tre criteri, un’operazione che, allo stato, richiederà almeno due anni di tempo e darà la possibilità di portare a termine nel frattempo una ulteriore delibera per la definizione dei Piani di Rientro per  morosità. L’assessore alla Legalità Antonio De Iesu ha sottolineato l’importanza di avere criteri chiari per garantire sicurezza e prevedibilità nell’operato degli uffici.

La Commissione ha inoltre discusso lo schema di delibera per la valorizzazione e la rifunzionalizzazione degli immobili di via Ansaldo, con particolare attenzione alla sicurezza strutturale e alla destinazione d’uso. Gli interventi includeranno ristrutturazioni, adeguamenti alle normative di sicurezza e accessibilità, e la destinazione di parte degli edifici a servizi pubblici, associazioni e progetti di interesse collettivo. Altri spazi saranno destinati a realtà produttive e imprenditoriali, in particolare a start-up e giovani professionisti. Per le situazioni di irregolarità, saranno attivati percorsi di assegnazione legale con criteri chiari per la verifica dei requisiti e la stipula di contratti regolari, mentre alcune aree saranno destinate ad attività culturali, artistiche e sociali, trasformando via Ansaldo in un polo di aggregazione per la comunità. La Commissione ha discusso in particolare dei primi sessanta alloggi già terminati e sulla necessità di procedere rapidamente alla loro assegnazione agli aventi diritto, ora residenti in via Ansaldo 7 (43 nuclei familiari) e in via Campano is. C3 (13 nuclei familiari), tenuto conto che ad oggi ci sono già stati tre tentativi falliti di occupazione abusiva. Il progetto, ha chiarito l’assessora Lieto, è parte di un più ampio intervento a lungo termine che, tenendo conto delle esigenze complessive di tutti i residenti della zona, punta alla realizzazione di 260 unità abitative.

Si è svolto un ampio dibattito sulle due bozze di delibera che a breve approderanno in Giunta.

Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la città) ha condiviso i contenuti dei soli primi due punti e del quinto punto al centro della delibera sui criteri di sgombero, esprimendo invece preoccupazione per il rischio che la nuova impostazione penalizzi le famiglie in difficoltà, per le quali l’Amministrazione deve chiarire come intende farsi carico; Gennaro Acampora (Partito Democratico) ha difeso la prima delibera come segnale di legalità, suggerendo l’adozione di ulteriori criteri di distinzione  nell’affrontare gli sgomberi degli ex custodi, e ha ricordato la necessità  di tenere conto anche dei circa 800 nuclei familiari che da tempo sono in graduatoria perché rispondono ai requisiti del bando regionale e che ancora non si vedono assegnare alloggi. Claudio Cecere (Movimento 5 Stelle) ha chiesto chiarimenti e rassicurazioni sulla gestione dei nuclei familiari con disabili gravi. I sindacati intervenuti hanno accolto positivamente i criteri stabiliti, chiedendo però una regolamentazione più chiara della morosità e il congelamento delle ordinanze di sgombero in attesa delle nuove disposizioni. In merito alla gestione delle fragilità, il consigliere Rosario Palumbo (Insieme per Napoli mediterranea) ha chiesto di verificare alcuni casi specifici e ha chiesto di individuare le responsabilità per la gestione pregressa delle occupazioni abusive. Anche Per Salvatore Guangi (Forza Italia) vanno considerare le realtà e le necessità specifiche nelle verifiche dei requisiti degli occupanti gli alloggi ERP, tenendo conto che la recente accelerata sugli sgomberi in città ha creato problemi tra le famiglie con fragilità. Il consigliere condivide i primi tre criteri alla base della delibera sugli sgomberi, ma sulle altre questioni occorre mettere un freno, a partire dal ricorso all’Isee come elemento di valutazione al tema degli alloggi dei custodi, così come va fatto un approfondimento sulle occupazioni di necessità di locali commerciali. Anche Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha condiviso i criteri individuati nella bozza di delibera e ribadito la necessità di soddisfare le aspettative delle tante persone che sono nella graduatoria regionale. Sulla situazione di via Ansaldo, il consigliere Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) ha ribadito l’urgenza di procedere all’assegnazione degli alloggi alle prime sessanta famiglie e ha suggerito di valutare la costruzione dei nuovi alloggi in estensione e non in altezza, rivalutando anche i territori circostanti, tenuto conto della gradevolezza dei manufatti realizzati.

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Nel dibattito la presidente del Consiglio Enza Amato ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dall’Amministrazione in relazione ai piani speciali, esprimendo soddisfazione per i risultati ottenuti fino a oggi. Ha ricordato che il tema della dignità dell’abitare è stato storicamente trascurato, ma che questa Amministrazione ha affrontato la questione con un approccio nuovo e responsabile, intervenendo anche sulle occupazioni abusive che in passato erano state talvolta tollerate. La presidente ha, poi, espresso il proprio sostegno alla strategia messa in campo per la costruzione di nuove abitazioni, ma anche l’attenzione particolare alla presa in carico delle fragilità.

Amato ha ribadito che le situazioni particolari saranno affrontate con attenzione e accompagnate nel loro percorso di regolarizzazione e ha proposto di lavorare in collaborazione con i sindacati per chiarire nel regolamento regionale i casi in cui modifiche del reddito degli occupanti possano alterare la loro posizione da assegnatari a conduttori, per garantire una gestione più equa e precisa delle risorse.

Nelle conclusioni il presidente Massimo Pepe ha espresso soddisfazione sui contenuti delle due delibere. «Sugli sgomberi – ha precisato – il passaggio da un criterio meramente cronologico a criteri oggettivi di priorità, che verranno rispettati dagli uffici, rappresenta un passo avanti significativo nella gestione del patrimonio comunale, è importante rassicurare i cittadini su questo aspetto.»



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