Approvata alla Camera la legge “Scheda pulita” — Il Globo


I deputati hanno detto sì al progetto “Ficha limpia”, che impedirebbe a chi è stato condannato per corruzione di candidarsi, con implicazioni politiche per l’ex presidente Cristina Kirchner.

BUENOS AIRES – In una sessione straordinaria, oggi la Camera dei Deputati dell’Argentina ha approvato il progetto di legge che introduce la figura della “Scheda pulita” (Ficha limpia, in spagnolo) nella Legge organica dei partiti politici (Legge 23.298). 

L’obiettivo della proposta è garantire e rafforzare il principio di idoneità nell’ambito elettorale e nella gestione pubblica, impedendo che chi è stato condannato in secondo grado per crimini di corruzione possa candidarsi a cariche elettive nazionali o ricoprire incarichi nell’amministrazione pubblica nazionale.

Il progetto è stato approvato con 144 voti favorevoli, 98 contrari e 2 astensioni e sarà ora inviato al Senato per la ratifica definitiva. 

La proposta prevede una serie di modifiche normative per vietare la candidatura di chi è stato condannato per reati di corruzione, una misura che si aggiunge a quella già adottata in altre province argentine.

Nicolás Mayoraz, deputato di La Libertad Avanza (il partido di governo), in quanto relatore del progetto, ha spiegato alcune delle modifiche apportate, sottolineando che si trattava di una proposta molto attesa, facendo riferimento all’esempio di altre province che hanno già introdotto la “Scheda pulita”. 

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Mayoraz ha letto il parere della maggioranza, che modifica gli articoli 1 e 2 della legge, precisando che la proibizione di candidatura si applica solo nei casi in cui la condanna sia stata confermata da un Tribunale di appello, prima della scadenza stabilita dal Codice elettorale nazionale. Se la condanna viene confermata successivamente a tale momento, la proibizione avrà effetto solo dopo la conclusione del processo elettorale. Il secondo articolo prevede che la Camera nazionale elettorale mantenga un registro pubblico della “Scheda pulita”, che includerà le sentenze relative ai condannati, eventuali revoche e i dati identificativi delle persone coinvolte.

Silvia Lospennato (del Pro), tra le principali sostenitrici della legge, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del progetto e ha inoltre ricordato che già otto province argentine applicano questo tipo di normativa. Lospennato ha definito la corruzione come un ostacolo al progresso del Paese, ribadendo che la il progetto di legge riflette i valori che la società argentina dovrebbe abbracciare.

Juan Manuel López (Coalición Cívica) pur riconoscendo l’importanza di questo “passo in avanti”, ha affermato che sono necessari strumenti più solidi per prevenire i crimini di corruzione. 

Anche Oscar Zago del partito Movimiento de integración y desarrollo ha difeso il progetto, affermando che l’approvazione della “Scheda pulita” è una vittoria per tutto il popolo argentino.

Al contrario, Mónica Litza di Union Por La Patria (il partito dell’ex presidente Cristina Kirchner) ha criticato la norma, sostenendo che essa limita la libertà del popolo di scegliere i propri rappresentanti e ha proposto di includere tra i reati esclusivi per la candidatura anche altre condanne come quelle per contrabbando o reati sessuali. 

Margarita Stolbizer (Encuentro Federal) ha osservato che la “Scheda pulita” rappresenta un ulteriore requisito di eleggibilità, mentre Miguel Ángel Pichetto (sempre di Encuentro Federal) ha sollevato dubbi sull’approccio giuridico adottato, suggerendo che sarebbe stato meglio difendere le prerogative del Congresso.

La deputata Vanina Biasi (Partido Obrero) è stata tra i deputati che hanno rigettato la proposta, ritenendo che il sistema giudiziario argentino non sia realmente indipendente e accusando il progetto di legge di nascondere la corruzione, anziché evitarla, ribattezzandolo “scheda sporca”.

Se il progetto di legge sarà approvato dal Senato, la Ficha Limpia impedirà all’ex presidente Cristina Fernández de Kirchner di partecipare alle prossime elezioni. Tuttavia, il Governo ha poco tempo per portare avanti la legge, poiché il 21 febbraio termina il periodo di sessioni straordinarie convocato dall’Esecutivo. Perché il progetto venga trattato in commissione, sarà necessario ottenere in pochi giorni un parere favorevole dal Senato.

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Il processo legislativo che ora si apre è incerto, con i voti appena sufficienti a favore del governo, che dovrà cercare consensi e affrontare una forte opposizione da parte di Unión por la Patria, che considera questa legge come una forma di proscrizione della sua leader: l’ex presidente Cristina Kirchner ha due condanne in sospeso, ma senza sentenza definitiva, per l’accusa di corruzione nel processo “Vialidad”, che idaga l’indirizzamento dei lavori stradali per la Provincia di Santa Cruz a favore dell’imprenditore Lázaro Báez, ex autista dei Kirchner.



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