Piscine fuori uso, penalizzati disabili e atleti

Attualità

Sono costretti a fare allenamento a Nizza di Sicilia o Reggio Calabria i nuotatori messinesi. I vari impianti cittadini, pubblici e privati, presentano criticità che ne rendono impossibile il loro utilizzo. A pagarne le spese anche i disabili che non possono

di tcf – 13 Febbraio 2025

Tra guasti improvvisi e lavori di ristrutturazione, le piscine cittadine sono fuoriuso. Un problema trasversale riguardante strutture pubbliche e private, che ha messo sotto scacco quanti vogliono nuotare.

E se per gli atleti diventa necessario l’allenamento per affrontare con la giusta preparazione fisica i campionati in corso, per amatori  e disabili il non poter usufruire di un impianto cittadino diventa un problema insormontabile. La chiusura della piscina comunale di villa Dante, a causa di un guasto elettrico provocato dal maltempo di inizio febbraio, ha costretto gli atleti a traslocare nell’impianto di Nizza di Sicilia per poter effettuare gli allenamenti.

Nuovamente chiusa anche la piscina della cittadella universitaria all’Annunziata, a causa della rottura di uno dei tubi, che già nelle scorse settimane, ma in un altro punto, aveva reso necessaria la riparazione.

Uno stop di cinque giorni per rimettere poi in funzione l’impianto, che aveva costretto società ed atleti che si appoggiavano alla struttura UniMe a trasferiti a Reggio Calabria per gli allenamenti.

Ancora chiusa anche la piscina coperta che, seppur non abilitata per l’agonismo, potrebbe essere un’alternativa almeno per gli allenamenti. È infine prevista a metà marzo la riapertura della piscina Cappuccini, dove i lavori si sono dilungati di mesi rispetto alla scadenza inizialmente prevista, prima per un problema ai filtri, adesso per uno alla caldaia.