La strada è ormai tracciata: il nuovo ospedale di Livorno sarà realizzato grazie al finanziamento dell’Inail per il quale la Regione pagherà un affitto annuo di 12 milioni e 400mila euro per 40 anni. Lo ha detto il governatore della Toscana, Eugenio Giani, intervenuto durante la quinta commissione consiliare di mercoledì 12 febbraio: il totale dell’importo sarà dunque di quasi mezzo miliardo di euro (per la precisione 496 milioni), compresi gli interessi per la restituzione del finanziamento così come previsto dalla delibera Inail 97 del 16 settembre 2024. Una cifra quindi raddoppiata rispetto ai 245 milioni precedentemente accantonati dalla Regione per il nuovo presidio ed oggetto di discussione anche del consiglio comunale di ieri. Al centro del dibattito l’aumento dei costi, unito al senso di incertezza sui tempi di realizzazione e su come avverrà il pagamento delle opere collaterali a completamento dell’opera, con le opposizioni che hanno chiesto ulteriori delucidazioni alla giunta sottolineando il “tempo perso in cinque anni in annunci”.
Inizialmente, infatti, a finanziare l’ospedale sarebbe dovuta essere la Regione che, come sottoscritto nell’accordo di programma del 2020, aveva stanziato 245 milioni di cui 171 solamente per realizzare la struttura. Costi che sono appunto lievitati e che hanno indotto la Regione a scegliere la strada alternativa del finanziamento Inail, che ha già messo a bilancio 315 milioni di euro come spiegato dall’assessore al Sociale Andrea Raspanti in risposta a un’interpellanza della consigliera Stella Sorgente (M5s): “Dei 315 milioni del finanziamento Inail – ha detto Raspanti -, 270 saranno riservati alla costruzione dell’ospedale, mentre non è ancora stato definito con precisione a quanto ammonteranno le spese per gli arredi (secondo Giani sui 40-45 milioni, ndr) e per le opere collaterali”. E proprio su questo punto Sorgente ha chiesto maggiori chiarimenti: “L’Inail finanzierà solo la struttura e quindi il resto dei soldi ce li deve mettere la Regione Toscana? – ha detto Sorgente -. Ed oltre alle opere collaterali, sembra che debba versare anche un acconto a inizio lavori e un saldo finale non ancora decisi. Questo ospedale alla fine verrà a costare oltre mezzo miliardo di euro”.
Nuovo ospedale, opposizioni critiche su costi e tempi di realizzazione
Discussione accesa anche sui tempi di realizzazione nonostante le precisazioni del responsabile area Servizi Tecnici Sud, Riccardo Casula che, in commissione, aveva risposto alle domande dei consiglieri: “Entro l’estate dobbiamo chiudere la convenzione – ha detto Casula, ora stiamo sviluppando e concludendo la progettazione di fattibilità. Ad aprile verrà affidato il progetto definitivo mentre per inizio 2026 dovremmo passare la gestione della gara ad Inail che poi seguirà i lavori. Una volta conclusi, ci sarà la consegna all’Asl della struttura, comprensiva di attrezzature e arredi”.
Tempistiche quindi dilatate rispetto alle previsioni iniziali che hanno portato le opposizioni a criticare duramente l’operato di giunta e Regione: “Nel 2020 avevate detto che l’ospedale sarebbe stato pronto nel 2025 – le parole di Marcella Amadio (FdI) -, ma non è così. La dovete smettere di usare la sanità come uno spot elettorale”. “Avete tradito tutti i cronoprogrammi fatti in questi anni – ha aggiunto Costanza Vaccaro (Alternativa Popolare) – adesso è il momento di dare risposte concrete alla cittadinanza”.
Raspanti: “Nuovo ospedale strategico per tutta la Regione, ma devono arrivare anche i finanziamenti per i vecchi padiglioni 4 e 6”
Convergenza, invece, sullo stato di salute della sanità territoriale e sulla necessità di monitorare quanto in programma oltre il nuovo ospedale, a partire dalla realizzazione delle case di comunità. Approvata in tal senso la mozione presentata da Alessandro Guarducci (Forza Italia), l’assessore Raspanti ha quindi chiuso gli interventi sintetizzando quanto necessario fare d’ora in avanti. “Detto che non spettava al Comune scegliere la linea di finanziamento per costruire il nuovo ospedale – ha concluso Raspanti -, chiederemo alla Regione cosa è compreso oltre all’affitto e agli interessi nei 12,4 milioni di euro l’anno che saranno pagati all’Inail. Ma non è questo il tema, perché non si può fare diversamente. Cosa che invece non può essere messa in discussione è la necessità di un presidio che sarà strategico non solo per Livorno ma per tutta la Toscana. Adesso è fondamentale monitorare che siano rispettate le tempistiche e che è l’unico potere che abbiamo come amministrazione locale, ma soprattutto guardare la sanità territoriale nel suo complesso. E dunque attivarsi perché, insieme al processo di realizzazione delle case di comunità, nel frattempo siano finanziate le ristrutturazioni del quarto e sesto padiglione”.
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